skate [ j e o n g c h a n ]

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////bangchan////

«stai andando benissimo- il prossimo passò sarà fare l'ollie, ma non ti preoccupare, io c'ho messo 3-»

il cellulare del minore iniziò a squillare- «scusa mia madre-»

il minore scese dalla tavola andando a sedersi, «dimmi ma-» il ragazzo non disse altro che allontanò il cellulare dall'orecchio.

«JEONGIN SONO LE 19:30 DOVE CAVOLO SEI?» questo l'avevo sentito forte e chiaro anch'io.

vedendo il minore che non riusciva a rispondere presi il cellulare di jeongin beccandomi un'occhiataccia.

«buonasera signora yang, volevo dirle che io e jeongin stavamo proprio per tornare a casa e volevo semplicemente garantirle che sta bene, non ci eravamo resi conto dell'orario quindi le pongo le mie più sincere scuse- non si preoccupi, ora le porto suo figlio»

capii che la donna si era calmata quando mi chiuse il cellulare in faccia.

presi lo skate per poi posizionarlo a terra invitando jeongin a seguirmi per poi sfrecciare dopo di lui per le strade di seoul.

devo dire che questo ragazzo ha veramente qualcosa di speciale.

////jeongin////

ed eccomi qui, ad andare in skateboard con l'aria fresca delle sere di, oramai, primavera.

non potevo non dire che in quel momento mi sembrava di essere letteralmente in paradiso.

sembrava uno di quei k-drama di cui tutti parlano in cui tutto può diventare realtà e che poi finisce con un bellissima storia di amore.

dovevo solamente trovare il mio "amore" ma fin qui era giusto- o almeno, era quello che pensavo.

non ci girai tanto in torno godendomi quelle strade vuote che erano illuminate solo dai lamponi e le scritte luminose dei ristoranti.

ogni tanto mi guardavano indietro trovando chan che mi seguiva a ruota e non potevo non dire che era fin troppo bello per essere vero.

una semplice canottiera che metteva in risalto le sue braccia muscolose e con la sua solita mascherina nera che gli copriva il viso, per non parlare dei suo capelli verdi che gli stavamo letteralmente da dio.

dopo poco non mi resi conto di essere arrivato a casa e quasi quasi mi stava dispiacendo salutate chan anche se ero consapevole che il giorno dopo lo avessi visto nuovamente.

lo salutai per l'ultima volta per poi salire le scale del mio palazzo preparandomi alle sgridate che poi mi sarei beccato da parte di mia madre.

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finii di mangiare per poi buttarmi sul letto dopo essermi cambiato.

nella mia testa continuavano a passare più volte i momenti di quel giorno insieme a chan.

guardai il cellulare per dopo notare i mille messaggi da parte del gruppo "i bottom" così rinominato da felix.

gli ignorai completamente per poi mettere il silenzioso e addormentarmi mentre abbracciavo un cuscino.

^^

eyo, qua si inizia finalmente a fare tutto più serio e molto più figo quindi sì.

voto da uno a dieci per questo capitolo?

credo di aver aggiornato almeno 3 volte oggi quindi vi consiglio di controllare di non aver perso metà storia :')