Menzogne

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"Seduciamo usando le menzogne e pretendiamo che ci amino per quello che siamo."
Paul Géraldy

"L'arte è la più bella delle menzogne."
Claude Debussy

"Con la menzogna si distrugge l'amore e con il tradimento si ammazza il cuore."
Carmine De Masi

"Carmine De Masi

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10. Menzogne

Da bambina sua madre Jean le aveva ripetuto, mattina dopo mattina, che il Buongiorno si vedeva proprio dal mattino, ecco perché era importante alzarsi con un sorriso e tanta voglia di fare.

Per la prima volta nella sua vita, dopo anni trascorsi all'insegna di quel motto, Hermione si era ridestata dal sonno sperando ardentemente che sua madre avesse sempre avuto torto marcio, perché se il buongiorno fosse veramente dipeso dal mattino, allora quello sarebbe stato un giorno da dimenticare.

Come potevano essere riassunti i classici sintomi del dopo-sbornia? Nausea, atroce mal di testa, difficoltà a rimanere in equilibrio anche solo rimanendo seduti sul letto, acidità gastrica, confusione, vuoti di memoria, agitazione.

Hermione in quel preciso momento possedeva ogni singolo sintomo di un classico quanto terribile dopo-sbornia. Non era abituata a bere, aveva sempre ritenuto l'alcolismo -anche quello occasionale- stupido e inutile; bere un'intera bottiglia di vino rosso quindi, non era stata decisamente una buona idea.

La riccia si divincolò dal lenzuolo che le si era legato attorno alle caviglie, impedendole i movimenti, e si prese la testa tra le mani chiudendo con forza gli occhi. Tutta la stanza girava vorticosamente e il suo stomaco si stava rumorosamente ribellando.

"Buongiorno." Esordì una voce familiare, facendole aprire un occhio. "Come ti senti?"

Hermione vagò per la stanza con lo sguardo fino ad incontrare il volto tranquillo di Eric che reggeva, tra le mani, un bicchiere di acqua e un blister di pastiglie babbane.

All'improvviso un flash della notte precedente le fece rivivere alcune delle azioni che avevano preceduto il suo crollo tra le braccia di Morfeo. Hermione arrossì furiosa portandosi una mano alla bocca, mentre ricordava le mani di Eric sul suo corpo e sé stessa inerme sul divano.

"Abbiamo fatto sesso?" Domandò acuta, terrorizzata dall'idea di non ricordare altro se non alcuni sporadici e imbarazzanti momenti.

Eric sospirò e si sedette accanto a lei, offrendole il bicchiere pieno d'acqua.

"No." Rispose.

"Cos'è successo?" Chiese allora la Gryffindor con le guance bollenti e un'aspirina tra le mani.

"Nulla, mi sei praticamente svenuta tra le braccia. Eri molto scossa per la lite con tuo cugino e, dato che avevi bevuto molto, ho pensato avessi bisogno di riposare lontano da lui, quindi ti ho trasportata dal divano al letto e ti ho sfilato i jeans per farti stare più comoda." Le spiegò paziente. "Ma non ho guardato, giuro!" Scherzò.

The Wedding (I Said No)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora