•15 - Bugiardo.

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La mattina successiva, tasto automaticamente il lato del letto ma lui non c'è.
Sospiro. Giusto, è andato a dormire con Minseok.
Raggiungo la finestra e guardo fuori, notando che la neve è attecchita al suolo nella notte e tutto sembra così magico.

Manca davvero poco a natale, quindi voglio che sia tutto perfetto.
Scendo le scale, una volta uscito dalla stanza e raggiungo la cucina per farmi un caffè.
Mi sorprende, vedere Taehyung seduto al bancone che sta guardando il panorama dalla vetrata.

«Ti sei svegliato presto» dico, raggiungendolo.
Si gira a guardarmi e sorride.
«Non ho dormito.»
Inclino la testa di lato e lui circonda la mia schiena, per poi stamparmi un bacio sulle labbra. «Per niente?»
«Sì, non ci sono riuscito.»

Appoggio le mani sulle sue guance. «Perché?»
«Probabilmente perché il ragazzo con cui condividevo il letto, non eri tu.»
Sorrido, cercando di nascondere il fatto che sono contento ma non ci riesco.
Mi fa sedere sulle sue gambe e sospira.
«La cosa ti piace, vero?»
Metto un braccio attorno al suo collo e faccio spallucce. «Beh, mi dispiace che tu non abbia domito ma...» mi mordo il labbro e ridacchio, «sì, mi piace un sacco.»

Mi metto a cavalcioni su di lui, poi mi bacia e io appoggio le mani sulle sue guance.
Infila la lingua nella mia bocca, facendomi mugolare e sorridere.
Appena stringe le mie natiche, mi allontano divertito. «Calmati, tesoro» sussurro.
«Perché? Non ti eccita?»

Lo guardo negli occhi e dischiudo le labbra.
«Poi indossi anche le mutandine che piacciono a me» sospira, alzando la sua camicia che indosso. «È stato un caso.»
Ridacchia, «sì, certo...allora, anche questo può essere un caso» dice, per poi posare le labbra sul mio collo, facendomi ansimare.
«Tae» sospiro, stringendo i suoi capelli.

Faccio scorrere la mano lungo il suo petto, fino all'elastico dei suoi pantaloni di tuta.
Apro gli occhi e deglutisco. «Merda» sussurro.
Mi allontano, guardando Minseok che sta stringendo i pugni.

«Da quanto tempo sei lì?» Gli chiede e lui fa spallucce. «Da abbastanza da capire che voi avete di meglio da fare» dice, infastidito, raggiungendo la macchina del caffé.
Trattengo un sorrisetto soddisfatto e mi sfioro le labbra, sedendomi sul bancone.

[...]

Raggiungo la stanza degli ospiti, per prendere dei vestiti che avevo lasciato nell'armadio.
Mi gratto il collo, guardandomi attorno.
E Minseok dovrebbe essere un ragazzo dell'alta società? Beh, calcolando il fatto che è stato abituato ad avere camerieri e maggiordomi direi che si vede.

I miei occhi cadono sulla scrivania e sul suo pc acceso su una scheda.
Aggrotto le sopracciglia, inclinando la testa di lato.

Mi mordo le labbra, sedendomi alla scrivania e scorrendo la pagina.
Sgrano gli occhi, leggendo le ultime righe di una conversazioni.
"Farò in modo di far credere di essere stato stuprato, in modo che anche Jungkook sia dalla mia parte e poi lo porterò da te".

Poso una mano sulla bocca, trattenendo un conato un vomito con gli occhi lucidi.
Tutto questa situazione è solo una sceneggiata per farmi uccidere?

Mi alzo e deglutisco. Scendo le scale, ma mi fermo appena vedo i miei amici.
«Ehi, stai bene?» Mi chiede, Taehyung.
Stringo i pugni, posando gli occhi su Minseok che inclina la testa di lato.

Ammetto, di aver sempre creduto di essere troppo impulsivo e di non pensare prima di agire ma forse, in certi casi, è giusto.
Cammino velocemente verso di lui e stringo le sue guance, tra le dita, guardandolo negli occhi.

«Jungkook? Che cosa fai?!» Esclama, Jin, confuso. «Lascialo.»
Ridacchio e scuoto la testa.

«Perché non dici la verità, Minseok?» Gli chiedo. «D-di che stai parlando?»
«Sei veramente una merda per fingere di essere stato stuprato» sibilo.

«Che cazzo stai dicendo?!» Sbotta, Taehyung.
«La verità.»
Mi lecco le labbra e lo lascio andare, per poi colpire la sua guancia con la mia mano.
«Sei pazzo?! Io non ho mentito!» Alza la voce, guardandomi seriamente.

Tiro indietro i suoi capelli, «smettila o ti giuro che ti uccido, Minseok. Posso passare sopra a tutto, anche a tu che strusci il culo sopra il cazzo del mio uomo ma non a questo. Non a qualcuno che sminuisce lo stupro.»
«Dio, tu sei totalmente fuori di testa! Hai bisogno d'aiuto, Jungkook! Prima provi a farci uccidere e adesso mi accusi di una cosa orribile!»

Stringe le labbra e scuote la testa. «La tua gelosia è una cosa tossica e malata!»
Sgrano gli occhi, buttandolo a terra.
«Jungkook!» Esclama, Jimin, venendo verso di me. «Non osare, troia!» Grido, stringendo i pugni. «L'unico ad avere dei problemi sei tu! Tu, che sei venuto qui, fingendo ogni cosa e raccontando cazzate su cazzate, solo per avere Taehyung e per farmi uccidere. Tu sei malato, non io.»

Scuote la testa, toccandosi la guancia.
«Sì, che lo sei, Jungkook. La tua possessione per lui, ti sta facendo fare la figura della merda.»

«Minseok, sii sincero, sta dicendo la verità?»
Rivolgo un'occhiata a Taehyung. «No, Dio! Non ho mentito, te lo giuro. Devi credermi.»
«Bugiardo - sibilo - l'ho visto sul tuo pc.»
«Non posso crederci, ti sei messo a guardare tra le mie cose?!»

Prima che possa colpirlo, Taehyung mi blocca e mi guarda. «Andiamo a controllare.»
Sospiro, salendo le scale, insieme a lui, Minseok e i ragazzi.
«Guarda tu stesso.»

Porto le braccia al petto, mentre Taehyung controlla il pc.
Si gira verso di me e scuote la testa.
«Jungkook...» sussurra, «ti prego, dimmi che non è vero.»
Sbatto le palpebre, confuso. «Cosa? Che è una puttana? Ovvio.»
«Smettila, Jungkook. Sul pc di Minseok non c'è un cazzo.»

Lascio cadere le braccia lungo i fianchi, sorpreso. «N-no, non è possibile.»
«Visto? È lui ad avere dei seri problemi.»
Taehyung, cammina verso di me e mi guarda con un velo di delusione negli occhi.
«Non posso credere che tu sia arrivato a questo, Jungkook...proprio tu...»
«No, Tae, io te lo giuro» dico, con gli occhi lucidi, posando le mani sulle sue guance, «io te lo giuro su noi due, che è vero. Ti supplico, fidati di me.»

Lui scuote la testa e mi toglie la mano dal suo viso. «Lo sta facendo perché vuole separarci.»
«Dio, smettila, stai davvero facendo la parte del pazzo» spiega, allontandosi da me.
«Vattene, per favore.»

Una lacrima riga la mia guancia. «Cosa?»
«Vattene, va via.»
«T-taehyung-»

Sento una mano posarsi sulla mia spalla, così mi giro e guardo Yoongi che sospira.
«Andiamo, Jungkook.»

[...]

Singhiozzo, scuotendo la testa. «Io v-ve lo giuro sulla mia vita, che è vero!»
Jin, sospira, annuendo. «Sì, ho visto la faccia di Minseok. Era quasi soddisfatto e divertito, quindi io ti credo, tesoro.»

«Anche io ti credo, Kookie» spiega, Yoongi.
«Anche io, so quanto Minseok sia subdolo.»
Guardo, Namjoon e tiro su col naso.
«Ti credo anche io» dice, Hoseok, posando una mano sulla mia spalla.

Guardo Jimin che sorride. «Ovvio che ti credo! So bene che non mentiresti mai su una cosa del genere, Kookie.»

Sorrido, asciugandomi le lacrime. «Vi ringrazio ma...l-lui...l-lui non mi crede» sussurro.
«Glielo faremo capire noi, Jungkook, perché non esiste che creda a quella troia, piuttosto che a te» dice, Jin, stringendo i denti. «Mi fa incazzare come ti ha trattato, tu non sei un pazzo ossessionato da lui.»

Ridacchio e faccio spallucce. «Dio, vorrei uccidere Minseok.»
«Che merda...come cazzo si fa a raccontare cazzate su una cosa del genere?» Domanda, Yoongi. «Sapendo poi che tu...»
Annuisco, leccandomi le labbra.

«Ho definitivamente messo Park Minseok in cima alla mia lista nera.»

ANGEL OF DEATH 3                                                  Fallen LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora