8 ★ Non sto bene

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FLASHBACK

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FLASHBACK

«Non ti fai schifo? Come fai a convivere con te stessa sapendo che sei solo una grande puttana?» La me di allora sussulta e si sempre più piccola in quel grande letto che domina la stanza da letto

Mike con gli occhi rossi e alcuni residui di polvere bianca sotto le narici si avvicina a me con aria minacciosa e solo quando mi ha davanti sferra un colpo sulla mia guancia bagnata

La mia testa si volta dalla parte opposta e un gemito di dolore lascia la mia bocca

«Mi dispiace» Mormoro con voce rotta tornando a guardarlo in faccia

«Ti dispiace eh? E dimmi una cosa ti dispiaceva anche mentre facevi la troia con mio fratello?» Ringhia a pochi centimetri da me

«Non è vero! Non ci stavo provando con lui, stavamo solo parlando» Urlo allo stremo delle forze

Come un animale affamato si getta sul mio corpo e mi ingabbia tra lui e il materasso, con la tutta la voce che mi rimane urlo e solo mentre lo faccio in lontananza sento qualcuno chiamare il mio nome

FLASHBACK

Con uno scatto mi tiro su a sedere, goccioline di sudore corrono sul mio petto che ansante fa su e giù, i miei capelli rossi sono appiccicati alla mia fronte e al mio collo, mentre le mie mani fragili tremano senza sosta

«Corvina» Voltandomi verso destra trovo il volto di Killer «Stai bene?»

No, non sto bene

Come un autonoma senza anima annuisco, mi scosto le coperte dalle gambe e vado in bagno

Chiudo a chiave la porta e mi appoggia ad essa

Riuscirò mai a vivere senza essere tormentata da questi incubi? Una lacrima derivante da un pianto di nervosismo scorre sulla mia guancia

La vista mi si offusca, la rabbia e la disperazione si mischiano tra di loro formando un cocktail perfetto che mi fa abbattere l'ultima barriera di coraggio e lucidità che avevo messo su

La rabbia sale e con lei anche la disperazione, le mani come una volta finiscono sul mio volto, le dita si piegano e le unghie si infilzano nella pelle sottile del mio viso, esse si muovono con velocità su e giù domando dei graffi abbastanza profondi da farmi gemere soddisfatta

Un sorriso sinistro e bagnato modella le mie labbra e prima che io possa tapparmi la bocca una risata isterica fuorisce da esse ma subito dopo la risata di prima si trasforma in un pianto rumoroso e infine in un grido

Un grido che urla tutto il dolore che da anni è rimasto dentro di me come un uccellino in gabbia che aspetta solo di essere liberato

Un grido che chiede senza vergogna aiuto, che dice «Salvatemi da me stessa« perché se qualcuno non lo farà finirò sul pavimento di stanza immersa nel mio stesso sangue

𝐊𝐈𝐋𝐋𝐄𝐑 - 𝐇𝐞𝐥𝐥𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐬 𝐌𝐂 #𝟏 -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora