9 ★ Flashback

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FLASHBACK

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FLASHBACK

Non avevamo neanche messo piede in casa che già la mia guancia era rossa e calda

Appena la porta si chiude con rabbia Mike mi sbatte al muro per poi allontanarsi da me di qualche passo e incrociare le braccia al petto

«Spogliati» Ordina in modo rude e spaventoso

Senza ribattere faccio quello che dice. Mi tolgo il cappotto, tiro giù la zip dell'abito super costoso che mi è stato regalato da lui stesso, porto le mani dietro la schiena e sgancio il reggiseno che poi finisce a terra con tutti gli altri, infine infilo i pollici nei fili delle mie mutandine di pizzo e le faccio scivolare lungo le gambe

Una volta nuda come un verme e sotto i suoi occhi la vergogna mi colpisce in faccia e subito abbasso le mani nel tentativo di coprire almeno la mia intimità

«No piccola lo sai. Toglie le mani e inginocchiati» Per la seconda volta lo ascolto. Cado sulle ginocchia e abbasso la testa

Proprio come piace a lui....impaurita e senza dignità

«Ora dimmi perché sei in ginocchio e senza vestiti» Come ogni volta si accovaccia alla mia altezza e mi alza la testa con violenza. Preme con forza le dita sulle mie guance e ci lascia dei segni

L'umiliazione arriva subito dopo la vergogna e io con tutte le forze che ho reprimo le lacrime che lottano per uscire

«Sono in ginocchio perché sono la tua puttana e sono nuda perché io non sono nessuno solo una donna da scopare e picchiare quando ti devi sfogare» Recito alla perfezione la solita filastrocca che lui mi obbliga a dire in queste circostanze.

Mike sorride leggermente prima di alzarsi di scatto, alzare il ginocchio e colpirmi con esso da sotto il mento

Il colpo è forte. Cado all'indietro mentre il sangue esce dalla mia bocca

«Rialzati» Sputo il sangue sul pavimento prima di alzarmi di nuovo e riprendere la posizione iniziale «Perché ti ho colpito?»

Una lacrima fragile sfugge al mio controllo scende lungo la mia guancia e si schianta sulla mia coscia nuda

«Alla festa non ho eseguito i tuoi ordini. Mi sono allontanata per andare al bagno e mi sono intrattenuta in una conversazione non autorizzata con un uomo che non sei tu» Parola dopo parola la mia dignità di donna striscia lontana da me e io mi spezzo di nuovo

Indietreggiando di qualche passo Mike allunga la mano verso la credenza la apre e prende una tazza rossa in ceramica

«Fammi un tè» Con le gambe molli mi avvicino a lui prendo la tazza e la vado a mettere sotto la macchinetta del caffè

Nel frattempo che sono di spalle non mi accorgo di lui che si tira via la cintura e la ripiega su stessa

L'unica cosa di cui sono certa è che un attimo dopo la mia schiena viene colpita dal cuoio duro

𝐊𝐈𝐋𝐋𝐄𝐑 - 𝐇𝐞𝐥𝐥𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐬 𝐌𝐂 #𝟏 -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora