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Un suono insistente e insolito mi svegliò, ci misi 10/15 minuti a capire cosa fosse stropicciandomi con forza gli occhi. Mi ero dimenticata che la vicina di millie nel suo giardino tiene un piccolo pollaio e che il suo gallo era preciso come un orologio svizzero, presi il cellulare e vidi che erano le 7 meno venti, odiavo svegliarmi così presto ma ormai avevo perso il sonno. Decisi così di alzarmi e di vestirmi, optai per un felpone oversize con la scritta "LOS ANGELES" e un pantalone della tuta grigia, dirigendomi verso la cucina vidi la camera di Millie con la porta chiusa allora intuì che stesse ancora dormendo tranquillamente,non volevo assolutamente svegliarla allora decisi perfino di fare colazione fuori tanto per fare un giro per le vie della mia amata Londra di mattina, uscendo di casa presi dall'attaccapanni posto vicino al portone la mia giacca, sentivo già il freddo viste le temperature della città.
Incamminandomi verso non so precisamente dove, decisi di avvisare la mia amica dormigliona scrivendole "buongiorno millie, stamattina mi sono svegliata presto e sono uscita! ci vediamo più tardi." sapevo per certo che la prima cosa che avrebbe fatto appena aperto gli occhi sarebbe stato controllare le notifiche.
Camminando per la via dopo quella della nostra casa vidi un bar chiamato "The Blues" con un cartello un po' ingiallito appeso sulla vetrina che citava testuali parole "COYB!! football is our game, here you can watch chelsea's match with the others supporters" già dalla prima parola riconobbi subito di cosa si trattava, sono sempre stata appassionata anche al calcio inglese e in particolare affascinata dal Chelsea, si proprio come il mio nome! Giuro che non c'entra nulla con la squadra di calcio, mamma e papà mi hanno chiamata così solo per il piacere di mettermi un nome originale non come i soliti scontati che si sentono in italia, ho però un secondo nome molto diffuso dalle mie parti che è Chiara. A questo punto non c'erano più dubbi, avevo la mia meta, quello era il luogo più adatto a me per fare colazione. Entrata in questo locale rimasi a bocca aperta per tutte le cose del chelsea appese alle pareti, da maglie di calciatori firmate a fotoo fino a qualche biglietto di match importanti. Il proprietario del bar mi fissò e si divertí ad osservare la mia faccia sorpresa dalla quale traspariva anche un po' di invidia per questo spazio dedicato ai blu, sentii il suo sguardo sempre più addosso allora decisi di spezzare l'imbarazzo balbettando un umile "buo-buongiorno", il signore ricambiò e mi chiese il motivo di cotanta meraviglia allora spiegai la mia passione e quello che studiavo per farne il mio lavoro, da lui arrivò una risposta che mi rallegrò la giornata, "good luck girl and let's go Chelsea!!"
Dopo la dolce chiacchierata feci colazione e me ne andai con un'immagine impressa nella mente vista poco prima in una delle pareti

 Il proprietario del bar mi fissò e si divertí ad osservare la mia faccia sorpresa dalla quale traspariva anche un po' di invidia per questo spazio dedicato ai blu, sentii il suo sguardo sempre più addosso allora decisi di spezzare l'imbarazzo bal...

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la mia testa non smetteva di pensare che quel ragazzetto con la coppa in mano aveva un viso abbastanza familiare, ma proprio non capivo chi fosse. Eppure conoscevo tutti i giocatori della squadra inglese, forse il tutto mi sfugge dato che erano ragazzi delle giovanili.

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