Pugnalata alle spalle

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Apro gli occhi. Una luce fortissima mi abbaglia. Vedo tutto bianco poi la vista inizia a stabilizzarsi. Sono sul lettino dell'infermeria. Inizio a muovermi nel letto e la figura sfocata accanto a me sobbalza dalla sedia.

Mattheo: "Y/n! Madama Chips si è svegliata presto!"

Si avvicina a me. Riesco ad aprire finalmente gli occhi e lo vedo. Rivedo il suo viso, le sue labbra, i suoi ricci, i suoi occhi scuri.

Y/n: "Mattheo?"

Mattheo: "Y/n stai bene?"

Y/n: "Adesso si."

Mi prende il viso. Si assicura che stia davvero bene e mi bacia. Una miccia scoppia in me. Il sapore delle sue labbra è come se mi avesse accesa. Metto la mano tra i suoi ricci e ci guardiamo negli occhi, fronte contro fronte.

Madama Chips: "Ben svegliata cara!"

Mattheo si allontana da me e mi tiene la mano.

Y/n: "Quanto sono stata addormentata?"

Madama Chips: "Tesoro.. sei stata in coma per 5 settimane." (Sabato, 29 Marzo 1997)

Y/n: "Cosa?!"

Madama Chips: "Oggi è sabato, 29 Marzo del 1997."

Y/n: "Non.. non è possibile."

Credevo di essere stata via solo una settimana e invece è come se li il tempo passasse più lentamente mentre qui i giorni andavano avanti.. senza di me.

Y/n: "Devo assolutamente andare da Carrie."

Vado per alzarmi ma Mattheo mi blocca dalle spalle. Mi guarda negli occhi e poi le sue parole risuonano lentamente.

Mattheo: "Y/n.. a questo proposito devi sapere una cosa."

Y/n: "Cosa? Che è successo?"

Tira un gran respiro e abbassa lo sguardo.

Mattheo: "Quella stessa sera, quando sei entrata in coma, Carrie è stata uccisa."

E da adesso: Vuoto. Ho perso tutto. Ho perso la donna che mi ha cresciuto. L'unica donna che per me c'è sempre stata. Ho perso la mia unica famiglia. L'unica casa da cui tornare. Ho perso una parte di me. Mi ha trattata come se fossi sua. Come se fossi la sua unica figlia e adesso.. non c'è più e io non ero neanche lì con lei. Avrei dovuto fare di più. Avrei dovuto salvarla. Sarei dovuta correre subito da lei e non aspettare. Sarei dovuta morire io al posto suo. Lei non meritava tutto questo. Lei non meritava questa vita. Lei non meritava di morire. È sempre stata una donna gentile con tutti, una donna dal cuore d'oro, una donna dai grandi valori. Lei è stata la donna migliore che io abbia mai conosciuto e ringrazio ogni singolo giorno il destino che mi ha portato a lei. Ringrazio ogni singolo giorno che Carrie mi abbia cresciuta. Non avrei mai e poi mai aver potuto chiedere di meglio. Il dolore mi riempie e prende il controllo di tutto il mio corpo. La testa si appesantisce, il cuore fa male, la braccia e le gambe si indolenziscono e gli occhi si riempiono di un mare di lacrime. Sono paralizzata. Vorrei spaccare qualcosa, vorrei urlare, vorrei sfogarmi ma sono immobile. Le lacrime percorrono il mio viso impassibile. Ho Mattheo davanti ma l'unica cosa che vedo adesso è il vuoto, il buio più totale.

Mattheo: "Mi dispiace un sacco."

Alle sue parole crollo completamente nella disperazione. Mi prende e mi abbraccia. Piango nell'incavo del suo collo e lo tengo stretto a me. Lo stringo sempre di più mentre lui mi accarezza la testa cercando di calmarmi.

Y/n: "Cosa è successo? Chi è stato?"

Mattheo: "Non possiamo parlarne qui."

Dice a bassa voce.

L'altra faccia della medagliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora