Dear Harry Styles

letter twelve

Cazzo Harry!
A Harry scappò un sorriso. - Oddio, avrà fatto un'altra figura di merda - sbuffò divertito.
No dai scherzo haha. Come stai? Ew mi manchi anche se non ti ho mai visto. Sono tipo le dieci di sera e ho un sonno tremendo, ma voglio scriverti e scriverti e scriverti. Penso che mi addormenterò sulla scrivania haha. Mi piace la mia scrivania. Ha una bella vista. Si vede la città dall'alto.
Harry si morse il labbro. Viveva in un condominio?
Oddio mia sorella sta litigando ancora con i miei non mi capacito di come possa essere così troia.
Harry sgranò gli occhi, stupefatto.
Voglio dire, lo so che è brutto di dire, ma va a letto con tutti gli esseri che abbiano un pene. Ew che schifo.
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli, strofinando leggermente la carta tra due dita.
Anche per questo non vorrei mai incontrarti con lei attorno, comincerebbe a fare la gatta morta e le dedicheresti tutta la tua attenzione... è così bella e io sono così banale, una come tante.
- Non sei come tante, sei speciale - mormorò.
Okay la smetto di lagnarmi. "Lagnarmi" mi ricorda le lasagne non so perché. Uff. Ora ho anche fame, oltre che sonno. Forse è meglio se vado a dormire. Oh, domani devo andare a dormire alle dieci per forza. Stupido aereo. Mio cugino viene qui e alle sei devo andarlo a prendere in aeroporto. Cioè, con mamma, mica ho la patente.
Notte, anche se sarà pomeriggio quando leggerai -se leggerai.
Ti voglio bene.
Anonima.
Harry guardò l'orologio che aveva al polso. Erano le sei di pomeriggio.

0 9 : 59 p. m.
Niall rideva come un matto.
- Che ore sono? - chiese rassegnato Liam. Harry guardò automaticamente l'orologio e sussultò.
- Le dieci.
Buonanotte, anonima.