18 ★ Stelle testimoni

2.5K 77 9
                                    

+18

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

+18

Dictator di Rei Ami risuona nelle mie orecchie mentre con uno straccio per la polvere cerco di pulire il disastro accumulato nel tempo nella chiesa

Guardandomi in giro ricerco della polvere scappata dalla mia vista, ma la mia ricerca si interrompe quando una cartellina posata al centro del tavolo attira la mia attenzione

Controllando che non ci sia nessuno dei ragazzi nelle vicinanze mi avvicino alla cartella e con velocità la prendo, volto le spalle alle porte chiuse e la apro

«Che diavolo sono?» Borbotto tra me e me prendendo tra le mani le foto dell'hotel che ho incendiato. Scuotendo la testa confusa metto giù l'immagine e prendo la prossima, strizzando gli occhi per vederla meglio riesco a notare che la foto risale a molto tempo fa

Un gruppo di uomini stanno lì, in una locanda che sorridono a trentadue denti mentre si abbracciano l'un con l'altro

Chi sono? La domanda mi sorge spontanea ma la risposta non si fa attendere quando mi accorgo che uno di quegli uomini felici è mio padre. Un po' più giovane ma è mio padre.

Mille domande si accumulano nella mia testa man mano che vado avanti con le foto e mi dico che solo una persona è in grado di avere queste foto senza essere sgamato

Stoppando la musica raccimolo tutti i fogli messi in disordine e li rimetto nella cartella. Una volta che ho rimesso tutto in perfetto ordine nascondo la cartella nella giacca che ho rubato a Killer stamani ed esco dalla chiesa.

+++

Il mio pungo si schianta con impazienza sulla superficie dura della porta, la mia gamba trema leggermente per l'ansia mentre il pugno si serra sempre di più

«Sto arrivando! Un attimo!» Sento urlare dall'altro lato. Quando la porta si apre Hacker si irrigidisce e sorride in modo nervoso: «Presidente, non aspettavo una sua visita. Prego entri pure»

Facendosi da parte mi permette di entrare nella sua camera da letto «Tu mi devi delle risposte» Asserisco con tono duro tirando fuori l'oggetto colpevole della mia ansia, sbattendolo con forza sulla scrivania ricolma da figurine e cavi faccio sussultare Hacker

«Che succede?» Domanda spaventato osservandomi da dietro le lenti spesse dei suoi occhiali stile Harry Potter

«Dimmelo tu» Ordino indicando con il dito la cartelletta

Hacker deglutisce rumorosamente prima di ridacchiare in modo isterico «Un..beh quello è un fascicolo»

«Hacker...non fare lo stronzo con me» Dico con voce bassa «Tu ora mi dirai tutto quello che sai su questi fogli del cazzo ed una volta terminata la nostra conversazione, se sarò soddisfatta ti lascerò andare, se invece non lo sarò ti spaccherò la faccia fino a quando non sarai morente su questo fottuto pavimento»

𝐊𝐈𝐋𝐋𝐄𝐑 - 𝐇𝐞𝐥𝐥𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐬 𝐌𝐂 #𝟏 -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora