-Please-

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Louis si svegliò verso l'ora di pranzo in una camera non sua ma dopo i primi minuti di confusione si ricordò l'accaduto e passando si le mani tra i capelli cercò il suo telefono.

Lo trovò tra le pieghe delle coperte impregnate del profumo del suo migliore amico. Niall. Colui che negli ultimi tempi lo aveva sostenuto come nessuno, che non gli aveva mai dato contro e che cercava di farlo ragionare e lui in confronto era stato così assente e scorbutico nei suoi confronti. Si fece una nota mentale di essere più disponibile e meno lunatico intorno a quel ragazzo che era sempre raggiante.

Aprì i messaggi sul telefono e ne trovò qualcuno di Niall che lo avvisava dei suoi spostamenti in caso Louis lo volesse raggiungere, in quel momento era con Amelia a pranzare e poi lo aveva avvisato che sarebbero andati a fare allenamento nella palestra dell'hotel per poi rilassarsi in sauna.

Louis decise che si sarebbe preso la giornata libera e appena inviò il messaggio all'amico decise anche di chiamare Jimmy, visto che la missione era finita non capiva come mai l'uomo non li avesse già fatti rientrare in Inghilterra. Era la prima volta che Jimmy li lasciava fuori città così tanto nonostante la missione fosse finita solo la sera prima.

Così fece partire la telefonata e il suo capo rispose dopo tre squilli.

"Louis tutto bene?"

"Si si, volevo solo sapere perché non siamo già in Inghilterra o in un altro luogo del mondo per una nuova missione e perché siamo ancora qui."

"Perché l'ho ritenuto più opportuno."

Louis si passò una mano fra i capelli, si alzò dal letto e cominciò a gironzolare per la stanza di Niall. "Jimmy c'è anche Harry qui, quando torniamo a casa? Perché la situazione è abbastanza delicata."

"So che Harry è lì."

Louis si bloccò sul posto "Cosa?"

Jimmy ripetè "Louis so che Harry è lì, ho avuto l'informazione da Nick e ho pensato che farvi rivedere sarebbe stato un passo in avanti che tu non avevi il coraggio di fare."

Louis si sentì tradito "Come hai potuto fare una cosa del genere?! Io ti ho sempre rispettato e seguito e ho sempre apprezzato tutto ciò che hai fatto ma non era né tuo diritto né tuo dovere farmi rivedere Harry!..." il ragazzo stava urlando al telefono "...Soprattutto tu non avevi nessun diritto! Ti ricordi come stavo i primi giorni dopo aver scoperto che Harry non si ricordava di me?! Te li ricordi?! Giorni in cui anche la cosa che avevo sempre amato fare era diventata uno schifo..." aveva delle lacrime sulle guance che non si era nemmeno reso conto di star versando "...da quando Harry si è dimenticato, mi ha dimenticato non ho più preso in mano uno strumento o un singolo foglio per scriverci sopra una canzone..." faceva anche quasi fatica a respirare tra le lacrime e le urla "...ricordi come andavo in missione?! Ero un fottuto kamikaze, e Niall era così spaventato di perdermi e anche mia madre e anche le mie sorelle, e ora tu mi mandi direttamente tra le braccia di Harry?!"

Riprese fiato faticosamente mentre con una manica cercava di togliere più lacrime possibili dal suo viso         "Non ne avevi nessun diritto." la voce era dura anche se tremante.

Jimmy aveva lasciato sfogare il ragazzo e appena sentì un attimo di silenzio prese la parola "Hai ragione non avrei dovuto farlo."

"Riportaci a casa." e poi Louis chiuse il telefono in faccia a Jimmy, uscì dalla camera di Niall e ritornò nella sua dove si fece una doccia e si vestì sportivo e scese nella palestra messa a disposizione per tutti i clienti dell'hotel: la palestra era molto ampia e c'era poca gente visto che erano le due del pomeriggio. Secondo i calcoli di Louis, Niall ed Amelia dovevano già essersene andati ed infatti fu così.

Si avvicinò a dei sacchi da boxe che erano vicini ai tapis roulant e dopo essersi messo i guantoni cominciò a sferrare pugni su pugni, calci e così scaricò la tensione dei giorni appena passati. Fino a che...

"Wow, William..."

Louis a quel punto sferrò un ultimo pugno, abbassò la testa e la scosse "Mi dispiace Harry, per come mi sono comportato..."

Non aveva sentito niente ma subito dopo sentì una mano calda che si appoggiò sulla sua spalla piena di sudore. Negli ultimi mesi essendosi dedicato unicamente allo sport aveva messo su una bella massa muscolare che era visibile ora che era senza maglia.

La mano del riccio indugiò sulle sue spalle tracciandone i muscoli definiti e facendo passare per la schiena del liscio un brivido.

"Ascolta Harry io devo andare, il mio viaggio è praticamente finito e penso me ne andrò tra stasera e domani mattina quindi volevo solo ringraziarti." senza lasciare al minore il tempo per replicare si slanciò e lo abbracciò forte.

Si ritrasse poco dopo sistemando la maglia del riccio dicendogli prima di andarsene "Dimenticati di me Harry Styles."

E il cantante vedendo il liscio varcare la soglia della palestra sussurrò "Non potrei mai dimenticarti."




N.A.

Perdonate la mia assenza ma sono già stanca di andare a scuola e non è passata nemmeno una settimana, come sempre spero che la storia vi stia piacendo ed intrigando e ci vediamo al prossimo capitolo.

-M

-Only the Brave-  l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora