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Il suo viso divenne in poco tempo una maschera di sangue

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Il suo viso divenne in poco tempo una maschera di sangue. Con un sorriso stampato sulle labbra e gli occhi che luccicano di eccitazione mi scaglio contro il suo viso

Viso che per anni non ha trasmesso nessuna emozione, nessun rimpianto solo pura e semplice indifferenza

Il suono dei miei stessi singhiozzi in quelle notti; dove il mio corpo era pieno di tagli e mi curavo da sola sul suolo freddo del bagno rimbomba ancora nelle mie orecchie ottuse.

Orecchie che in questo momento non sentono le sue preghiere, le sue suppliche e il suo perdono. I miei occhi sono iniettati di sangue, offuscati dall'odio e desiderosi di vedere la sua faccia diventare irriconoscibile anche a se stessa.

Per giorni, mesi e anni ho dovuto subire, stare zitta e inghiottire le mie stesse grida che raschiavano con le unghie contro la mia gola implorandomi di farle uscire.

Con la mano ammaccata prendo una manciata dei suoi capelli rossi così simili ai miei, porto il suo viso davanti al mio e mi lecco le labbra «Le tue suppliche non serviranno a niente e lo sai perché? Perché io le ignorerò nello stesso modo in cui tu hai ignorato le mie» Sibilo tirandogli i capelli

«Mi dispiace» Singhiozza tossendo sangue subito dopo. Alcuni schizzi volano sul mio viso ma io con un gesto naturale della mano mi pulisco quello finito sulle labbra

«C'è solo una cosa che non capisco...» Con l'altra mano le prendo il mento e la costringo a guardarmi «Perché mi hai fatta nascere? Perché non abortire e risolvere tutti i tuoi problemi?»

«Non sapevo della tua esistenza fino al giorno del parto. Per mesi non ho avuto nessun sintomo, niente di niente» Spiega mentre gocce di rugiada percorrono la strada delle sue guance tagliate finendo poi per essere prosciugate dai tagli stessi «Tu non ci dovevi essere»

Io non ci dovevo essere

«Noi non ti volevamo» Continua senza rendersi conto della furia che sta scatenando dentro di me

Noi non ti volevamo

«Sei stata solo il risultato di un preservativo bucato» Ride di gusto «Solo un fottuto errore»

Solo un errore

La sua risata però non dura tanto perché la sua espressione in breve tempo diventa puro terrore quando non nota nessun cedimento nel mio comportamento, nessuna lacrima, nessun tremore, niente di niente

«Rage» Chiamo il ragazzo che alle mie spalle osserva la scena come se fosse nel suo habitat naturale «Passami un coltello» Con rapidità una lama mi viene messa sul palmo aperto

𝐊𝐈𝐋𝐋𝐄𝐑 - 𝐇𝐞𝐥𝐥𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐬 𝐌𝐂 #𝟏 -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora