letter thirteen

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Caro Harry
E ORA COME CAZZO FACCIO A CONSEGNARTI LE LETTERE ME LO DICI
Harry guardò stralunato le scritte blu scarabocchiate gigantesche (e malissimo) sulla carta.
CON MIO CUGINO TRA I PIEDI NON C'È PIÙ PRIVACY DIO NON POSSO FARE UN PASSO CHE MI È SUL COLLO MAMMA MIA AIUTAMI, ADOTTAMI TI PREGO -o sposami.
Harry ridacchiò, ciondolando per la cucina. Allungò a tentoni la mano per riuscire a trovare una tazza e quasi ne ruppe tre, urtandole e facendole cadere.
- Cazzo - sbottò, facendo un salto di tre decine di centimetri e acchiappandole tutte con uno sforzo di coordinazione sovrumano. Le posò sul tavolo guardandole di traverso.
- Stronze - borbottò imbronciato. Recuperò il foglio finito a terra, avendo deciso che era più conveniente finire prima di leggerlo e poi farsi un caffè.
Seriamente, rapiscimi, fammi tua schiava, qualunque cosa MA PORTAMI VIA DA QUI
Sai come sto scrivendo? È l'una di notte, e sto scrivendo sul materasso. Ma ti rendi conto cosa mi tocca fare? Che ingiustizia.
Dovevo dirti qualcosa ma non mi ricordo cosa, perfetto. AH SÌ.
Odio mia sorella. Sta uscendo con il tipo che mi piace -e lo sa che mi piace. Continua a sbattermi in faccia che ci esce solo per ferirmi, la odio. E poi aggiunge anche che è la migliore scopata della sua vita... Potresti farmi da fratello maggiore, per favore?
Harry sorrise dispiaciuto.
Che poi a me fanno schifo 'ste cose. Voglio dire, mi ha pure detto quanto è lungo il suo... coso
MA A ME NON IMPORTAVA BLEAH CHE SCHIFO
Harry rise. Era troppo carina.
Ho rifatto pace con la mia migliore amica sono felice e ti voglio bene.
Anonima.

Dear Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora