Nocche sbucciate

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«Cos'hai sulle mani?» domandò Richard, osservando corrucciato le piccole ferite fresche sulle nocche di Miranda.

«Nulla.» tagliò corto la figlia, tirandosi giù le maniche del maglione fino alle dita, dalla pelle consumata. Scansò lo sguardo del padre, mentre l'uomo oscillava lentamente la testa in senso di rassegnazione.

«Hai fatto di nuovo a botte?» insistette, fissandola con biasimo e attendendo una risposta che non sarebbe mai arrivata.

«Te l'ho già detto: non ho fatto niente.» e la conversazione parve finire lì. Quando, tuttavia, per prendere l'acqua distante da lei, il maglione le si sollevò lasciando intravedere delle nocche insanguinate e tumefatte, Richard non ci vide più.

«Non hai fatto niente, eh?» domandò retoricamente, afferrandole con forza i polsi e liberando le sue mani quasi distrutte. «E queste cosa sarebbero?» puntò i suoi occhi scuri contro quelli chiari della ragazza, la quale, invano, tentava di scappare dalla presa del padre. L'uomo era infuriato dal ripetitivo e sfiancante gesto della figlia, che molte sere si ritrovava con le mani danneggiate a causa delle risse a cui partecipava o delle botte che  sfogava su ogni parete le si parasse davanti. Miranda, d'altro canto, sembrava esserlo molto di più. 

«Perché, anziché pensare ai cavoli miei, non ti fai una vita e la smetti di controllarmi come un maniaco?» Tirò con forza le mani liberandosi, lo guardò in cagnesco sbuffando e, senza aggiungere un'altra parola, si alzò da tavola e corse nella sua stanza, la stessa e unica con la porta ricoperta di buchi, e i muri graffiati.

«Richard, perché devi sempre esagerare?» gli si rivolse la moglie, guardandolo con lo stesso biasimo che adottava il padre verso la figlia. Lui parve arrabbiarsi ancora di più. 

«Io, esagerato? Tu perché non le dici mai niente, invece? Hai visto com'era ridotta: finirà per spaccarsi le mani sul serio se non la smette di prendere a pugni ogni cosa le capiti a tiro.» urlò il marito, sconvolto dall'indifferenza della donna.

«Me ne sono accorta ancora prima che lo notassi tu, ma non ho detto nulla e sai perché? Perché, conosco mia figlia e so che, se l'avessi pressata riguardo ad una questione di cui abbiamo parlato già più volte, non avrei fatto altro che ribadire cose dette mille volte e si sarebbe arrabbiata inutilmente come ogni volta.» Richard si ammutolì, non sapendo come ribattere. Se fosse stato più lucido avrebbe ammirato il controllo e la costante pacatezza di sua moglie, ma in quel momento pensava solamente a rimproverare Miranda per la sua innumerevole disubbidienza e, soprattutto, per i guai gravi in cui poteva seriamente cacciarsi. Si alzò brusco  raggiungendo la figlia e lasciando da sola la moglie, la quale comprese che la cena era ormai conclusa; si recò nella sua stanza e, senza bussare, vi entrò. La ragazza si trovava sdraiata sul letto a fissare il soffitto con la sua solita espressione imbronciata, e quell'intrusione imprevista le provocò un leggero sussulto. Si guardarono negli occhi per qualche secondo, senza dire niente, poi, inaspettatamente il padre si sedette sul lato del letto, distante qualche decina di centimetri da lei.

«Mi spieghi, senza arrabbiarti, il motivo del perché continui a provocarti queste brutte ferite?» le chiese gentilmente, cercando di mantenere la calma per entrambi. La figlia spostò lo sguardo nuovamente sul soffitto, sbuffando per la millesima volta. Non sembrava volesse rispondere, dalla faccia corrucciata ed il suo ignorare chiunque ma, quando il padre parve alzarsi per andarsene, la sua voce si udì in tutta la piccola stanza.

«Perché mi piace.» disse semplicemente, senza guardarlo. L'uomo inarcò le sopracciglia, perplesso da quell'affermazione.

«Cioè: ti piace farti del male?» domandò confuso.

«Non proprio, mi piace dare pugni, calci, fare a botte insomma.» precisò lei con nonchalance. Richard era sempre più turbato.

«Allora, perché non vai a fare, non so, boxe? Ti compro un sacco e dei guantoni così prendi a pugni quello invece che rovinarti le mani in questo modo e ridurti continuamente in questo stato.» chiarì lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, indicando il suo volto sul quale era presente una piccola cicatrice sul mento e qualche graffio sulla guancia, risalente alla precedente rissa. Miranda, a quanto pare, non la pensava allo stesso modo, poiché emise una risata sarcastica e lo guardò come se avesse detto una sciocchezza.

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