Capitolo 15

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(Mi scuso per l'errore di distrazione nella data del capitolo precedente! La data dello scorso capitolo è il 23 febbraio 2017!!)
24 febbraio 2017
Suonai il campanello di casa Mohuib, per poi vedere Safa aprirmi la porta. Le sorrisi il più sinceramente possibile, posandole un bacio per guancia, entrando in casa. Vidi Mohamed seduto sul divano, così come l'avvocato di Zaccaria; presi posto accanto la donna di casa, stringendole una mano, in segno di conforto.

"L'accusa è grave, molto grave." iniziò a dire l'avvocato, prendendo dei fogli e posarli sul tavolino dinnanzi al divano. "Se Zaccaria era messo male, adesso è messo malissimo."

Sospirai, vedendo gli occhi di Safa diventare lucidi, così come i miei. Guardai Mohamed, il quale aveva le mani in faccia, per poi riposare lo sguardo sull'avvocato.

"La vittima dice che si trovava nei pressi di Lecco in data 20/06/2016, intorno alle ore 05:30, quando Zaccaria avrebbe abusato di lei." ci spiegò, mentre ogni sua parola era come una coltellata al petto. "Io voglio crederci che il mio cliente sia innocente, ma la giuria se non si hanno le prove non ci crederà."

"Chi è che l'ha accusato?." chiesi, spostando il mio sguardo da Mohamed all'avvocato.

"Ad essere sincero non so nemmeno io chi sia, ma al processo di domattina sarà presente anche lei." disse, sistemando i fogli all'interno della sua cartella. "Se non c'è altro, ci vediamo domani in tribunale."

Sussurrai un "arrivederci" e Safa lo accompagnò alla porta, mentre sentii i miei occhi inumidirsi. Vidi Mohamed avvicinarsi a me, prendendomi le mani fra le sue.

"Marika, sarà sicuramente qualcuno che vuole tenere Zaccaria dentro, lo sai che non sarebbe mai capace di compiere un atto del genere." disse, mentre Safa prese posto sul divano dinnanzi a noi.

"Accusa falsa o meno, dobbiamo trovare delle prove che possano scagionarlo." dissi, alzandomi dal divano. "Sappiamo bene cosa succede in carcere a chi abusa di donne o bambini."

Vidi Safa chiudere gli occhi, immaginando cosa potesse succedere a Zaccaria. Mohamed posò le mani sulle ginocchia, guardando un punto indefinito della stanza, per poi alzarsi.

"Io vado, cerco di capire di più insieme agli altri, se ho notizie vi chiamo." disse, prendendo il suo marsupio e uscire di casa.

Guardai Safa, la quale sospirò; presi la mia borsa e gli diedi un bacio sul capo, per poi uscire anch'io da casa sua, visto che l'aria cominciava a mancarmi.

•••

Aprii la porta di casa, per poi richiuderla dietro di me. Questa sera sarei stata sola, visto che mia madre passava una settimana in montagna con amici.

Posai la borsa sul tavolo, per poi dirigermi verso il frigo e prendere una bottiglia d'acqua. Bevvi e vidi il mio cellulare squillare, sul display comparve un numero sconosciuto.

"Pronto?." risposi, non sentendo nessuna dall'altra parte.

"Allora? Com'è sapere che il proprio ragazzo sconterà altri 12 anni?." disse un uomo, ridendo.

"Chi cazzo sei?." dissi, a denti stretti, sentendo dall'altro capo del telefono ridere nuovamente.

"Lo capirai da sola, ma mi raccomando domani al processo non urlarmi addosso nuovamente, altrimenti quel criminale che ami così tanto non farà una bella fine." disse, per poi attaccarmi in faccia.

Un brivido percorse la mia schiena, capendo di aver appena parlato con Marco, l'assistente sociale.

Perché voleva così tanto che Zaccaria restasse in carcere?.

𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora