4 - Mew furioso e vendicativo

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Pov Mew

Anche oggi mi si prospetta una giornata di Me**da…

Se non era per Max, quel tipo avrebbe passato un brutto quart’ora… - “ Max, perché mi hai fermato? Ma hai visto come si è comportato quello stronzo… crede di essere il padrone del parcheggio… volevo dargli una lezione…”.

Max –“ me ne sono accorto… però il regolamento della banca vieta le risse davanti all’ingresso e nel parcheggio… vuoi essere licenziato? Hai già ricevuto 2 lettere di richiamo, vuoi aumentare la collezione… se questa è la tua intenzione ti lascio andare, ma poi non ti lamentare se ti devi trasferire sotto i ponti…”.

Mew – “ Si…Si… come dici tu… possibile che tu mi devi sempre fare la paternale… non hai nessun altro da infastidire???”.

Max – “direi di no… oggi ho deciso che sei la mia missione, in modo da assicurarmi un posto in paradiso… ma solo per oggi, perché questa sera ho un appuntamento con Tull, e lo sai anche tu che con lui faccio il cattivo ragazzo”.

Mew – “ sei proprio un pervertito… andiamo al lavoro che facciamo tardi…”.

Appena entro in banca già mi sento gli occhi addossi di tutte le fanciulle… ma possibile che le ragazze di questa banca non hanno altro a cui pensare che portarmi a letto??... se trovo altri biglietti attaccati al mio armadietto, giuro che pianto un urlo da far tremare tutte le pareti della banca.

Intanto mi guardo in giro per capire in quale reparto lavora lo stronzo che mi ha fregato il parcheggio…. Se lo trovo gli verso in testa il cestino della carta..

Nel mentre che mi giro per andare nello spogliatoio a cambiarmi per iniziare il turno di lavoro, finisco con lo scontrami di nuovo, come tutte le mattine, con la ragazza della reception, che si piazza davanti a me con un sorriso a 35 denti… -“ Mew caro, come stai oggi? Riposato bene? Ti ho portato una tazza di caffè al caramello… è dolce come le mie labbra… ti va di assaggiarlo? Intendo il caffè, se tu non hai altre idee?”-

Ma possibile che tutte le mattine devo affrontare la stessa scena… ma queste non si chiamano molestie sessuali sul posto di lavoro??

Meglio che me la do a gambe, altrimenti finisce che sbandiero ai quattro venti che sono gay… che mi piacciono gli uomini, e che la devono fare finita di molestarmi…

E così anche questa mattina, come tutte le mattine, la lascio davanti all’ingresso, con il suo caffè al caramello in mano e la bocca aperta, senza degnarla di una risposta… prima o poi lo capirà che non mi interessa.

Entro nello spogliatoio e trovo Max piegato in due che ride come un pazzo… io lo guardo con un espressione al quanto confusa … -“ Max che ti prende… hai sbattuto la testa ed ora il cervello non ti funziona più?”-

Max –“ no amico… controlla il tuo armadietto… perché la cosa comincia ad essere comica….”-

Mi giro verso il mio armadietto e mi trovo un mega poster della segretaria che lavora al secondo piano, ovvero la segretaria del direttore generale, in tenuta molto succinta appeso all’armadietto… vi era anche un biglietto che diceva ‘ se ti piace ciò che vedi vieni a prendermi sono tua”… mi giro verso Max e mi nascondo il viso tra le mani, imprecando come un pazzo.

Tolgo il poster e lo straccio assieme a tutti gli altri biglietti…

Ho deciso, da domani vengo al lavoro indossando una maglia con su scritto sono GAY --- MI SCOPO GLI UOMINI… chissà se così riescono a capirlo.

Quando finalmente Max smette di prendermi in giro, usciamo dallo spogliatoio con i nostri rispettivi carrelli delle pulizie… io mi dirigo al terzo piano, reparto finanziario, mentre lui inizia dalla sala centrale… appuntamento per pranzo.

Prendo l’ascensore di servizio, mi metto le mie solite cuffie e faccio partire la musica… senza accorgermene inizio a cantare nell’ascensore, per fortuna che ero da solo…

Quando si aprono le porte chi mi trovo davanti?? Lo stronzo della BMW.
Ci guardiamo negli occhi per alcuni secondi… e devo dire che i suoi occhi sono uno spettacolo, neri come il petrolio… anche la bocca niente male…
Ma che sto dicendo… avrà anche un bel aspetto ma è fondamentalmente uno stronzo egocentrico… mi sa che gli aspetta un bello scherzo come punizione..

Spingo il mio carrello fuori dall’ascensore, ma nel mentre gli passo sopra a un suo piede…

Gulf – “ eiH tu… ti sei accorto che sotto al tuo carrello c’era il mio piede? Potresti fare più attenzione… cos’è hai lasciato a casa il cervello prima di venire al lavoro?”.

Io faccio per girarmi verso di lui per staccargliene quattro, ma le porte dell’ascensore si chiudono con lui dentro… riesco solo a vedere la sua faccia mentre mi fa una specie di ghigno da presa in giro…
Quello me la paga… sicuro come mi chiamo Mew Suppasit.

Pov Gulf

Finalmente sono alla mia scrivania, pronto ad iniziare la mia prima giornata lavorativa…
Ma non faccio in tempo ad accendere il computer che mi suona il telefono… era la reception che mi avvisava di scendere per ritirare della posta privata per l’ufficio finanziamenti.

Tra me e me comincio a domandarmi se mi hanno assunto per fare il fattorino o il responsabile finanziamenti… per quale motivo devo scendere fino all’ingresso per ritirare la posta… in questa banca non esiste l’addetto consegne??

Incominciamo bene..

Prendo il telefono e mi avvio verso l’ascensore, che fortuna vuole sia occupato.
Attendo che arrivi al mio piano… le porte si aprono e mi ritrovo davanti il ragazzo delle pulizie che canta e balla nell’ascensore… a dire il vero aveva una voce niente male…

Mi fermo davanti alle porte e finiamo col fissarci negli occhi per qualche secondo… niente male i suoi occhi color nocciola… ma quel fisico mi pare di averlo già visto da qualche parte…
Mi sposto a lato per farlo passare, ma finisce col passarmi su un piede con il carrello… mi giro verso di lui e gli strillo -“ eiH tu… ti sei accorto che sotto al tuo carrello c’era il mio piede? Potresti fare più attenzione… cos’è hai lasciato a casa il cervello prima di venire al lavoro?”.

In verità mi aveva solo preso di striscio, ma oggi la giornata è iniziata male, quindi ho bisogno di prendermela con qualcuno, e lui cade a fagiolo…

Scendo fino alla reception e ritiro le buste… mentre rientro in ascensore ripenso al ragazzo delle pulizie ed hai suoi occhi ipnotici… forse mi ero comportato in un modo troppo eccessivo… mi ero ripromesso che se l’avessi rivisto gli avrei chiesto scusa e magari gli avrei offerto un caffè durante la pausa pranzo.

La giornata lavorativa prosegue senza intoppi, fino a quando ascolto inavvertitamente una conversazione tra ragazze, durante una pausa caffè.

Da quello che sono riuscito a capire, stavano parlando proprio del ragazzo delle pulizie, usando anche termini poco consoni a delle donne… in sostanza il genere femminile di questa banca fa a gara per vedere chi lo riesce a portare a letto… ma a quanto pare nessuna ci è ancora riuscita… l’unica cosa positiva è che ora sono il suo nome, ovvero Mew.

Si può dire che sia molto popolare qui in banca … ma il fatto che nessuna sia riuscita ad accalappiarlo può significare sono due ipotesi … o a gusti difficili oppure è gay… sono curioso di sapere quale delle due opzioni è vera…

Intanto si fanno le 17.00 e la giornata lavorativa termina… esco per andare a prendere la mia auto e mi accorgo che il ragazzo delle pulizie è lo stesso a cui ho sottratto il parcheggio questa mattina.

Anche lui si accorge di me, e mi viene in contro come una furia, come se volesse mangiarmi vivo.
Io cerco di sbrigarmi ad entrare in auto, ma mi cadono le chiavi a terra… sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla, e quando mi giro vedo il suo viso con una espressione poco amichevole…

Mew – “ finalmente ti ho trovato… volevo solo farti i complimenti per il tuo parcheggio di questa mattina… la prossima volta fai che parcheggiare la tua macchina direttamente sulla mia moto, razza di arrogante egocentrico… e poi ti permetti anche di farmi la paternale davanti all’ascensore… ma i tuoi genitori non ti hanno insegnato l’educazione?”.

Io lo guardo dritto negli occhi, e se prima volevo scusarmi con lui per l’ascensore, ora volevo solo prenderlo a pugni..

Gulf –“ Ascolta bene… ti consiglio di levarmi le mani da addosso se non vuoi finire col culo a terra… e poi tu e la tua moto potete parcheggiare da un'altra parte, la mia BMW ha bisogno di spazio soprattutto accanto all’ingresso della banca.”

Gli sposto il braccio dalla mia spalla, mi giro e salgo in auto lasciandolo in mezzo alla strada come un idiota.

Mentre mi stavo allontanando in auto, mi domandavo dove avevo trovato tutto quel coraggio per rispondergli in quello modo, infatti stavo ancora tremando perché non sono così coraggioso.
Intanto lo guardavo dallo specchietto retrovisore, e posso dir che le ragazze della banca avevano ragione, è proprio affascinante..

 Fall in love in the Bank OfficesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora