-Phone-

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Il suo telefono squillava da ore, forse giorni, si fermava solo alcune volte e i nomi che comparivano erano due: quello di Niall e quello del suo capo Jimmy, non aveva risposto a nessuno dei due, la maggior parte delle volte non si era neppure scomodato a guardarlo lo schermo del cellulare ma dopo una settimana è mezza che era dentro casa sua senza mai uscire sentì qualcuno bussare alla sua porta.

La testa e il polso gli facevano male per le troppe ore che aveva passato a scrivere canzoni su canzoni sempre e solo per Harry, aveva la barba non fatta e i capelli più lunghi del solito, in quei giorni aveva sentito anche Adele che aveva conosciuto attraverso Harry e avevano parlato della canzone che aveva scritto e Louis alla fine dopo diversi tentativi era riuscito a vendergliela.

All'inizio voleva addirittura regalargliela ma la cantante si era rifiutata categoricamente sostenendo che anche comprandola sarebbe sempre stata di Louis ed Harry.

Pensando che ci fosse Niall alla porta non si curò del disordine della sua casa e nemmeno del fatto che era senza maglia e non mangiava da giorni ma appena aprì la porta rimase spiazzato da chi ci ritrovò dietro.

Amelia sorrideva leggermente con una busta di plastica tra le mani e il ragazzo le fece spazio per farla entrare tenendo sempre un espressione basita sul volto.

"Ciao Louis." azzardò la ragazza guardandolo negli occhi a cui il liscio rispose con un cenno della testa poi la fece accomodare in una sedia pista attorno al tavolo.

"Louis siamo tutti preoccupati per te, so che non vuoi pressioni e non posso nemmeno immaginare cosa tu stia passando e mi dispiace tanto, questo è per te..." dalla busta bianca tirò fuori delle scatolette con del cibo dentro "...ho immaginato che potessero servirti e volevo solo avvisarti che tra una settimana dovremmo ripartire per una missione. Se non te la senti non è un problema ma Niall ci terrebbe, mi ha detto che andate in missione insieme da anni."

Sentendo il nome del suo migliore amico il ragazzo si riprese leggermente "Tu e Niall siete qualcosa...ti prego trattalo bene perché quel ragazzo non merita altro che amore." Amelia gli sorrise "Anche tu Louis." e plasciando il padrone di casa sconvolto se ne andò.

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Ormai mancavano tre giorni alla partenza e Louis doveva decidere se andare in missione oppure no, la scelta era ardua perché non voleva far credere a Jimmy di averlo perdonato ma allo stesso tempo voleva che Niall non si sentisse escluso e non pensasse che Louis se l'era presa con lui.

Prese il suo telefono, compose il numero ma scattò la segreteria telefonica come era ovvio sarebbe successo "Ciao non posso rispondere al momento lasciate un messaggio dopo il bip." la voce della madre gli risuonava nel cervello come musica, sospirò e cominciò a parlare "So che è stupido parlare con la tua segreteria telefonica ma ho bisogno di aiuto che solo tu potresti darmi ma non ci sei...saresti così importante per me adesso..." fece un altro respiro profondo imponendosi di non piangere "...ma va bene così perché se fossi rimasta qui avresti sofferto e io ti voglio troppo bene..." inaspettatamente una lacrima solcò il suo volto.

" Ho fatto un disastro e dovrei parlare con Niall prima di tutto e poi trovare il coraggio che mi hai sempre detto che avevo...non penso di essere coraggioso mamma, per nulla anche se ad Harry avevo promesso che lo sarei stato per lui."

"Solo che dopo è successo che tu te ne sei andata e anche Fizzy e io penso di aver perso tutto il poc coraggio che mi rimaneva..." cominciò a singhiozzare alla cornetta, Harry sarebbe stato bravo a consolarlo a dirgli che stavano meglio ora che nessuna delle se soffriva più ma in quel momento il cantante non c'era e Louis finì il messaggio per la madre "...salutami anche Fizzy." e dopo aver ripreso un po' di lucidità chiamò qualcun'altro.

"Niall mi dispiace se non ti ho risposto sono stato uno stupido e un'amica indecente, se sei arrabbiato con me ti capisco non soni riuscito a starti vicino e a chiederti anche le cose più misere per esempio come stessi o se Amelia ti piace, anche se è palese che è così, non sono più riuscito a scherzare a ridere come prima ma tra mia madre, Fizzy ed Harry è stato complicato anche se non è una giustificazione e ora ho bisogno di te perché tu sei la persona che mi conosce meglio oltre ad Harry che in questo momento beh..."

Dall'altro lato della cornetta si sentì una risata, una di quelle che ti fanno ridere a tua volta quando le senti, che ti scaldano l'anima e ti riempiono il cuore "Tommo non ti devi preoccupare, so che hai bisogno dei tuoi spazi e so anche che non sei uno stupido ma hai solo bisogno di tempo. So anche che ogni volta che mi chiami e parli a raffica hai deciso di fare qualcosa di importante e sappi che io sono con te qualunque cosa accada."

Louis aveva le guance bagnate "Sei uno stupido." e Niall rise di nuovo "Oh amico tutto merito di Haz prima non piangevi quando ti parlavo al massimo mi insultavi." il liscio fece una risata bagnata "Sei comunque uno stupido."

"Beh vedrai questo stupido e la ragazza con cui si vede lo stupido all'aeroporto tra tre giorni e non essere in ritardo." poi Niall interruppe la chiamata e Louis ridacchiando cominciò a pulire la sua casa e a preparare la valigia.




N. A.

Ho voluto riprendere una parte in particolare di "Two of us"  e non è stata una magnifica idea perché ho pianto...spero che vi piaccia

-M

-Only the Brave-  l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora