Ultimo giorno

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Io e le ragazze siamo ancora sulle sdraio a prendere il sole
Odette: Ragazze andiamo nell'idromassaggio?
Rachel: Uuuh come mai vuoi andare lì?
Dice con un ghigno
Odette: P-Perché ho voglia di farlo.
Rachel: Ah si? Non è che vai lì per goderti lo spettacolo?
Vero: Ma che succede.
Rachel guarda Odette e lei, un po' controvoglia, le fa cenno di sì
Rachel: Ody ha una cotta per JJ dalle medie
Vero: Ah si?
Rachel: Si, ma é una timidona
Odette: Sta' zitta!
Vero: Allora non vedo motivo per cui non andare a farci un bel bagno caldo

Ci alziamo dalle sdraio e andiamo a immergerci nell'acqua calda.
Odette: V accendi il getto.
Vero: Subito.
I ragazzi, sentendo il rumore delle bolle che scoppiettano, si girano e ci vedono
JJ: Eddai non siete volute venire in piscina per poi andare lì dentro?

Si avvicinano tra loro confabulando qualcosa. Si incamminano verso la nostra direzione togliendosi la maglia rimanendo in costume, ed entrano anche loro

Rachel: No fermi qui dentro ci stanno massimo 5 persone, vedete? Noi siamo otto.
Indica l'adesivo appiccicato sulla vasca.
Noah: Amore vi mettete in braccio a qualcuno ed è fatta.
I ragazzi dunque entrano.
Tyler mi prende e mi mette in braccio a lui.
Rachel si mette su Noah.

Rachel: Ody vai in braccio a JJ
JJ le fa cenno di venire sorridendole. Un po' impacciata si siede anche Odette, diventanti rossa in tutto il viso.

Le mani di Tyler si posano sui miei fianchi e dentro di me mille insettini svolazzano da una parte all'altra, come se il mio stomaco andasse sulle montagne russe.

Parliamo un po', del più e del meno. Mi accorgo che questi ragazzi, nonostante io li conosca da solo tre giorni circa, mi hanno accolta come se fossi da sempre loro amica. I miei vecchi amici a casa non sono così... loro non si interessano di come stai, cosa provi e se in famiglia stiamo bene, no. Pensano solo ed esclusivamente a se stessi, senza pensare che oltre a loro esistono altre persone con gli stessi problemi. Sono ragazzini egocentrici, egoisti e che pensano solo a ciò che c'è fuori, e mai a come una persona sia dentro.
Non gli interessa se magari stai lottando contro la tua stessa mente e che tutto intorno a te si sta sgretolando come i muri nelle case vecchie, antiche, senza manutenzione.
Non gli importa se dentro di te stai morendo e che sei tempestato da ferite invisibili ma chiaramente visibili.
No.
Perché loro fingono di non vedere, di non capire.
E forse ora, solo ora, mi accorgo che anche Carly è così. Lo è sempre stata. Non le importa di come sto davvero, vuole solo fingere. Sì, perché tutti noi fingiamo, tutti i giorni.
Fingiamo di avere una vita perfetta tutta rose e fiori.
Fingiamo di essere felici.
Fingiamo di stare bene.
Perché a volte ci sembra più semplice fingere che vada tutto bene invece di spiegare il motivo per cui sia così.

Marcus: Allora, visto che ormai sappiamo a memoria la storia di come Noah e Rachel si sono conosciuti, raccontateci la vostra.
Dice riferendosi a me e a Tyler.
Tyler: Facciamo lo stesso corso all'università.
JJ sgrana gli occhi e fa spallucce.
JJ: Tutto qui? Veronica raccontaci tu dato che Tyler non è un grado.
Vero: È corretto. Facciamo lo stesso corso. Lui si è messo vicino a me e poi ci siamo conosciuti meglio.

JJ: Bene ragazzi, credo sia arrivato il momento di andarmene.
Marcus: Anche io vado
E tutti insieme se ne tornano a casa. Rimaniamo solo io, Tyler, Noah e Rachel.

Mi sposto dalle gambe di Tyler per mettermi vicino a Rachel. Le sorrido e lei ricambia.

Rachel: Ripartite domani?
Annuisco con sguardo triste.

Noah: Andiamo a mangiare? Che dite?
Ormai si era fatta sera, così decidiamo di andare a lavarci per andare a cenare.

Entro in bagno per fare pipì e poi mi accorgo... sangue.PER FORTUNA. Mi è arrivato il ciclo, temevo che quell'unica volta che io e Ty l'avevamo fatto senza protezioni sarei diventata mamma.

Libera come il vento Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora