Libera come il vento

Tyler

Dopo l'incontro con quel Tyler torno in camera mia. Vedo Grace e Max chiacchierare.

Grace: ei com'è andata?
Veronica: bene, se non fosse che mi trovo in aula con un troglodita.
Max: e chi sarebbe?
Veronica: Tyler qualcosa, un tipo biondo
Vedo Maxine che sgrana gli occhi
Max: Lui è venuto da te?!
Veronica: praticamente si.
Max: e tu??
Sembra davvero tanto curiosa
Inizio a raccontare tutto alle mie amiche.

Vedo Max che ridacchia tutta contenta

Veronica: Max che hai? perché ridi?
Max: sappi solo che se ti ha degnato anche solo di una parola ti vuole.
Veronica: Mi vuole? in che senso mi vuole?
Max: Vuole scoparti

In quel momento inizia a ridere fortissimo. 

Max: Tyler é un ragazzo possessivo e arrogante, ma è molto bello. È silenzioso ma se c'è una cosa che so di lui è che è molto dolce. Può sembrare uno stronzo apatico, ma ha dei sentimenti. Quasi tutte qui lo bramano, ma poche gli piacciono.
Vero: Per caso lo conosci da poter dire queste cose?
Max: Eccome. È uno tra i miei amici più stretti. Però non farti illusioni, lui è uno da una botta e via, non vuole relazioni.
Veronica: Puoi stare tranquilla, io una botta e via con quello non la faccio manco morta.

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Tyler continuava a mettersi due posti dopo di me. Per tre giorni di fila non fece altro che chiedermi la penna per poi ridarmela nei corridoi quando mi vedeva per farmi mille domande. Mi chiedeva come stavo e poi mi minacciava dicendomi che dovevo portare rispetto per le altre persone. IO DOVREI PORTARE RISPETTO A TE?! Non farmi ridere.
Oggi però, decido di cambiare le cose.

Tyler: Ei tu, prestami quella penna.
Lo guardo sogghignando e gli faccio no con la testa
Tyler: Ho detto di prestarmi una penna Veronica.
Veronica: No basta. Sono stufa di vederti nei corridoi e questo tuo pretesto della penna è ridicolo. Dimmi che ti piaccio così io ti dico che sono fidanzata e la finiamo qui.
Vedo la sua mascella serrarsi e i suoi occhi cominciano a scrutare i miei in modo provocatorio. Distolgo lo sguardo sorridendo.

Finita la lezione esco per andare in camera ma qualcuno mi prende la mano e mi trascina con se. È Tyler. Aspetta che tutti se ne vadano.

Vero: Che c'è Tyler, non dirmi che ti sei offeso per una penna. Come sei permaloso.
Gli faccio il broncio e fingo di piangere. Poi rido e lo guardo male. Non ho paura

Tyler mi prende per i fianchi e mi mette contro il nuoto, mi alza le braccia e mi prende le mani per non farmi scappare.
Lo guardo negli occhi.

Ha dei bellissimi occhi verdi in cui ti ci potresti perdere facilmente.

Tyler: tu mi farai impazzire non è vero?
Veronica: probabile
alzo un sopracciglio aspettando una sua risposta
Tyler: sappi solo che più tu mi provochi, più io ti voglio
Mi viene da ridere per questa frase ridicola. Dove crede di essere, in un romanzo di Wattpadd forse?
Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro

Veronica: Allora arriverà il momento in cui tu mi vorrai così tanto da esplodere
Tyler stringe i denti
Si avvicina a me. I nostri corpi sono appiccicati così come le nostre facce. Le nostre labbra quasi si toccano
Tyler: Ti farò pentire di questo tuo comportamento prima o poi. Verrai da me implorandomi
Veronica: Questo è tutto da vedere.
Tyler mi lascia e io me ne vado in camera.
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POV DI TYLER
Quella ragazza mi farà impazzire me lo sento.
Ma non riesco a non pensare a lei. Mi attrae il suo rifiutarmi e sfidarmi. È una coraggiosa e si vede. A differenza delle altre ragazze che mi cadono ai piedi o fanno ciò che voglio io.

Anche oggi le chiedo di prestarmi una penna. È uno stupido diversivo per parlarci un po' ma vedo che fa NO con il capo. Glie lo richiedo e mi risponde BASTA. Serro la mascella e i denti. Cazzo. Sento che questa ragazza mi piace veramente e non come le altre che incontro.

A fine lezione la prendo e la metto contro il muro bloccandole le braccia.
Continua a rispondermi a tono.
Mi avvicino a lei quasi da toccare le labbra. Ho una voglia assurda di baciarla. Ma il gioco non è finito.

La lascio andare dandogliela vinta. Quanto mi piace stuzzicarla.

FINE POV TYLER
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Ritorno in aula e mi siedo al solito posto. Vedo da lontano Tyler che si avvicina a me. Oggi si è seduto vicino a me, non due posti più in là, vicino.
Lo guardo male e lui mi sorride. Sento i suoi occhi puntati su di me come i fari allo stadio. Mi giro e lo osservo. Scruto ogni cosa del suo viso. Poi lo guardo negli occhi, occhi verdi come il prato in un giorno primaverile.

Mi piace provocarlo lo ammetto. È un gioco divertente sia per me che per lui.
Usciamo dall'aula insieme e come il giorno prima mi prende in disparte, ma questa volta più dolcemente. Mi prende il polso e mi porta in uno stanzino.

Tyler si appoggia a un mobiletto guardandomi dall'alto in basso.

Tyler: più tardi passo a prenderti, ci facciamo un giro.
Veronica: No
Tyler: Si, Veronica. Alle 16 fatti trovare pronta.
Ma che vuole questo? Sei bello ma devi stare tranquillo.
Vero: sono F I D A N Z A T A.

Tyler: Non mi importa. Voglio conoscerti.
Veronica: E se a me non interessasse conoscerti?
Tyler: adesso basta
senza neanche renderne conto mi prende per i fianchi e mi trascina a se baciandomi.
I rumori si assopiscono e tutto ciò che riesco a vedere è Tyler, il tizio strano ossessionato dalla mia penna.
Mi prende in braccio e mi mette sul mobiletto. Sfila dalla tasca dei jeans un preservativo e inizia togliersi i pantaloni.
Fermo. Che vuole fare?
Stavo per fare una cavolata? Ma certo.
Non riuscivo a pensare lucidamente? Anche.
Volevo farla? Eccome.
Me ne sarei pentita? Si e anche all'istante.

Io mi tolgo maglietta e la gonna e li getto a terra.
Chiude a chiave lo stanzino, mi sfila le mutande e senza esitazione lo sento dentro di me.
Sorpresa, sussulto.

Tyler sta già andando forte, veloce. Non sono abituata a tutto ciò.
Sento solo il suo membro tamburellare dentro le pareti della mia cavità .

Sono distesa su un tavolo in uno stanzino e sto tradendo Tom.
Cazzo, Tom.
Non ci avevo pensato davvero.
Cosa sto facendo? Perché sono qui con questo tizio?
Anche se Tyler è molto più bello di Tom.

Dopo ancora orecchi minuti di spinte e fiati, Tyler si ferma e si sfila il preservativo.

Tyler: brava, così ti voglio. ubbidiente.
Cosa stavo facendo? Ubbidivo a un sadico?

Tyler mi aiuta a rialzarmi e mi porge tutti i vestiti. Ci rivestiamo in fretta e usciamo dallo stanzino

Tyler: alle 16 sono da te
mi fa l'occhiolino e se ne va.