Daily Prophet

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"Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera."
Jorge Luis Borges

"Nel passato gli uomini subivano la tortura della ruota, adesso subiscono quello della stampa. Questo si chiama progresso."
Oscar Wilde

"La fretta e la superficialità sono le malattie psichiche del ventesimo secolo, e più di ogni altro posto si riflettono nella stampa."
Aleksandr Isaevic Solzhenitsyn

"Aleksandr Isaevic Solzhenitsyn

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22. Daily Prophet


La Gazzetta del Profeta iniziava ad essere consegnata in plichi di circa 50 copie ciascuno dalle 06.00 di ogni mattina. Centinaia di faldoni partivano dal centro di smistamento del quotidiano diretti al Ministero della Magia prima e ai giornalai poi. In ultimo, a partire dalle 07.00, venivano consegnati direttamente nelle abitazioni di chi aveva sottoscritto il servizio. Solo per i pochi Babbani abbonati la consegna arrivava più tardi in giornata, solitamente verso sera quando il buio celava più facilmente i gufi in viaggio.

Maghi e streghe assonnati quindi, erano soliti sfogliare distrattamente le pagine del giornale mentre sorseggiavano il caffè della mattina e sgranocchiavano qualche dolcetto o biscotto appena sfornato. Gli occhi delle streghe erano avvezzi alla ricerca di succulenti pettegolezzi del giorno, mentre quelli dei maghi erano più interessati alle notizie finanziarie o, ancora meglio, alle novità nel Quidditch. Non mancavano certamente le eccezioni: c'erano maghi altrettanto incuriositi dal gossip mondano e streghe avide di classifiche sportive e statistiche.

Ma quella mattina, in tutta la Comunità Magica Inglese, non vi era un solo mago o strega che non stesse leggendo la medesima notizia con lo stesso identico interesse misto a stupore. Quattordici interminabili pagine di un'edizione speciale che sciorinavano in dettagli, più o meno inventati e miratamente piccanti, uno scoop che di lì a poco avrebbe fatto tremare il suolo londinese. La portata di quanto sarebbe accaduto era facilmente riscontrabile con un paragone con l'edizione che aveva annunciato la sconfitta di Voldemort per mano del Bambino Sopravvissuto, alla quale erano state dedicate solo otto pagine.

C'era chi, leggendo la notizia, si era rovesciato il caffè sulla camicia fresca di lavaggio; chi il caffè aveva continuato a versarlo nella tazza, finendo per imbrattare la tovaglia della colazione; chi era rimasto impalato in mezzo alla strada, incurante dei pericoli, e chi era già alla terza o quarta rilettura ancora incredulo.

Harry aveva bruciato per la prima volta nella sua vita i pancakes, l'unica cosa che era in grado di cucinare senza tentare di uccidersi, mentre guardava con ostinata incredulità la foto che campeggiava sulla copertina del giornale occupandone quasi tutta la superficie; Ginny non aveva avuto la forza di commentare l'ennesimo disastro dell'amato ed era rimasta accanto a lui a bocca aperta, ignorando stoicamente il fumo che iniziava ad espandersi nella cucina di Grimmauld Place impuzzolentendole i capelli ancora umidi dalla doccia.

The Wedding (I Said No)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora