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stemmo lí per un po', dopo aver avvertito gli altri che non ci avevamo rapiti- ci stavamo semplicemente coccolando guardando la luna.

«ci pensi? se non avessi canticchiato per sbaglio quella canzone dei BTS ora noi saremmo degli sconosciuti» gli ricordai della canzone home.

«per fortuna che l'hai cantata» disse lui sorridendomi «ma poi dove ti è venuto fuori l'idea di darmi l'altra cuffia e manco richiedermela?» mi chiese lui confuso.

«non lo so- mi sembravi carino fin dal primo momento che ti ho visto, la cuffia era solo una scusa per rivederti» sentii la sua piccola risata riecheggiare nelle mie orecchie.

«che rimorchiatore» rise ancora più gioiosamente «andiamo dagli altri?» chiesi io non girandomi di lasciare i miei bambini da soli, anche se minho era la madre- ma a quanto pare in quel momento non era insieme a loro.

stavamo per arrivare al parco, quanto vedemmo minho e jisung pomiciare in un piccolo vicoletto- i loro corpi erano attaccati come due sottilette, le mani di minho stavano toccando sempre il didietro del minore e le loro lingue stavano ballando fra di loro.

finsi un colpo di tosse spaventandoli, jisung indietreggiò spaventato mentre minho era sulle difensive prima di capire che fossi io.

«andiamo?» chiesi io divertito mentre si avvicinavano a noi silenziosamente, risi divertito dalla situazione- quei due ci davano dentro seriamente.

arrivammo allo skate park trovando gli altri vicini fra di loro che controllavano i nostri skate «torniamo a casa?» chiesi io sapendo che tanto ci avremmo messo una mezz'oretta buona a tornare e ormai erano già tutti stanchi.

annuirono prendendo i loro skate aspettando che io partissi per fargli da guida e come una famiglia di anatre loro mi seguirono fino al nostro appartamento.

esausti alcuni si buttarono nelle loro stanze, mentre alcuni si preparavano qualcosa da mangiare.

per esempio felix aveva schiavizzato hyunjin, che aveva schiavizzato jisung che aveva schiavizzato minho a preparargli da mangiare.

mentre changbin stava dormendo abbracciato a seungmin che stava leggendo un libro senza svegliarlo- hyunjin faceva finta di aiutare minho e jeongin era in camera nostra.

felix e han si erano messi a giocare alla play in soggiorno, sembravamo seriamente una vera e propria famiglia.

mangiammo tutti, appena mi assicurati che tutti fossero a letto tornai in camera nostra con un po' di cibo per jeongin- appena entrai le luci erano spente.

appoggiai silenziosamente il piatto su un comodino, quando sentii le mie labbra attaccarsi a quelle di qualcuno- jeongin?

«shhh- voglio finire quello che hai cominciato oggi» da quando quel feto era diventato così tanto eccitante?

sorrisi nel buio per poi buttare di nuovo jeongin sul nostro letto, accesi la lampada lì vicino per guardare jeongin in tutta la sua bellezza.

!smut!

era già senza maglia, così me la tolsi anch'io iniziando a lasciare baci bagnati sul suo collo che poi sarebbero diventate chiazze viola.

feci volare velocemente i vestiti da qualche parte nella stanza, per poi concentrarmi su jeongin «se ti faccio male fermami, io ti chiederò il permesso per tutto.» mi assicurai che stesse a suo agio.

skate [ j e o n g c h a n ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora