-William?-

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"Sono stati degli stupidi. Tutti sanno che la prima cosa che si deve togliere all'ostaggio è il suo telefono ma a quanto pare non ci sono arrivati." Louis aveva un sorriso vittorioso illuminato dallo schermo del suo computer che stava usando solo poche ore dopo essere atterrato a New York.

Anche se era ormai notte fonda sapevano tutti che Louis non si sarebbe fermato fino a che non avrebbe trovato Harry.

La Corden Enterprise aveva collaborato volentieri e aveva offerto una squadra di supporto esterna a quella che c'era già della Fallon.

Louis infatti aveva trovato il telefono di Harry e secondo la posizione erano in un magazzino, i pensieri positivi del ragazzo vennero interrotti da una voce esterna "Ma non è che magari è una trappola?" ci furono diversi assensi ed effettivamente non era sbagliato ma Louis rispose sicuro "Probabile ma non mi troveranno scoperto come l'altra volta."

Fu appunto molto semplice trovarli, Louis aveva concordato con gli altri uomini che lui sarebbe entrato e al minimo rumore loro avrebbero fatto irruzione ed era ciò che stava succedendo: uomini appostati su ogni lato dell'edificio mentre lui con la sua tuta nera da spia entrava tranquillamente dalla porta principale tenendo sempre una mano vicino alla cinta dove teneva la pistola.

Appena entrò vide diversi uomini che gli davano le spalle per guardare qualcuno legato ad una sedia e la spia riuscì a sentire ciò che uno aveva detto a suo marito "Forza uccellino canta per noi." e poi delle risate tanto tetre quanto agghiaccianti si levarono nel silenzio della notte.

Louis si schiarì la voce abbastanza forte perché potessero sentirlo e tutti si girarono a guardarlo, anche Harry puntò lo sguardo su di lui e strabuzzò gli occhi dicendo piano "William?"

"Bene bene bene, Louis Tomlinson ti stavamo aspettando."

"Jack." ebbene era una trappola, ance anni prima con Stephen era presente Jack e la sua banda esattamente come in quel momento tanti che a Louis cominciarono a sudare piano le mani mentre le avvicinava cautamente alla pistola.

"Sai, appena siamo scappati dalla prigione abbiamo subito pensato a come farti fuori perché tu ci hai rovinato la vita..." gli uomini si chiudevano in cerchio intorno a lui "...avevamo pensato a farti recapitare qualcosa ma sarebbe stato troppo poco, ucciderti subito forse? Troppo poco. Quella macchina circa dieci mesi fa che ha preso tragicamente in pieno la macchina di un certo cantante...quello è stato abbastanza..." no, non potevano averlo fatto, lui aveva avuto il rimpianto di aver ucciso qualcuno e loro hanno azzardato questa mossa "...non doveva comunque andare così, voglio dire, il ricciolino qua sarebbe dovuto andare nell'altro mondo non perdere solo la memoria ma...vederti soffrire in quel modo è stato più che sufficiente ora non ti preoccupare che è arrivata l'ora di entrambi."

Harry si cercò di divincolare dalla stretta di un uomo che subito dopo venne messo al tappeto da un proiettile della spia "Non toccarlo perché vi è andata bene una volta ma stavolta c'è Harry e per lui ucciderei chiunque."

Ci furono diversi colpi mai ad Harry ma uno arrivò a Louis.

Louis che sentiva di star cadendo, sentiva cbe qualcuno lo stava chiamando ed era una voce familiare, vedeva delle ombre che si muovevano attorno a lui e sapeva per certo che era la squadra di copertura e un istante dopo due mani grandi e calde gli avvolgevano il viso mentre calde lacrime lo bagnavano.

"Lou...Louis ti prego, amore..." e poi singhiozzi rotti da qualche 'Lou' mormorato e anche qualche imprecazione "Ti prego non voglio che ricapiti come tre anni fa mh?" a quelle parole Louis aprì gli occhi e una distesa d'erba raccolta in un minuscolo spazio si aprì davanti a lui, quegli occhi e solo quelli aveva amato e ora erano pieni di lacrime quindi lui procedete a tirarsi a sedere.

"Haz amore è tutto ok, guardami...guardami, sono tutto intero." si tenevano le mani uno sul viso dell'altro mentre si cullavano dolcemente e appena Harry si calmò si tuffò sulle labbra del liscio che non esitò un attimo a ricambiare il bacio perché quelle labbra gli erano terribilmente mancate, più dell'aria e poterle riassaggiare e modellare lo faceva sentire vivo come non lo era mai stato.

Avevano entrambi il fiatone e si guardavano ancora negli occhi e il cantante alzò due dita tra di loro "Ho due cose da dirti: uno, William? Sul serio? Non sei riuscito a trovare un nome più originale?" e Harry rideva e l'ansia di aver perso la sua fiducia svanì "Due: è impossibile che tu non ti sia fatto nulla hai solo la tuta addosso."

Quel punto era ottimo e fortunatamente Louis aveva la risposta "Una nuova impiegata a Londra si occupa di fare delle tute anti proiettile che sono praticamente delle calzamaglie e dove mi ha colpito mi rimarrà solo un ematoma, guarda." è si alzò la 'maglia' della tuta da spia mostrandogli la calzamaglia aderente.

"Qualcuno ti ha visto con solo questa addosso?" la spia aggrottò le sopracciglia "Si, Niall e la ragazza che si occupa di farle perché doveva vedere se mi andasse bene oppure no." e Harry fece un sorriso furbo "Bene perché ho visto che i tuoi muscoli sono aumentati e dopo averti ammirato con solo quella calzamaglia li voglio provare tutti, uno  ad uno."

Louis rise e la tensione che tutta quella assurda situazione aveva portato era svanita, grazie ad Harry, grazie al fatto che dopo tutto questo erano ancora loro due Harry e Louis e non il cantante e la spia ma semplicemente due ragazzi che si amavano infinitamente senza riserve.





N.A.

Ooohhh che bello, finalmente oserei dire, vi avviso che questo non è l'ultimo capitolo e ne mancano solamente altri due perciò sono un po' triste ma ho molte altre cose in mente...intanto per chi non è ancora andat* a lettere la mia ultima one shot vada, si chiama 'Billionaire' ed è sul mio profilo.

-M

-Only the Brave-  l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora