capitolo 9.

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in missione! prima parte.

oggi andremo in missione ed esploreremo una città. l'ultima volta che sono andata in città è stato pericoloso, ma ero da sola, quindi adesso che siamo in gruppo la situazione dovrebbe essere più facile, almeno credo, e spero.

sono le 8 del mattino, io sono già pronta, non ho fatto colazione, gli altri si stanno preparando. appena cico è pronto mi si avvicina e mi chiede:

"hey,  ma hai mangiato?"

"no"

"beh, dovresti farlo"

"non ho fame"

"vabbè, io porto qualche barretta in più, appena hai fame dimmelo".

rimango in silenzio, ma lo ringrazio mentalmente.

"allora, tutti pronti?" chiede ettore.

"si, signor capitano!" dice anna.

"si" diciamo io e cico.

saliamo sulla jeep e ci avviamo verso la città più vicina, resteremo lì fino alla notte, "per avere la possibilità di trovare più provviste" dicono sempre i militari dell'accampamento, ma è solo una scusa per ucciderci, divertente.

ci fermiamo ad un ponte, lyon ci dice che da questo momento in poi dovremo andare a piedi.

"pss" mi sussurra cico

"eh?" 

"hai fame?" 

"uffa, no"

"aspetterò". 

verso le 10 arriviamo alla città e approfittiamo del sole splendente, che significa luce e numero ridotto di infetti, per accaparrare più risorse possibili. la sera la sfrutteremo per uccidere degli infetti e prendere delle parti dei loro corpi, non l'ho mai fatto, penso che vomiterò.

decidiamo di dividerci, esploreremo per 2 ore vari luoghi per trovare gli oggetti più utili, abbiamo portato gli zaini quasi vuoti proprio per riempirli. 

in giro trovo acqua, cibo, che purtroppo penso andrà per la maggior parte nelle mani dei militari, e radio e walkie-talkie, anche qualche vestito, ma non posso portare tutto, quindi segno nella mappa i luoghi che contengono cose "preziose".

entro in una casa, stranamente buia, aveva tutte le tapparelle abbassate ed era conciata molto male, probabilmente fu abbandonata ancora prima di questa situazione. è polverosa, e probabilmente ci sarà qualche ragno, io odio i ragni. "perché cazzo sono entrata?" mi chiedo tra me e me. improvvisamente sbatto contro qualcosa, ma non era un muro o qualche mobile, sembrava un essere umano. un infetto?

 no. 

quell'emerito cretino di cico.

"ahia!" esclama.

"sei un idiota! cosa ci fai qua? non mi hai sentita entrare?"

"uffa, no. non hai fame?"

"sei un cretino, usciamo da sto posto"

però non troviamo l'uscita, come due coglioni non avevamo portato la torcia, divertente. e per sbaglio saliamo sulla terrazza di quel luogo.

cico si siede.

"ma che fai?" gli chiedo.

"mi siedo"

"ah, ora capisco"

tira fuori una barretta dallo zaino.

"ci metterò molto a mangiarla, siediti anche tu".

lo faccio, mi siedo accanto a lui. lui spezza la barretta, dopodiché me ne da metà.

"ma-"

"mangia e basta,uffa" inizia a mangiare.

cedo, la mordo, non mi piaceva molto, ma con cico aveva un buon sapore.

dopo 20 minuti buoni riusciamo a uscire da quel posto e alle 13 ci incontriamo con lyon e anna alla jeep.

"siete in ritardo di 10 minuti! ao!" ci rimprovera lyon.

"aiuto, ora crepiamo" dice cico, ridacchio.

"chissà che avete fatto in questi 10 minuti" provoca ettore.

"il solito idiota" dico.

anna stava preparando dei panini, finalmente un pranzo un po' più decente! amo i panini!

"PANINI?" urlo.

"eh già, questo pranzo te lo godi" dice anna, che conosce benissimo il mio amore per questo cibo squisito.

"SI CAZZO, SI!" urlo.

"guarda che ha già goduto, con cico" continua a provocare lyon.

"ETTORE!" urliamo io e anna. cico arrossisce leggermente e si gira.

"potete mettervi in macchina, se volete riposarvi, la strada da qui alla città è lunga, quindi ve lo concedo" ci dice poi.

"beh, tu non sei stanco? o forse anna è riuscita a farti passare tutto?" dico, cico scoppia dal ridere mentre anna scoppia dall'imbarazzo.

"certo, di sicuro gli faceva male la parte inferiore del corpo, dopo aver camminato così tanto! per fortuna anna ha risolto tutto!" continua il rosso, adesso rido anche io.

"HEY! IO POSSO FARE QUESTE BATTUTINE, VOI NO, BASTARDI! E POI GUARDATE COME VI PALLEGGIATE LE BATTUTE!" sclera lyon.

"AOOO! E BASTA!" urla anna "PRENDETE STI PANINI E MANGIATE!"

lo facciamo subito, io e cico ci mettiamo in macchina.

"wow, te lo stai proprio gustando questo paninazzo, avevi detto che non avevi fame" mi dice.

"mi piacciono i panini"

"lo vedo, anche da piccola li amavi"

"si, quelli al salame" sorrido, e continuo a pranzare.

dopo pranzo io e cico schiacciamo un pisolino.

epidemia. cicotobbi×reader!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora