•18 - Da piccolo volevo fare il cantante.

668 53 4
                                    

Resto immobile, mentre lo guardo.
«Jungkook- che cazzo ci fai qui?!» Sbotta, Jimin, appoggiando una mano sulla mia spalla.
«Come?»

«Io ho chiamato i suoi genitori e ho scoperto che...non se ne sono mai andati dalla città, poi gli chiesto spiegazioni e lui mi ha detto tutta la verità.»

Faccio spallucce, annuendo. «D'accordo, e quindi cosa vuoi da me?» Gli chiedo, con la gola che brucia.
«Non preoccuparti» dico a Jimin, che annuisce e lancia un'occhiata fulminante a Taehyung prima di lasciarci da soli.

«Vattene, per favore» dico, facendo per chiudere la porta ma lui la blocca.
Lo guardo di scatto. È serio. «Va via, questa non è nemmeno casa mia!»
«Ascoltami e me ne vado.»

Scuoto la testa, «vattene.»

Cammino verso la sala e lui mi blocca dal polso, facendomi sgranare gli occhi.
«Lascialo» dice, Jin, seriamente, mettendosi in piedi. «Tu non te lo meriti.»

«Ascoltami, ti supplico» mi dice. Deglutisco, mentre lo guardo con gli occhi lucidi.
«N-no, io non voglio ascoltarti» rispondo, scuotendo la testa. «So di essere stato uno stronzo con te-»
«Lo sei sempre» sbotto, staccandomi dalla sua presa. «E non voglio più soffrire per te.»

Ridacchia, lanciando uno sguardo ai ragazzi.
«Perché loro ti hanno detto così?» Chiede, indicandoli. «Eh? Stronzi?! Che cazzo gli avete detto?!» Alza la voce, stringendo i denti.
«Vuoi fare a botte, stronzo?» Gli chiede Yoongi, alzandosi in piedi.
Appoggio le mani sul petto di Taehyung, attirando la sua attenzione su di me. «Smettila. Loro non centrano nulla.»

Alza il mio mento con il pollice e l'indice, per guardarmi negli occhi. «Davvero? Allora perché non ci lasciano da soli?»
«Perché tu sei uno stronzo» sputa, secco, Hoseok. «Pensi che non lo sappia, idiota?»
«Siete tutti dei figli di puttana» sibila.

«Taehyung, ti prego...smettila» dico, scuotendo la testa. «Stai facendo il pazzo.»
Ride, annuendo. «Lo so, lo sono, perché senza di te non ho senso.»
Dischiudo le labbra, guardandolo sorpreso.

«Che cosa provi per me?» Mi chiede, seriamente. «Ti odia!»
«Non lo chiesto a te, Namjoon» sbotta.
Torna su di me, con gli occhi lucidi. «Dimmi cosa provi per me.»

«Dimmelo» sibila. Guardo in basso, stringendo la sua maglietta. «T-ti odio» dico.
«Sentito? Vattene, Taehyung.»

Scuoto la testa. «N-no, io vorrei odiarti.»
Alza il mio viso, con una sulla mia guancia.
Passa il pollice sulle mie labbra e io deglutisco. «Ma l-la verità è che...t-ti amo da morire.»

Appoggia le mani sui miei fianchi, facendo scontrare i nostri corpi e porta le sue labbra vicino alle mie. «Jungkook.»
I ragazzi hanno ragione, ne sono sicuro ma io non riesco a fare a meno di lui. Per quanto io ci provi, non posso uscirne. Lui è la mia fottuta droga.

«Mi dispiace» sussurra, appoggiando la testa contro alla mia spalla.
«Te lo giuro, piccolo, io non ho mai voluto Minseok.»
Sento qualcosa bagnarmi la spalla, così sgrano gli occhi e lo allontano. «T-tae» dico, sorpreso, posando le mani sulle sue guance.

«Stai...stai piangendo?»
«Patetico, vero?»
«No, affatto.»

Circonda la mia schiena con le braccia, avvicina le sue labbra alle mie e sospira.
«Dì ai tuoi amici di smetterla di guardarci.»
Giro la testa, verso di loro che mi guardano scuotendo la testa. «Sto bene, davvero, dateci solo cinque minuti» dico.
«Sei sicuro?» Mi chiede, Yoongi. «No - sorrido - ma se tanto devo andare all'inferno, tanto vale peccare alla grande» spiego.

E appena loro si allontanano, Taehyung fa unire le nostre labbra.
Appoggio le mani sulle sue guance, mentre lui stringe i miei fianchi, facendomi avvicinare di più a sé.
E tutto il vociare dei miei amici, nell'altra stanza, sembra farsi ovattato mentre sono tra le sue braccia.

Si allontana e mi guarda negli occhi. «Forse i ragazzi hanno ragione, non credi? Dovresti starmi lontano.»
Faccio spallucce, scuotendo la testa. «Sì, hanno sicuramente ragione ma...questo non vuol dire che io ci riesca.»

Stringo la sua giacca, mentre i nostri visi si sfiorano. «Torni a casa?» Mi sussurra.
«Sì» rispondo, «sei tu, casa mia.»

Mi stampa un bacio sulle labbra e sospira.
«Dovresti parlare con i tuoi amici, visto che ci stanno guardando» spiega, indicandoli con la testa. Mi giro e loro sussultano, grattandosi la testa. «Va tutto bene» li rassicuro, con un sorriso. «Tu ne sei sicuro?» Mi chiede, Hoseok, lanciando un'occhiata a Taehyung.

Lui appoggia la sua fronte contro la mia guancia, lasciandomi un bacio sul collo.
«Sì, direi di sì.»

Jimin tiene le braccia al petto, poco convinto.
«Ehi, idiota, se gli spezzi ancora il cuore, ti giuro che ti uccido» sibila, seriamente.
«Sì, Jimin, non preoccuparti.»

Si lecca le labbra. «Lui è un diamante, cerca di tenerlo a mente.»

«Ora andate via, prima di strapparvi i vestiti qui.»
Ridacchio, guardando Yoongi che mi fa un sorriso. «Ciao.»

Usciamo di casa e saliamo sull'auto. «Ehi...e Minseok?» Gli chiedo, titubante, mentre mette in moto. «Oh beh, avrà una bella storiella da raccontare ai suoi genitori e beh...anche un bel segno sulla guancia.»

Sorrido soddisfatto, mentre guardo fuori dal finestrino.
Sono proprio senza alcuna speranza, ma alla fine, non ho mai avuto l'intenzione di redimermi.

Porto le gambe al petto, tenendo gli occhi fissi sulle luci che si muovono velocemente lungo la strada e alle auto che mi accecano, quando passano accanto a noi.

Da piccolo volevo fare il cantante, mentre adesso sono il figlio di puttana peggiore del Paese.
Volevo lasciare un segno, ma credo che comunque, anche se non sono un cantante, il segno lo lascerò comunque. Anzi, lo inciderò per bene e lo renderò indelebile.
Perché sono certo che nessuno si scorderà della puttana che veniva chiamata l'angelo della morte.

«Sei silenzioso» dice, lasciandomi una breve occhiata. «Sì...io - mi massaggio gli occhi e sospiro - ho tanti pensieri.»
«Belli o brutti?» Domanda. «Entrambi.»
«Vuoi parlarmene?»

Faccio spallucce e stringo le labbra. «Appena riuscirò a riodinarli.»
Accosta a lato della strada, poi mi guarda.
«Ascolta, devo dirtelo adesso.»

Poso gli occhi su di lui, confuso e preoccupato.
«Che è successo?»
«Quando sei venuto da me ubriaco, ero davvero incazzato...perché tu mi stavi parlando così tranquillamente, senza dosare le parole e io...per un secondo ho perso la testa e ho pensato solo a una cosa.»
Deglutisco e lui sospira. «"Scopalo e digli quanto lo odi". Volevo scoparti e basta, solo per il mio bisogno di sfogare quello che provavo su di te.»

Lo guardo per qualche istante e poi non riesco più a sorreggere i suoi occhi su di me.
«Taehyung tu...tu non hai mai fatto sesso con Minseok, vero?»
«No, l'ho detto per ferirti.»

Mi lascio uscire un respiro profondo, stringendo i pugni, poi torno su di lui.
«E la mattina dopo?» Gli chiedo. «Tu hai una dote straordinaria nel farmi inacazzare.»
«Rispondimi, la mattina dopo eri sincero?»

Mi metto a cavalcioni su di lui, posando le mani sulle sue guance per avere i suoi occhi nei miei.
Deglutisce, guardandomi sorpreso.
«La mattina dopo è stata una conseguenza della notte prima» spiega.

Stringo le labbra e abbasso lo sguardo, senza sapere cosa dire. Lui mi alza il mento, prendendolo con il pollice e l'indice, facendo così incontrare i nostri occhi.
«Mi dispiace» sussurra. «Sì, anche a me.»
Aggrotta le sopracciglia, confuso e io ridacchio.
«Mi dispiace per essere così cretino ogni singola volta, cazzo!» Sbotto, stringendo i pugni. «Sono così stupido da credere sempre a tutto ciò che mi dici, a buttarmi tra le tue braccia e...e ad amarti nonostante tutto questo.»

«Tu continui a dimostrarmi di essere solo uno stronzo...io è come se avessi una fottuta benda davanti agli occhi. So quanto sei fottutamente pericoloso, quanto stare con te lo sia, per il dolore che mi provochi ma continuo a farmi male.»

Colpisco il suo petto con i pugni, con le lacrime che scorrono lungo le guance e gli occhi stretti.
«T-ti odio! Perché mi hai fatto impazzire così t-tanto?!»

Afferra i miei polsi, così lo guardo sorpreso.
Lui appoggia la mia mano sul suo cuore, così deglutisco. «Perché questo - sussurra, accarezzandomi la guancia - è tutto ciò che ho» sorride, «ed è tutto tuo.»

Sospiro, appoggiando la testa contro al suo petto per farmi stringere da lui.

ANGEL OF DEATH 3                                                  Fallen LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora