Alla fine, Stella mi ha fissato una lezione di prova per sabato pomeriggio alle tre. Quando mi è arrivato il suo messaggio di conferma, sono stata letteralmente assalita da una tempesta di emozioni. Da una parte ero felice ed eccitata alla prospettiva di quel nuovo viaggio che stava per iniziare, dall'altra avevo il terrore che qualcuno al lavoro lo scoprisse e le terribili conseguenze a cui sarei andata incontro. Anche perché mi avrebbero associata inequivocabilmente a Khadija, che in breve aveva conquistato la fama della novellina presuntuosa che aveva osato dare lezioni di etologia nientemeno che a Paola Farina, istruttrice Federale di terzo livello, e il suo nome era ormai sulla bocca di tutti, insieme alla valanga di commenti che ne conseguivano.
Sofia in particolare non aveva fatto passare un solo giorno della settimana senza sputare fango sul metodo Parelli, neanche ci fossimo tirati il diavolo in scuderia. Cosa che non trascurava di fare quando io mi trovavo a tiro, al punto che c'è stato un momento in cui ho temuto seriamente che avesse notato un avvicinamento da parte mia a Khadija, ma poi mi sono resa conto che i suoi timori erano dovuti più che altro al mio essere eccessivamente volubile, e non voleva che mi mettessi in testa strane idee come quella di ricercare metodi alternativi alla monolitica equitazione che era stata insegnata da Federico Caprilli in poi.
«Tutti questi sussurratori che saltano fuori come funghi sono quanto di più pericoloso possa esistere» continuava a mormorare non appena il solo sospetto la sfiorava. «Ti danno l'illusione che con due giorni di addestramento ti ritrovi con il cavallo perfetto e disponibile, e così la gente accorre a frotte con la convinzione di avere la soluzione ai propri problemi servita su un piatto d'argento. La verità è che nessuno è disposto a faticare, a studiare e a farsi il culo sulla sella. Tutto facile, tutto e subito. Tutti a fare le coccole al cavallo, a rimbambirlo a suon di carezze con la frusta e a montarlo a redini lunghe, poi gli chiedi un minimo di carattere e subito si cagano in mano, i fenomeni. Ma a loro nessuno gli dice che quell'attrezzatura fa più male di un tandem, che gli innocui nodini sulle capezze altro non sono che piccoli strumenti di tortura che poggiano direttamente sui punti sensibili del muso e che basta una semplice pressione per fare un male cane al cavallo. Ma vaglielo a spiegare, agli sciamani, che tutte le loro formule magiche sono in realtà l'ennesima truffa ordita solo ed esclusivamente ai danni del loro portafoglio. Che poi per forza ti parlano del loro cavallo come se fosse il migliore del mondo, ma li hai visti? Nella migliore delle ipotesi sono quattro somari salvati dal macello, oppure hanno abbastanza soldi per comprarsi il cavalluccio a dondolo, super addestrato e disponibile, che rovineranno inequivocabilmente a suon di lunghine agitate ai quattro venti, palle di gomma da far rotolare e chissà quale altra idiozia.»
Quando parte con le sue elucubrazioni, Sofia diventa un fiume in piena ed è praticamente impossibile fermarla. L'unica soluzione è quella di fingersi interessati e cercare di farsi uscire dall'orecchio opposto tutto lo scarico di bile che scaglia in giro per la scuderia. Del resto, il suo nervosismo ormai è alle stelle, visto che l'inizio del campionato si trova alle porte e sarebbe dovuta uscire in concorso con Coco a metà febbraio. Il tempo stringe, e il cavallo si sta rivelando ben più problematico di come era apparso agli inizi.
È come montare su una mina vagante, senza sapere quando esploderà . Dopo neanche dieci minuti di riscaldamento, Coco inizia subito a dare di matto, così dal nulla. Un attimo prima trotta leggero e riunito, e un attimo dopo parte in fuga come se avesse il demonio alle calcagna, oppure inizia a calciare l'aria neanche fosse braccato da una nuvola di tafani. Le sue esplosioni sono imprevedibili, e dannatamente violente. Il più delle volte Sofia riesce a contenerle, richiamandolo con decisione e parcheggiandogli quattro speronate in pancia, ma non sempre la sua prontezza di riflessi gioca a suo favore e giovedì sera Coco è riuscito a lanciarla al di là di un oxer, scartando all'ultimo e sgroppando con violenza mentre lei stava ancora cercando di capire che cosa fosse successo.
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Come il vento
RomanceAnna ha deciso di abbandonare per sempre la sua passione per i cavalli. L'ostilità da parte della sua famiglia sommata a un lavoro che ha trasformato il suo sogno in un incubo le suggerisce infatti che tutto questo non fa per lei. Peccato che dal pa...