Veggente

2.8K 115 19
                                    

20

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.




20. Veggente


Draco ed Hermione riapparvero nella strada principale della New York Magica che, a differenza di Diagon Alley, risultava piuttosto affollata anche nelle ore notturne. Nonostante i negozi fossero ormai serrati, molte locande, taverne, ristoranti e venditori ambulanti ancora erano nel pieno delle loro attività, attirando clienti o maghi e streghe semplicemente a passeggio per la città. Le fiammelle delle lanterne e dei lampioni illuminavano flebilmente le vetrine adornate da pubblicità in movimento che invitavano i curiosi a ritornare in orario di apertura il giorno seguente. Alcuni folletti sostavano fuori dai locali pubblici, controllando le persone che si apprestavano ad entrarvi.

Draco si mise a camminare nervoso davanti alla riccia che, infreddolita, lo seguì a fatica stringendosi la stola addosso. Il tempo non era più particolarmente freddo, ma il vestito che indossava era piuttosto leggero e aperto, cosa che consentiva agli spifferi d'aria di entrare praticamente da ogni parte e correre dietro al biondo peggiorava solo la situazione.

"Draco..." Lo chiamò Hermione, arrancando sbilanciata sui tacchi alti. "Calmati e rallenta, per cortesia." Lo pregò, leggermente ansante.

L'Ex-Slytherin si fermò di colpo, voltandosi verso di lei con un'espressione visibilmente tirata in volto. Le mani vagamente tremanti tradirono la sua rabbia celata dietro ad un ostinato mutismo e al suo sguardo funereo.

"Draco..." Ripeté Hermione in tono di supplica. Si sentiva dannatamente in colpa per avergli rivelato quel dettaglio che era stato in grado di innescare una vera e propria bomba.

"Perdonami." Soffiò lui, interrompendola e posandole la propria calda giacca sulle spalle. "Sono un coglione, vieni qui." Continuò, stringendosela addosso e sfregandole le mani sugli avambracci per scaldarla.

Hermione si beò di quel gesto tanto affettuoso che non si era aspettata, strofinò il naso freddo sul collo scoperto di lui e mugugnò soddisfatta arpionandogli i lembi della camicia con le mani. Aveva bisogno di quel calore e di quel corpo premuto contro il suo. Desiderava perdersi tra quelle braccia e stordirsi con il suo profumo. "Mi dispiace tanto." Esordì, senza avere il coraggio di scostarsi. "Avrei dovuto parlarti di Pansy e Blaise in un altro momento, con più calma. Ho rovinato il compleanno a Daphne e incasinato le cose tra voi."

Draco le accarezzò dolcemente i ricci morbidi. "Oggi o domani non sarebbe cambiato nulla." La rassicurò. "Anzi, se non fossimo stati in mezzo a tutta quella gente probabilmente ora mi starebbero arrestando per aggressione. Gli avrei spaccato la faccia."

"Cosa credi che succederà ora?"

"Credo che dipenderà tutto da Theo."

"E tu? Perdonerai Blaise?"

"E' mio fratello, Hermione. Ma ti prego, adesso basta con questa storia. Ho bisogno di finire questa serata con te." Sussurrò, dopo averle lasciato un bacio tra i capelli. "Hai fame?" Le domandò, ricordandosi improvvisamente che non avevano cenato.

The Wedding (I Said No)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora