XI

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<<Ehi Routledge!>> una voce fin troppe odiosa mi chiamò

<<Cameron>> mi girai verso Rafe <<cosa ci fai nella giungla dei Pogues?>> chiesi ironicamente

<<stavo cercando te>>

<<e fortunatamente mi hai trovata>> risposi sarcastica facendo cadere le braccia lungo il corpo <<che vuoi?>>

<<so che speravi ti chiedessi un appuntamento, ma purtroppo oggi non è il tuo giorno fortunato>> alzai un sopracciglio <<sono qui per conto di mio padre>>

<<va avanti>>

<<sono sparite due bombole d'ossigeno e il caso vuole che tu e tuo fratello siate stati visti sulla scena del crimine>>

<<merda>> sussurrai

Rafe guardò l'ora sul suo Rolex <<probabilmente mio padre a quest'ora avrà già licenziato John B e starà decidendo cosa fare con te, ma io ti do la possibilità di tenerti il lavoro>>

<<sentiamo sta cazzata>>

<<voglio un appuntamento>> spalancai gli occhi ed emisi una leggera risata

<<tu vuoi un appuntamento... con me?>>

annuì <<un solo appuntamento e il lavoro rimane tuo>>

Sospirai. Non mi entusiasmava per niente l'idea di dover stare a stretto contatto con Rafe, ma se John B era stato davvero licenziato io avrei dovuto far di tutto pur di tenermi stretto il lavoro

<<facciamo così, tu pensaci. Hai tempo fino a dopodomani, poi considerati licenziata>>

e prima che potessi rispondere sfrecciò via con la sua macchina.

***

<<Dio, John B che hai combinato? Hai un aspetto orribile>> dissi a mio fratello quando lo vidi tornare a casa zoppicando, così si sedette accanto a me nella veranda e mi raccontò del licenziamento, di come Sarah Cameron ci aveva infamati dimostrandosi esattamente come l'avevamo sempre immaginata, mi raccontò che i contrabbandieri che cercavano la bussola lo avevano seguito e minacciato, e infine mi raccontò della chiacchierata con Peterkin.

Dopo tutto questo ero giunta alla conclusione che forse i nostri amici avevano ragione e dovevamo lasciar stare, andare avanti, rimetterci in sesto, raccogliere i pezzi, smettere di negare la realtà e lasciare il passato alle spalle.

<<Dovremmo dare una pulita>> constatai una volta entrati allo Chateau, ancora incasinato per la visita dei contrabbandieri

<<tu dici?>> rispose ironico per poi darmi una leggera spinta ridendo.

Alla fine, dopo aver pulito tutto, decidemmo di "seppellire i morti" come aveva detto John B, così prendemmo tutte le ricerche di papà e dei nostri antenati e le bruciammo con la speranza di lasciarci tutta questa storia alle spalle. Questo pensiero però durò ben poco

<<Blair guarda qua>> John B indicò un pezzetto di carta che era rimasto dal nostro albero genealogico

<<che cosa?>> domandai non capendo

<<Olivia R. Routledge>> lèsse ed ero solo più confusa

<<e quindi?>>

<<vieni con me>>

mi trascinò in auto e guidò fino ad arrivare da JJ e Pope, non capivo niente quale fosse il suo intento, ma sapevamo tutti che io -così come gli altri- lo avrei assecondato in qualunque sua stupida e folle in presa.

wasted love - Outer BanksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora