proviamoci ancora?

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Il suono della mia sveglia mi fa alzare in piedi, ancora frastornata e piena di pensieri.
La notte precedente Carly mi ha suggerito di lasciare Tyler.

Ma come posso lasciar andare la persona che amo?
Come posso solo pensare a me senza di lui?

Forse dovrei dargli un'altra occasione.

Mi vesto in fretta senza svegliare Tyler, che dorme ancora. Ha il viso premuto contro il cuscino e i capelli sono scompigliati.
È bellissimo

Mi dirigo in spiaggia con il libro sotto mano, sperando di schiarirmi le idee.
Sto leggendo Lolita, di Nabokov.

"Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lobi. Mio peccato, anima mia"

Ok, leggere non mi è di conforto attualmente.
Mi getto all'indietro sulla sabbia, mentre una lacrima mi riga il viso.
Perché deve essere così difficile scegliere?!
Alle mie spalle udisco dei passi ma non ne faccio caso, finché qualcuno non mi alza da terra.
Spalanco gli occhi per paura che mi stiano rapendo, ma per fortuna o sfortuna, è Tyler.

Tyler: Ma dove ti eri cacciata?!
Vero: Sono sempre stata qui.
Tyler: E non mi avvisi?
Vero: Stavi dormendo.
Tyler: Non mi interessa, io mi sono svegliato e non eri lì con me.
Vero: Tranquillo, ero solo qui.
Tyler: Non mi interessa! Ti ho già detto che non mi importa! Tu sei la mia ragazza ed io come tuo ragazzo devo sapere dove, come e con chi vai.
Vero: Io non credevo che... Insomma, volevo stare un po' qui sulla spiaggia, devo chiederti il permesso anche di respirare adesso?!

Percepisco lo spostamento dell'aria e un attimo dopo sento un forte rumore che, piano piano, si disperde nell'aria.
Mi porto una mani al viso, il labbro trema e non ho coraggio sufficiente per alzare lo sguardo.
Mi ha appena tirato uno schiaffo.

Questa è la famosa goccia che fa traboccare il vaso.

Tyler: Io, Veronica ti prego perdonami non era mia intenzione. Devi credermi.
Alzo gli occhi sostenendo il suo sguardo.
Quegli occhi.
Gli occhi di cui un anno prima mi sono innamorata, non li riconosco più.
Ormai sono solo iridi, iridi di un mostro.

Mi chino a terra afferrando il libro e torno di fretta a casa, chiudendomi a chiave nel primo bagno che trovo.
Mi guardo allo specchio e sulla guancia ho un segno rosso.

Una persona che non capisce quanto male e dolore provochi ad un'altra, sicuramente mente sul bene che prova.

E Tyler é un grande bugiardo.
Il più grande.
É un burattinaio, che ti usa quanto vuole facendoti credere che sia amore.
Ma amore è altro.
Amare significa sacrificare se stessi per l'altra persona, significa lottare con ogni forza che ti è rimasta in corpo, vuol dire soffrire, ma non significa fare del male.

Io non voglio un amore spaccato, con qualche crepa qua e là.
Ho lottato e sofferto così a lungo che ne voglio uno intenso, indistruttibile.
Un amore vero.
Che varchi le barriere dell'impossibile.

Torno in camera dopo due ore chiusa li dentro e steso sul letto trovo Tyler.

Tyler: V...
Vero: Non parlarmi.
Tyler: Veronica ti prego devi scusarmi. Io ti amo, davvero.

Gli sorrido, senza ricambiare. Mi siedo anche io sul letto e prendo il telefono, ignorando Tyler.
Scrivo tutto a Carly.

Carly: Veronica, scappa, fa' come ti ho detto.
Ci penso un po' ma alla fine prendo una decisione.

La mattinata prosegue ed io ignoro per tutto il tempo Tyler e i suoi amici. Sono venuti tutti a chiedermi come sto, dato che "sono caduta" in spiaggia. Il segno rosso sulla mia guancia sarebbe stata colpa di un sasso che si trovava al posto sbagliato.

Vero: Tyler, ho sonno, vado a dormire.
Tyler: Va bene. Buona notte principessa
Mi da un bacio sulle labbra e si accoccola al mio fianco, come se non fosse successo nulla.

Non chiudo occhio, ovviamente.

Perché lasciare chi fa male non è semplice?
Eccolo, il grande dilemma della vita.

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