Capitolo 14

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23 febbraio 2017
Camminavo per gli scaffali del supermercato, cercando di ricordarmi ogni singola cosa che mi aveva raccomandato di prendere mia madre.

In queste settimane non sono successe cose esaltanti, visto che sto passando la maggior parte del mio tempo in casa. Ho deciso di lasciare la scuola, ormai i miei voti erano molto scarsi e la voglia non esisteva più, anche se è stata una scelta abbastanza sofferta. So però che Mohamed è uscito dal carcere, visto che la pena gli era finita.

Una spallata mi riportò alla realtà, facendomi girare verso chi mi avesse appena spintonata e fatto cadere due bottiglie di latte.

"Non si chiede nemmeno più scusa?." sbottai, raccogliendo da terra le bottiglie, fortunatamente intatte. "Stronzo."

Vidi il ragazzo girarsi verso di me, mentre mi guardò dalla testa ai piedi, con aria da strafottente.

"La prossima volta invece che dormire in piedi potresti stare attenta." disse, facendomi corrugare le sopracciglia.

"Sei tu che mi sei venuto addosso, quello che non dovrebbe dormire in piedi sei tu. Buona giornata." dissi, prendendo il mio carrello e lasciare lì il ragazzo, che si lasciò scappare una risata, che mi innervosì ancor di più.

•••

"Sono a casa." esclamai, aprendo la porta di casa. Posai le borse della spesa sul tavolo, ma non ottenni risposta, segno che mia madre non fosse in casa.

Sistemai la spesa, per poi distendermi sul divano, accendendo la televisione. Non trovai nulla di nuovo, quindi decisi di lasciare il telegiornale regionale, nel mentre mi preparavo qualcosa per il pranzo.

"Nuovi arresti nella regione: più di 5 ragazzi marocchini arrestati nella città di Lecco, si pensa abbiano aiutato la famosa 'Baby Gang' nelle loro svariate rapine." mi girai verso il televisore, ascoltando questa notizia. Mi sedetti sul divano, mentre ascoltavo le nuove cazzate del giorno che sputavano addosso a Zaccaria e gli altri ragazzi arrestati.

Purtroppo i telegiornali per andare avanti non sanno più che inventarsi.

Sospirai, rialzandomi e finii di preparare la mia insalata, quando il campanello suonò. Andai verso la porta, guardando dallo spioncino chi fosse, vedendo la figura di Mohamed.

"Ei Moh, non ti aspettavo." dissi, aprendo la porta al mio amico. "Vuoi qualcosa da mangiare o bere?." chiesi, mentre il ragazzo negò con la testa.

"Marika, devo dirti una cosa." mi disse, mentre io annuii. "Riguarda Zac." il mio cuore perse un battito a quel nome, temendo il peggio.

"Dimmi tutto." dissi, ma appena Mohamed fece per parlare mi squillò il telefono, facendo apparire sul display il nome di Safa.

Gli feci segno con la mano di aspettare, così mi alzai e risposi a Safa, uscendo in giardino.

"Ciao Safa, che succede?." gli chiesi, mentre sentii la donna singhiozzare.

"Marika, è successa una cosa terribile." mi disse, mentre io sentii le mie mani tremare. "Ho mandato Mohamed a dirtelo, ma sento il bisogno di farlo io."

"Dimmi tutto." dissi, cercando di non far trasparire la mia agitazione.

"Questa mattina hanno accusato Zaccaria di stupro." disse, facendomi congelare sul posto, come se tutto il mondo si fosse fermato dopo questa sua affermazione; sentii le lacrime scendere dai miei occhi, per poi vedere tutto buio.

Ciao! È un capitolo breve, ma intenso. Dopo essermi presa una pausa, mi è finalmente tornata l'ispirazione!

𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora