Capitolo 35.

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Uscii dalla palestra senza prestare attenzione alle risatine dei ragazzi.
Beh sei appena uscita dallo spogliatoio maschile ed eri con Harry..

Entrai in classe per la mia seconda lezione.

P.O.V. LIAM

-Non hai le chiavi?-chiesi ad Alice quando bussò per l'ennesima volta.

Sua madre,nostro padre o chiunque ci fosse lì dentro non aveva intenzione di aprirci.

-Già,giusto le chiavi!-disse lei aprendo la borsa,le tirò fuori.

Una volta aperto entrammo.

-Eilà! C'è qualcuno?-no,Alice non c'è anima viva.

-Beh arriveranno prima o poi no?-chiesi quando non ottenne risposta.
Lei annuii.

-Quanto mi è mancata..-mormorò respirando l'area di casa. -Vuoi vedere la mia camera?-propose.

-Si,certo-le sorrisi.

Salimmo la breve rampa di scale ed arrivando ad una piccola stanza dalle pareti blu.

-Quante fotografie..-esclamai guardandole.

Erano tutte con i suoi o con le sue amiche.

-Si,mia madre le adora.-disse sedendosi sul letto a baldacchino.

-E di tuo padre?che mi dici?-le chiesi curioso. Cosa pensava di lui? Beh di certo non quello che penso io. Lei non sa la verità.

-Lui..insomma lui è il tipico uomo tutto lavoro,ma non ci ha mai fatto mancare nulla.-rispose.

Si a te nulla a me anche il pane per sopravvivere.

Sentimmo la porta aprirsi e poi chiudersi. Dei passi.

-Eccoli!-disse Alice,sollevandosi dal letto e si precipitò al piano di sotto.

La seguii.

P.O.V. NIALL
Attraversai il corridoio del Collage. Ancora altre quattro lezioni e poi si mangia.

Ma che cazzo sto a dì? Io non resisto fino ad orario di pranzo.
Mi fermai davanti alla macchinetta degli snack.

Era lì,proprio al centro che mi diceva "comprami".

-Si piccola,arrivo..-mormorai.

Presi delle monete dalla tasca e presi la mia piccola.

Si,dicono che la cioccolata faccia bene quando sei triste.

Aprii la barretta e la addentai.

-Niall!-mi voltai.

-Ciao!-la salutai.

Sharon aveva un sorriso che le andava da un orecchio all'altro.

-Eieiei qui qualcuno è felice.-dissi.

Rise. -Già,guarda un po?-mi sventolò in faccia il suo polso con su un ciondolo.

-Noo!-urlai facendomi notare da tutti.

Mi chinai per terra.

-Piccola,mi dispiace così tanto..io ti ho amata tanto ma quel brutto essere a deciso di ucciderti. Riposa in pace piccola.- Sharon aveva letteralmente spiaccicato per terra la mia cioccolata.

Quando sollevai lo sguardo verso l'assassina rideva come una matta.

-Cosa ridi? Non mi importa del tuo brutto bracciale guarda la mia merendina che fine ha fatto?-brontolai.

-Dai non fare così Niall,tieni.-disse continuando a sorridere. Prese dallo zaino un Kit Kat.

-Perdonata!-dissi afferrandolo.

Riprese a ridere.

Camminammo per il corridoio. Era appena suonata la campana,cavolino dovevamo andare in classe.

-Allora? Chi te lo ha regalato il bracciale?-le chiesi masticando il Kit Kat.

-Liam.-rispose ricominciando a sorridere come un ebete.

-Oh allora è tutto risolto tra voi?- chiesi.

-Più o meno.-disse.

-Ne sono felice.-le sorrisi.

Lis! Lis era dietro Sharon,veniva verso di noi.

-Emh ei Sharon io ti ho aiutato a far ingelosire Liam adesso tocca a te.-dissi frettoloso.

Mi avvicinai rapidamente a lei e le lasciai un bacio veloce sulle labbra,spero che Lesley lo abbia visto.

-Ma che..?-disse lei quando mi riallontanai.

Ormai Lis ci stava raggiungendo.

Sharon si guardò intorno.

-Almeno dimmi chi è questa ragazza?!-mi disse.

-Tu assicurati solo di fingere,con tutti,nessuno escluso. Non dirlo neanche alle ragazze. Noi stiamo insieme.-detto ciò mi allontanai vedendo Lis vicina.

Cazzo come sono potuto essere così stupido?

Sharon sta chiarendo con Liam ed io faccio questa porcata.

Che poi a Lis non gliene frega proprio nulla. Sono il suo migliore amico.

P.O.V. LILY

Suonò anche la quinta campana. Beh il tempo era passato abbastanza in fretta.

No,sei te che non vuoi uscire per paura di incontrarlo.

Esatto.
Raccolsi i miei libri ed uscii dall'aula.

Sicuramente Harry e gli altri saranno in mensa. No,non posso andar lì. Mangerò da qualche altra parte. Anzi non mangerò,proprio. Non ho nemmeno fame.

Uscii in giardino. L'aria era sempre più fredda. Stava arrivando novembre.

Tre mesi in questa scuola,tre mesi a New York,tre mesi che lo conosco.

Mi ritirai nella mia camicia a scacchi rossi e neri e continuai a camminare per l'enorme giardino.

Non c'erano molto ragazzi,erano tutti a pranzare.

Arrivai fuori dl cancello della scuola e mi sedetti sul muretto.

Ricordai di quando arrivammo zuppi d'acqua,qui a scuola,quando mi rifiutai di salire in macchina con lui,come continuò a prendermi in giro per il mio pessimo senso d'orientamento e di come me lo ritrovai davanti sull'ambulanza quando svenni.

E tutto proprio qui,in questa strada.

Qualcuno poggiò la mano sulla mia spalla. Diamine proprio durante il mio pianto isterico? Nessuno doveva vedermi in queste condizioni e specie se la causa era Harry.

P.O.V. ZAYN

-Perché piangi?-le domandai quando si voltò.

-Zayn?-chiese confusa.

Scese dal muretto. Mi abbracciò.

Che diamine aveva?Riprese a singhiozzare forte sul mio petto.

-Shh..va tutto bene..-le strofinai la schiena.

Cos'era successo mentre non c'ero?

~ANGOLO AUTRICE~
TATATATANN ERA ORA CHE TORNASSE NO?
A PRESTOO

kiss💕

~Butterflies~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora