Capitolo 16

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25 febbraio 2017
La sveglia è suonata presto questa mattina, visto che alle 9:30 dovevamo essere in tribunale a Milano. Quest'oggi è venuto anche Mohamed, insieme a me e Safa. Come sempre, abbiamo portato a Zaccaria un borsone con delle cose essenziali.

"A che pensi?." mi risvegliò dai miei pensieri Mohamed, buttando fuori il fumo dalla bocca.

"Al processo." dissi, accendendomi una sigaretta, per poi riporre il mio sguardo su di lui. "Non abbiamo prove per dimostrare la sua innocenza."

"Era alla festa con te, giusto?." mi chiese, facendomi annuire. "Tu sai dove è andato subito dopo?."

"Avevamo appena litigato, alcune volte compie azioni che non farebbe mai, ma abusare di una ragazza no, non potrebbe mai farlo." dissi, sbuffando fuori il fumo dalla bocca.

Mohamed sospirò, facendo calare il silenzio tra noi due. Finimmo entrambi le nostre sigarette e entrammo all'interno del tribunale, sedendoci ai nostri posti.

Dopo pochi minuti lo vidi, vidi entrare lui. Ancora più magro di come me lo ricordassi e con due occhiaie bene visibili. Deglutii rumorosamente, sorridendo al mio ragazzo, il quale ricambiò.

"Signor Zaccaria Mohuib, lei ancora non sa il motivo di questo processo, giusto?." chiese il giudice, mentre Zaccaria negò con la testa. "Lei è stato accusato di abuso."

"Cosa?." esclamò Zaccaria, guardando l'avvocato accanto a lui, che gli mise una mano sulla spalla e sussurrargli qualcosa all'orecchio.

Vidi una ragazza entrare, visibilmente impaurita. Si sedette davanti al giudice, per poi posare entrambe le mani sulle sue gambe.

"Erano all'incirca le 5:30 del mattino, io mi stavo dirigendo a casa dopo essere stata a una festa, stava per sorgere il sole quindi non era troppo buio. Mancavano pochi metri da casa mia che sono stata trascinata in un vicolo, dove poi sono stata stuprata." disse, incrinando di poco la sua voce all'ultima affermazione.

Vidi Zaccaria scuotere la testa, mentre Mohamed e Safa erano impassibili, mentre io sentivo come se mi avessero tolto il cuore dal petto.

"Io la sera del 20 Giugno sono stato a una festa dove sono andato via alle 3:30, poi sono tornato a casa da mia madre." disse, cercando di restare calmo. "La mia ragazza e mia madre possono confermare."

La giuria ci diede un rapido sguardo, per poi iniziare a parlare fra di loro. "Chiediamo alcuni minuti di pausa per poterci confrontare." disse il giudice, per poi scomparire dall'aula, seguito da altri 3.

Sospirai, alzandomi e dirigermi verso il mio fidanzato. Lo attirai a me in un abbraccio, non ricambiato a causa delle manette; gli diedi un bacio a stampo, che lui trasformò in qualcosa di più passionale.

"Ti prego, dimmi che non credi alle cazzate che sta raccontando questa." mi sussurrò sulle mie labbra, guardandomi negli occhi.

"No Zac, non potrei mai farlo." gli dissi, sorridendogli dolcemente e dargli un ultimo bacio a stampo. "Ti amo, ricordatelo sempre."

"Ti amo anch'io chérie." disse, per poi staccarsi a malincuore da me e risedersi al suo posto.

"Dopo esserci confrontati, siamo arrivati a una decisione." disse il giudice, mentre presi la mano di Mohamed fra la mia, stringendola. "Per mancanza di prove, l'accusa da parte di Nicole Rossi non può essere presa in considerazione." sbattette il piccolo martello di legno sulla scrivania ed io sospirai.

Vidi Mohamed e Safa sorridere, per poi unirci in un abbraccio tutti e tre. Vidi con la coda dell'occhio Marco scuotere la testa e uscire dall'aula, cosa che mi fece sorridere spontaneamente.

Zaccaria non era stato accusato ingiustamente ed era questa l'unica cosa che contava.

Mi rendo conto che questi ultimi capitoli sono scritti davvero male rispetto agli altri, in qualsiasi caso spero vi possano piacere 🤍

𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora