Capitolo 2

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20 giugno 2016
Finii di arricciare i miei lunghi capelli, per poi spostarli dietro alle spalle. Sorrisi, vedendo come fossero venuti bene, cosa che non accade spesso.
Mi allacciai al collo una collana d'argento, con nel mezzo attaccata una "M", regalata da mio padre al mio tredicesimo compleanno.

Presi la mia piccola borsa nera e uscii dalla stanza, vedendo i miei genitori seduti sul divano, intenti a guardare la tv.

"Dove vai così bella?." mi chiese mio padre, mentre io mettevo un pacchetto di fazzoletti in borsa. "Poi pure con un vestito, non è da te." disse, guardando il vestito rosso che indossavo, il quale mi arrivava fino a metà coscia.

"Vado a una festa, è il compleanno di Alessia." dissi, anche se li avevo già avvisati da almeno 3 giorni che questa sera ci sarebbe stata la festa di una delle mie amiche più care. "Ah e dormo da lei, ha invitato sia me e Arianna."

"Va bene, stai attenta." disse mia madre, mentre io mettevo le chiavi di casa in borsa. "C'è Zaccaria? Così almeno sto tranquilla." sorrisi a questa sua affermazione, anche se lei non poteva vedermi visto che ero girata di spalle.

"Si, c'è anche lui." dissi, prendendo la mia giacca di pelle. "Io vado, mi raccomando fate i bravi anche voi due." dissi, mentre sentii i due ridere.

Vidi Zaccaria seduto sul marciapiede parallelo a casa mia, che scattò in piedi appena mi vide.

"Mi sa che devo farti da bodyguard stasera, sai in quanti ci proveranno?." mi disse ridendo leggermente, facendomi fare un giro su me stessa.

"So anche cavarmela da sola, sai?." dissi, guardandolo con aria di sfida, sorridendo senza mostrare i denti.

"Vedremo." disse, per poi prendermi per mano e iniziare camminare.

Sentii una strana sensazione all'altezza dello stomaco, appena le nostre dita si intrecciarono. Come se il mio stomaco si ritorcesse su se stesso, mentre il mio cuore iniziò a battere più velocemente.

•••

L'odore di alcool mi invase le narici, appena io e Zaccaria entrammo dentro alla discoteca, dove la mia amica aveva deciso di festeggiare i suoi 17 anni.
Zaccaria si mise davanti a me, ma mantenendo comunque la mia mano tra la sua. Camminai dietro di lui, un po' faticosamente, per via la gente che spingeva e ballava. Ed ecco uno dei tanti motivi per cui odiavo le discoteche.

Arrivammo nell'angolo del locale, dove c'era il tavolo con i nostri amici. Riconobbi subito Alessia, così guardai Zaccaria e gli feci cenno che andavo da lei.

"Amore, auguri!." urlai, visto la musica alta, stringendo la mora in un abbraccio.

"Grazie amo, sei venuta con lui?." mi chiese, indicandomi con la testa Zaccaria, sorridendomi maliziosamente.

"Si, non farti film mentali. È il mio migliore amico, niente di più." dissi, mentre la mia amica alzò le mani in segno di resa.

Cercai con lo sguardo Zaccaria, che casualmente mi stava guardando. Distolse subito lo sguardo da me, per parlare con Mohamed, nostro caro amico.

"Forza, bevi su." mi disse la mia amica, facendomi riportare l'attenzione su di lei.

Presi il bicchiere che aveva in mano, sentendo già l'odore di vodka entrarmi nelle narici, facendomi fare una faccia disgustata. Alessia rise, mentre io bevvi, per poi scuotere la testa una volta staccata dal bicchiere. Potevo ben sentire il suo sguardo bruciare su di me, ma la cosa non mi dava fastidio, visto che so che si preoccupa per me, quindi mi voglia tenere sotto controllo.

"Non ti leva proprio gli occhi di dosso." disse vicino al mio orecchio Alessia, trascinandomi verso le persone che ballavano. "Andiamo, divertiti!."

Scossi la testa ridendo, ballando al fianco della mia amica, ridendo. Dopo un po' sentii due mani sui miei fianchi e non vidi più Alessia. La cercai con lo sguardo e quando realizzai che qualcuno aveva le mani sui miei fianchi provai a toglierle.

"Sono io." mi sussurrò una voce che conoscevo fin troppo bene, facendomi tranquillizzare.

Mi girai verso Zaccaria, il quale aveva ancora le mani sui miei fianchi, a pochi centimetri dalle sue labbra.
Gli allacciai le braccia intorno al collo, mentre lui fece un sorriso senza mostrare i denti.

"Se volevi ballare con me potevi benissimo venire a chiedermelo." dissi, avvicinandomi al suo orecchio.

"C'era un tipo che si stava avvicinando, sono qui per questo." disse, guardandosi intorno, mentre io risi leggermente. "E poi si, volevo ballare con te."

Arrossì leggermente, ma lui non se ne accorse, visto che eravamo illuminati da sole luci colorate.
La presa sui miei fianchi aumentava sempre di più e la distanza tra noi due si stava riducendo.
Potevo sentire il suo fiato caldo sulle mie labbra, le quali erano quasi sulle sue.

Stai per baciare il tuo migliore amico, Marika!? mi disse la mia coscienza, la quale mi riportò alla realtà.

Mi staccai bruscamente dal moro, il quale assunse una faccia stupita e confusa.

"Scusami, io... È meglio se esco per un po'." dissi, non guardando in faccia il ragazzo davanti a me, andando via.

Ignorai Zaccaria, il quale provò a cercarmi, ma io ero già andata via.

𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora