Capitolo 23

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4 aprile 2019, 7 ore dalla fine
Salutai mia madre con un veloce bacio sulla guancia e uscii di casa, camminando a passo svelto.
Rabbrividii, visto che seppur fosse Aprile, questa sera tirava molto vento e molto probabilmente tra poco scoppierà a piovere. Mi alzai il cappuccio del mio giubbotto, attraversando i pochi metri che mi rimanevano da casa di Zaccaria.

Lo vidi lì, con una sigaretta in bocca, mentre si guardava intorno. Completamente all'oscuro di ciò che io avevo scoperto poche ore fa. Sospirai, per poi avvicinarmi di più al moro, il quale sorrise appena mi vide.

"Ei, che succede?." mi chiese, vedendo la mia espressione tesa, cercando di prendermi le mani.
Le scostai bruscamente, vedendo il suo volto stupito e confuso.

"Devo parlarti." dissi, decidendo di non fare molti giri di parole e arrivare direttamente al punto. "Sarò breve, quindi non ti annoierò molto."

Lo vidi deglutire rumorosamente, mentre incrociò le braccia al petto, facendomi segno con la testa di andare avanti.

"Questa mattina, mentre tu dormivi, il tuo telefono ha squillato ed era Alessia." dissi, vedendo il suo volto sbiancare. "Non ti chiederò il perché Zaccaria, in queste ore me lo sono chiesto per troppo tempo e sinceramente non mi interessa più."

La mia voce aveva incominciato a tremare e delle lacrime salate avevano iniziato a rigare il mio volto.

"Mi dispiace." lo sentii sussurrare, per poi vederlo passarsi una mano sul volto. "Ero stressato per la musica, sto andando bene e non voglio che niente ostacoli il mio sogno."

"Quindi io sono un ostacolo per te?." chiesi, scossa dalle sua parole. "Vuoi seriamente dirmi che piuttosto che chiamare me in un momento di difficoltà e parlare hai preferito scopare con la mia migliore amica?."

Lo vidi sospirare, per poi iniziare a camminare avanti e indietro, mentre nella mia testa i dubbi crescevano sempre di più.

"Forse non siamo fatti per stare insieme." dissi, vedendolo girarsi di scatto e avvicinarsi a me.

"No, non dirlo nemmeno per scherzo." disse, avvicinandosi pericolosamente a me. "Marika, io e te ci completiamo."

"Lo penso anch'io, ma forse questo non è il momento giusto per stare insieme." dissi, vedendo l'espressione di Zaccaria rabbuiarsi sempre di più. "Magari ci rincontreremo, tra 1 o 2 anni e saremo pronti per stare insieme, ma ora come ora non posso perdonarti, non c'è la farei."

"Facciamo così." disse, prendendo le mie mani, ma questa volta lo lasciai fare. "Datti tempo fino alle 7 di domani mattina, pensaci chérie, non prendere decisioni affrettate così."

Era un'idea assurda, ma decisi di fare come mi disse lui, anche se in cuor mio sapevo già cosa avrei scelto.

"In caso vorresti davvero lasciarmi, mi dai un ultimo bacio?." mi chiese, facendomi ridere leggermente, asciugandomi una lacrima solitaria.

Mi prese il volto fra le mani, per poi ricongiungere le nostre labbra, dando vita a un bacio passionale. Un bacio che fece trasparire tutti i sentimenti che provavamo l'uno per l'altro.

"Perché questo bacio sa di addio?." mi chiese, staccandosi di poco dalle mie labbra, unendo le nostre fronti.

"Ti amo, non dimenticartelo mai. Sei la prima che io abbia mai amato in vita mia, sei la prima a cui io abbia mai fatto conoscere mia madre. Sei e sarai l'unica donna oltre a mamma che amerò per sempre." disse, lasciandomi un ultimo bacio a stampo, poi andai via.

Sentii il suo sguardo bruciarmi sulla schiena, fino a quando non scomparii dalla sua visuale.
Dovevo fare una scelta.
Perdonarlo e ricominciare o lasciarlo?.

4 aprile, 10 minuti dalla fine
Le mie ultime 7 ore sono state dure, durissime.
Non ho chiuso occhio, non potevo e non sono riuscita a farlo. Sono esattamente le 3:50.
Sono seduta sulla mia sedia, davanti alla scrivania, con 2 fogli in mano.
Uno per mamma, mentre uno per Zaccaria.
Li rilessi un'ultima volta, per poi lasciarli lì e guardare la mia valigia, che avevo preparato in meno di 1 ora.

Sospirai, mentre dai miei occhi le lacrime non uscivano più, non riuscivo più a piangere.
Presi il mio telefono, digitando il numero di Zaccaria e chiamandolo, sapendo che anche lui era sveglio.

"Ciao, scusa per l'orario, ma devo dirti una cosa importante." dissi, sentendo dall'altro capo del telefono silenzio. "Io ti amo Zaccaria, ti amo più di me stessa, ma io non posso perdonarti, lo capisci? Non posso tornare da te dopo che hai tradito la mia fiducia, cosa che è alla base di una relazione. Non posso più stare con te sapendo che hai tradito la mia fiducia." chiusi gli occhi, trattenendo un singhiozzo, sentendo il ragazzo dall'altro capo del telefono piangere.

"Domani mattina vieni a casa, troverai una cosa per te." dissi. "Stasera parto, ho accettato la proposta a Milano e andrò lì. È l'ultima volta che ci sentiremo, quindi, vuoi dirmi tu qualcosa?."

"Ti amo e ovunque sarai io ti cercherò e ti troverò, non potrò mai stare con nessun'altra donna all'infuori di te." disse tra i singhiozzi, cosa che mi strinse il cuore.

"Ti amo anch'io, ciao Zaccaria." sussurrai.

"Ciao chérie, ti amo." disse, per poi staccare.

Bloccai il suo numero e lo eliminai, per poi prendere la mia valigia e uscire da camera mia. Passai dalla camera di mia madre, lasciandole una carezza sul volto e sussurrandole "Mi dispiace" , per poi uscire di casa.

Sentivo il bisogno di scappare, mandare tutto all'aria e scappare via.
E così feci.

MANCA 1 CAPITOLO ALLA FINE!! ⚠️
Ammetto di aver pianto scrivendo questo capitolo! :(

𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora