come gli dei

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Il mare è spettacolare.
Non ci andavo da parecchio tempo e vederlo lì, davanti ai miei occhi, mi pietrifica. Ci andavo spesso con i miei genitori, ma ogni volta mi innamoro di quell'azzurro come fosse la prima volta.
Lo guardo e penso a quanto sarebbe bello scoprire ogni parte dell'oceano, del fondale e conoscere tutti i suoi segreti.

Tyler: Ti piace?
Vero: È bellissimo
Tyler: Già

Tyler mette l'ombrellone nella sabbia, incastrandolo bene, e appoggiamo degli asciugamani a terra.
Mi tolgo in fretta la maglietta e i pantaloncini, rimanendo in costume.

Vero: Andiamo a fare il bagno ti prego
Tyler: Di già?
Vero: Come di già, sei al mare! Non sarai mica una di quelle persone che sta a prendersi il sole tutto il pomeriggio toccando l'acqua solo con la punta dei piedi!
Tyler: Uff, va bene, va bene.

Tyler si toglie la maglietta rimanendo anch'esso in costume. Mi prende per mano e ci avviciniamo alla riva.

Tyler: É fredda
Vero: E allora?

Corro nell'acqua e mi fermo solo quando non sento più i piedi toccare la sabbia.

Vero: Che aspetti a raggiungermi fifone?
Tyler si tuffa e in un balzo mi raggiunge.
Tyler: Non ci tocchi qui?
Vero: No, solo in punta.

Mi osserva da sotto le ciglia, scrutando il mio viso attentamente. Sento le sue mani afferrarmi i fianchi e mi avvicina cautamente a lui. Cingo le mie gambe intorno al suo corpo e poso le mani sulle sue spalle.

Tyler: Non toccavi....
Si giustifica lui, scrollando le spalle.
Le sue mani scendono verso i miei glutei e poi un po' più sotto.
Mi tocca con delicatezza il mio costume, li sotto.

Vero: Cazzo ma vuoi farlo davvero qui?
Tyler non mi degna di uno sguardo e continua a giocare con le dita.

Vero: Tyler, non qui. Ci sono dei bambini.
Tyler: Hai ragione, scusami...
dice alzando le mani come se dovessi ammanettarlo per qualche crimine.

Mi prende per i fianchi tenendomi salda al suo corpo e mi porta dietro uno scoglio. Mi mette seduta e mi apre le gambe.
Tyler: Adesso non ci guarda più nessuno. Siamo soli.
Mi sposta le mutande del costume e con la lingua entra dentro di me.

Tyler: Ti piace?
Vero: Ti prego stai zitto e continua
Gli dico prendendogli la testa e ficcandola sotto di me.

A un tratto si stacca e mi trascina in acqua; in quel punto l'acqua mi arriva poco sotto i fianchi.
Si china e partendo dal basso inizia, con la lingua, a delineare il mio intero corpo. Arriva al seno e, delicatamente, sposta la coppa del costume lasciando la pelle nuda. Ci posa la bocca sopra e inizia a stuzzicarlo. Respiro profondamente mentre la sua lingua gioca con il mio corpo.
Noto che le spalle di Tyler sono rosse, così come le mie. Quando siamo entrati in acqua non abbiamo messo la crema solare. Ma qui, sotto il sole di giugno, nonostante il bruciore delle scottature, brilliamo come gli dei dell'antica Grecia. Siamo come loro. Splendiamo come le stelle nella notte, come il sole in una giornata estiva. Siamo abbacinanti, così belli e luminosi da far male. Ma insieme formiamo un'unica e formidabile miscela di opposti. Così diversi, eppure così innamorati.

Libera come il vento Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora