XII

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<<Quel pane è ammuffito già tre giorni fa>> disse Pope a JJ che si stava facendo un panino.

Eravamo tornati allo chateau da una mezz'ora e dovevamo aprire la busta

<<lo so, infatti tolgo le parti andate a male. E poi la muffa fa bene, è un organismo naturale>>

<<JJ!>>

<<si eccomi>>

John B aprì la busta e al suo interno trovammo un foglio, nel mentre mio fratello lo aprì JJ quasi non vomitò dopo aver dato un morso al panino.

<<oh cazzo>> dissi dopo aver visto che quel foglio in realtà era una cartina

<<la X indica il posto>> disse Pope indicando la mappa

<<longitudine e latitudine>>

<<c'è qualcos'altro qui>> dissi toccando la busta, l'aprii e trovai un registratore.

<<cos'è>> chiese JJ

<<un registratore, stupido>> rispose Kie.

Feci partire la registrazione e iniziammo a sentire la voce di papà

"Cari passero e pulcino"

<<chi sono>>

<<papà ci chiamava così>> rispose John B

"Odio dire "ve lo avevo detto", ma ve lo avevo detto e voi avete dubitato del vostro vecchio. Ho il sospetto che ora voi vi sentiate in colpa e vi disprezzerete a causa della nostra ultima litigata, soprattutto tu Blair che sei uguale a tua madre: incredibilmente testarda e troppo buona. Beh, non ci accrovellate ancora, neanch'io mi aspettavo di trovare la Merchant. Probabilmente avevate ragione ad insultarmi, non sono stato il miglior padre del mondo, ma che posso dirvi? Io fiuto le occasioni e spero che ora stiamo ascoltando questa registrazione nella nostra nuova villa in Costa Rica vivendo di investimenti passivi in attesa dei permessi, un po' come sognavamo sempre, ti ricordi pulcino?"

le lacrime iniziarono a scendere, non pensavo che papà si ricordasse di quel mio stupido desiderio che avevo da piccola, quello di vivere in una bella casa in Costa Rica, solo io, lui, John B e la mamma.

"Se così non fosse e lo ascoltiate in circostanze tutt'altro che ottimali... beh, la mappa serve a questo.
Eccoli lì, il relitto della Merchant. Se mi succedesse qualcosa, finite ciò che ho iniziato, trovate l'oro. Vi voglio ragazzi, anche se non sempre l'ho dimostrato. Ci vediamo dall'altra parte."

La registrazione terminò e per un momento rimanemmo tutti fermi a guardare il registratore, poi uscii correndo dallo chateau.

Odiavo tutto questo, odiavo il fatto di non avere più dei genitori, odiavo il fatto che mio padre ci avesse abbandonato per una stupida ricerca, odiavo come lo zio Teddy non si fosse mai interessato a noi nonostante si fosse dichiarato nostro tutore legale, odiavo il nostro modo di metterci sempre nei guai, odiavo il dover lavorare e ancor di più odiavo colui per cui dovevo lavorare.

Non so esattamente cosa mi disse la testa quella sera, so solo che dopo una ventina di minuti mi ritrovai davanti all'imponente villa della famiglia Cameron. Il cancello era aperto, così non ebbi bisogno di scavalcare, entrai nel grande giardino e mi diressi verso l'entrata della casa. Bussai e dopo pochi secondi la porta venne aperta dalla principessa dei Kooks in persona

<<Blair>> mi guardò per qualche secondo con fare dubbioso <<che ci fai qua?>>

<<non lo so>> risposi di getto, lei alzò un sopracciglio e mi battei una mano in fronte <<no non è vero... cioè si lo so, ma no>> Sarah mi guardava in modo strano, e non posso darle torto, chi si sarebbe mai aspettato una visita alle 23 di sera di una pogue <<dio santo che figura di merda>> borbottai

wasted love - Outer BanksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora