maschere cadute

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MASON'S POV:
Sono già pieno di questa situazione. Porto dentro un peso troppo grande ma adesso si spiega tutto, tutta la nostra complicità ed il nostro essere così simili sotto alcuni aspetti.
mi meraviglia la tranquillità di mia madre che tiene nascosta in quel mobile della sala quella dannata lettera del signor rossi, questo pensiero mi tormenta non so come uscirne né tantomeno con chi parlarne. ah per dirla tutta all'inizio della faccenda l'ho anche baciata, ho baciato mia sorella...

ho scoperto che chelsea è il suo secondo nome, il suo vero nome è Sofia. suppongo sia un nome italiano vista la mia difficoltà nella pronuncia, basta mando la foto di questa lettera a millie e vado a farmi una bella corsetta. Sono le sei del mattino ci vuole un risveglio muscolare prima degli allenamenti.

CHELSEA'S POV:
sono le sei del mattino e sono già in piedi, in realtà stanotte non sono nemmeno riuscita a dormire bene. Ho la solita ansia perché domani dovrò dare un esame e mi mancano ancora un paio di pagine da finire e ripensandoci era un bene essermi svegliata all'alba praticamente. Questa mattina sentivo davvero freddo e la voglia di alzarmi dal letto era sotto terra ma dovevo attivarmi quindi contando fino a tre riuscii a mettere i piedi a terra e iniziando a sentire 300 messaggi al secondo sono andata in camera di millie. il suo telefono stava per scoppiare, non sono una persona ficcanaso ma veramente doveva essere qualcosa di molto urgente per tutti quei messaggi. I miei occhi leggevano l'ultimo nome che volevo incrociare soprattutto appena sveglia: "Mount" i messaggi citavano queste parole
"ti prego chiamami al più presto" "non riesco più a gestire questa situazione" "devo parlarle" "deve sapere tutto" "non riesco a restare zitto." pensavo si riferisse alla nostra litigata ma pochi secondi dopo arrivò questo messaggio "la lettera che il signor rossi ha scritto a mia madre" in quel momento non capivo nulla stavo per andare nel panico fino a quando su quel telefono non arrivò "in realtà si chiama Sofia Chelsea Rossi. il suo vero nome è sofia." menomale che millie quando dorme non sente niente, in quel momento avevo un nodo alla gola e sentivo gli occhi gonfi di pianto. aprendo quella foto ho capito di essere la sorella di mason però di padre diverso e che il mio vero nome era sofia. mi sono sentita come in un film ma con un'identità mischiata. Basta! non posso restare qui un secondo di più.

Indossai i primi capi trovati aprendo l'armadio, in un altro zaino misi qualche altro panno tanto per, il mio taxi stava arrivano. mancava solo un biglietto per la mia amica e per christian, velocemente dovevo scrivere tutto. prendendo il mio quaderno di appunti apri il centro e iniziai a scrivere "cara millie, ho scoperto tutto, so di essere la sorella di mason e non sono riuscita a restare qui un secondo di più. sono partita, probabilmente ho già preso il volo e me ne sto tornando in italia... grazie per tutto ma voglio dimenticare. sei speciale. P.S. fai avere questo a chri: i miei sentimenti nei tuoi confronti non cambieranno mai, sei un ragazzo meraviglioso, ti scrivo presto per farti sapere come sto. love you" "un saluto a tutti i ragazzi del Chels che sono diventati la mia seconda famiglia. ci vediamo presto"

Mancavano pochi istanti all'imbarco per il mio volo, in quel momento piangevo e pensavo a tutti i miei ricordi con persone più importanti che ho e che probabilmente ho perso per sempre. Tutto questo perché affrontare una tale situazione mi sembra troppo delicata e non voglio creare altri problemi a mason ne tantomeno alla sua famiglia, poi sentivo il bisogno di andare da mio padre e farmi spiegare tutto.

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