Entrammo nell'enorme villa. C'erano delle ragazze sedute in un tavolo,bevevano dei drink.
Forse erano le amiche di Gemma.
Erano tutte più grandi di noi.
-Potevate anche dirmi che eravate le amiche di Harry..non vi avrei fatto aspettare un intero mese prima di lavorare- disse Gemma accompagnandoci all'entrata della casa.
Le ragazze sedute al tavolo ci salutarono con disinvoltura.
Chissà quante persone erano venute qui per essere assunte. Probabilmente nessuna era all'altezza..quindi sicuramente non lo saremo nemmeno noi.
Questa villa é enorme! E sicuramente ci aspetta molto lavoro.
-In realtà Harry non deve sapere che lavoriamo qui,ne tantomeno gli altri ragazzi-disse Charlotte.
Gemma ci fece cenno di entrare.
-Stai tranquilla,insomma..io ed Harry non parliamo più da tempo- disse.
Ad un tratto il suo viso si incupì. Ma presto riprese a parlare.
-Tu devi essere la sorella di Niall non è così?-chiese a Charlotte.
Lei annuii.
-Lo conosci?-disse lei.
-Conosco tutti gli amici di mio fratello,e poi tu sei identica a lui- rispose lei. -Ecco,questo è l'ufficio di mio padre- indicò una porta infondo al corridoio. -Sarà lui a dirvi cosa fare. È uno scrittore,e delle volte può sembrare un pò severo. Ha già mandato via più di 50 ragazze ma state tranquille vi farò una raccomandata- aggiunse facendoci l'occhiolino.
Ci fece segno di aspettare lì ed entrò.
-Sarà uno sballo ragazze- Charlotte cominciò a girare per il corridoio a bocca aperta.
-Uno sballo? Mi sa proprio che ci aspetta un duro lavoro- dissi io.
-Sempre se ci assume..-mormorò Lesley.
La guardammo. Finalmente spiccicò parola.
-Non avete sentito? Ha detto che è severo..-disse.
-Oh andiamo Lis. Che sarà mai?-disse Sharon.
-Ragazze..potete entrare- sussurrò Gemma aprendo la porta.
Entrammo.
Un'uomo era di spalle,guardava fuori dalla finestra.Aveva in mano un bicchiere di scotch.
Non mi ero accorta del bellissimo paesaggio. E poi da quella finestra..
Era stupendo.
La villa era vicino al mare.
C'era una bellissima scogliera visibile da qui.
L'uomo si voltò.
Aveva dei ricci disordinati come quelli di Harry,ma erano biondi,come quelli di Gemma,che gli ricadevano sugli occhi.
Gli occhi erano castani ma tenebrosi e profondi come quelli del figlio.
Era anch'esso magro e alto.
Poteva avere una cinquantina d'anni ma li portava molto bene.
-Salve- salutammo io e le ragazze.
Quell'uomo intimoriva. E parecchio..
-Cristian Styles- si presentò anche lui. -Sedetevi- disse indicando un divanetto bianco e molto moderno alla sinistra dell'enorme scrivania nera.
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~Butterflies~
RandomLilith Brown é una ragazza di diciannove anni pronta per vivere nella bellissima New York e cominciare il college con la gemella Lesley. Felice di allontanarsi dalla città natale,Liverpool, e dalle oppressioni della madre, Lilith sarà finalmente lon...