Capitolo 14

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"Devo dire che febbraio e marzo sono passati con una velocità allucinante." Shawn mi guarda e sorride

"Hai ragione." ci ho messo un bel po' a convincere Carter che io Shawn siamo solo amici, abbiamo litigato più volte sull'argomento, poi gli ho ricordato che anche lui ha una carissima amica femmina e non ha più ribattuto.

Mentre cammino dal tavolo al divano sento un giramento di testa, iniziando a sudare e sentire il voltastomaco. Corro in bagno e mi chino sulla tazza del water vomitando tutto il pranzo.

"Ommioddio Olivia. Vieni, sdraiati sul divano mentre chiamo Carter." faccio come dice mentre lo sento raccontare tutto a Carter, dall'altra parte del telefono.

Provo a rialzarmi ma Shawn mi fa segno di stare ferma.

"Ma sto bene, è passato." provo ad obbiettare.

"Non dire balle, adesso passa Carter a prenderti." mi ristendo sul divano e chiudo gli occhi. Quando li riapro mi trovo davanti più gente di quanta doveva esserci. Faccio scorrere lo sguardo su tutti i volti che mi circondano. Shawn, Carter, Gre, Matt, Ash, Mike, Andre, Luke, mamma e papà. Manco fossi in ospedale in coma…

"Cosa ci fate tutti qui? Dio sono solo stata un po' male, non mi sono mica buttata dalla finestra di casa al 50esimo piano…" sento i miei amici che trattengono una risata. Carter si siede accanto a me e sorride.

"Quando mi ha chiamato Shawn ero con Matt, che ha avvisato Greta, che era a casa tua con Andre, Ash e Luke, non ho capito a fare cosa… allora Gre ha riferito tutto a tua mamma, che stava litigando con tuo padre ed eccoci qua…"

"Bene, ora andatevene, ho bisogno di aria non di osservatori." dico indifferente.

Si allontanano tutti dal divano e io recupero le mie cose di sopra. Quando scendo gli altri mi guardano sbigottiti.

"Beh? Che avete da guardare? Io vado a casa." ma che problemi hanno? Do un bacio sulla guancia a Shawn e senza aspettare nessuno esco per tornare a casa mia.

Quando arrivo a casa corro in camera e mi stendo sul letto, ripensando allo strano comportamento di tutti, manco avessi tentato il suicidio. Dopo un po' che cerco di capirne il motivo non riesco più a seguire il flusso di pensieri, iniziando a visualizzare cose senza senso. Mi giro di lato e richiudo gli occhi, addormentandomi.

Luke

Dopo che Olivia se ne va a sorpresa, salutiamo Shawn e ritorniamo a casa Irwin. Mentre torniamo diamo un passaggio a Carter e Matt. Mia sorella scende poco dopo di loro per prendere la metro con il padre di Olivia e Ash. Alla fine in casa ci siamo solo io, Ash e la madre. Greta e Mike sono tornati a casa.

"Se non vi dispiace vado di sopra a vedere come sta Olivia." dico educatamente.

"Nessun problema caro, stai quanto vuoi." mi risponde la madre gentilmente.

Salgo di sopra e la vedo addormentata su un fianco. Mi metto accanto a lei e le accarezzo i capelli.

"Ciao piccola, come ti senti? Sai, oggi quando mi è arrivata la notizia che stavi male mi sono preoccupato tantissimo. Dio quanto mi manchi, sono passati quasi sette mesi da quando sono tornato a New York. Sette mesi da quando ti ho accanto e ti vedo con Carter, felice. Vorrei tanto essere io a far nascere quel sorriso sulle tue labbra. Vorrei essere io a stringerti a me." le do un bacio sulla fronte e faccio per alzarmi ma lei mi stringe la mano.

"Non andartene, resta con me."

"Scusami se ti ho svegliata." lei sorride

"Tranquillo… cantami una canzone, magari sentendo la tua voce mi addormenterò nuovamente." dice continuando a sorridere con gli occhi chiusi.

You saved me||Carter ReynoldsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora