Capitolo 47

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Sono nei corridoi della scuola ancora scioccata da quello che è successo prima,non posso aver fatto sesso con Klaus Mikaelson,no.Mi distraggo vedendo un ombra passarmi davanti.

"Chi c'è?"Domando insospettita ma nessuno risponde,perciò mi dirigo verso la mensa e trovo Rebekah.

"Dov'è Matt?"Chiedo,dovrebbe essere qui anche lui ad aiutarci a pulire il tutto.

"Se n'è andando,hanno chiamato dal lavoro poco fa"Risponde fredda.

"Stai scherzando!?Così siamo solo io e te?"

"Sì e sei in ritardo,dove sei stata?"Dice curiosa.

"E'-è una lunga storia...comunque non sono poi così tanto in ritardo,sono solo le...10:02 e dovevo essere qui alle 8:00...."Affermo guardando l'orario del mio telefono.

"Esatto e sono stata puntuale pur non avendo partecipato al ballo che non avevo organizzato io"Confessa infastidita.

"Mi dispiace per tua madre,so che la odiavi e tutto il resto però mi dispiace,davvero"E' morta ieri sera cercando di far trasformare Alaric.

"A me dispiace per il tuo insegnante,sembrava un tipo a posto"Ricambia.

"Sì,fidati lo era"Dico dispiaciuta.

"Vado a pulire la palestra"Afferma mentre se ne va.Sento dei rumori provenire dalla direzione che ha preso Rebekah,decido di andare a controllare e vedo Alaric vivo con un paletto di quercia bianca in mano mentre prova ad uccidere la ragazza.Senza pensarci gli vado contro infilzandogli l'arma nel petto ma senza ucciderlo,subito dopo entrambe scappiamo,io esco dalla scuola cercando una strada dove andare ma vedo il riflesso dell'uomo attraverso il finestrino di una macchina e sento un forte dolore al collo.

Mi risveglio con un fastidio acuto alle mani: mi ha infilato due matite in esse per farmi stare ferma,sono seduta su un banco di scuola con intorno alla bocca una fascia intinta di verbena per impedirmi di parlare,Alaric è davanti a me e sta chiamando qualcuno.

"Ascoltami bene.Sono a scuola,ho preso Madison,se vuoi che le risparmi la vita devi salire in macchina e venire subito qui,se dirai a qualcuno dove stai andando la ucciderò"Sta parlando con Elena mentre faccio segno di "no" con la testa,non voglio che le faccia del male.

Mia sorella è arrivata sotto lo sguardo malvagio dell'uomo.

"Madison..."Mi chiama preoccupata notando le mie condizioni.

"Lasciala andare Alaric"Ordina.

"Liberala tu"Propone.Elena esita un attimo confusa ma poi viene da me provando a togliere una matita dalla mia mano,come pensavo Alaric glielo ha impedito.

"Avevi detto che potevo liberarla!"Esclama arrabbiata.

"Quante volte devo ripetertelo!?Smettila di credere ai vampiri!"Urla.Il suo lato oscuro decide di telefonare anche a Stefan mettendolo al corrente di tutto ciò aggiungendo che se Klaus non si consegnerà ci ucciderà tutti.

"Basta ti prego..."Lo supplico: ha tolto la fascia dalla mia bocca e la sta bagnando nella verbena mentre si avvicina a me.

"Alaric smettila!"Urla mia sorella e si alza in piedi.

"Seduta!Questo manterrà la verbena in circolo,ad ogni respiro le sembrerà di ingoiare una lametta"Spiega rifasciandomi tra le mie urla.

"Perchè le fai questo?"Domanda Elena mentre mi accarezza il braccio.

"Per renderti più facile porre fine alle sue sofferenze"Vuole che mi uccida.

"Che cosa?No!"

"Non era quello che volevi?Che ti insegnassi a uccidere un vampiro?Beh ecco un vampiro,Elena.Uccidila"Le ordina mostrandogli il paletto.

In love with the villain - Klaus Mikaelson -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora