Due giorni dopo
Sono passati due giorni quando siamo tornati ad essere solo io e lei.
Con l'unica differenza, che della mia Demet è rimasto ben poco.
Siamo in questa maledetta stanza d'ospedale, aspettando di andare via.
Ha appena avuto le dimissioni e torniamo a casa.
Ha espresso chiaramente di non voler tornare da mamma, ma bensì a casa sua.
Ha bisogno del suo ambiente.
Dei suoi spazi.
Dei suoi tempi.È un momento così brutto per noi.
Ci siamo stampati poche parole da quel momento.
Siamo diventati due estranei.
Si è spezzato quel legame speciale tra noi.
Sono seduto sul letto, guardando Demet ,che dopo aver chiuso la valigia, si è accomodata al tavolo, senza però fare colazione.
Ha sfiorato appena la tazza.Giro e rigiro il telefono nelle mani.
Ogni due per tre squilla.
Non c'è pace neanche in questo momenti.
<Dem... Come va? Parlami,ti prego>, le chiedo intimorito
Questo perché è così scontrosa verso di me.
<Can non mi fare questa domanda ogni volta, perché riceverai sempre la stessa risposta, tamam? Perciò e- v- i- t - a> , mi scandisce con rabbia le ultime parole
<Scusa se sono preoccupato per te>
<LA TUA PREOCCUPAZIONE NON PORTA AD UN BEL NIENTE... NON PORTA INDIETRO MIO FIGLIO!>, urla e subito scoppia in lacrime
<Per favore puoi calmarti? Sto soffrendo quanto te in questa storia>
<Dici? Fidati di me Can! Non puoi capire quello che ho dentro, perché è proprio qui - indica la sua pancia - che nostro figlio stava crescendo! > mi urla e lancia la tazza piena di latte a terra.Fortuna il bicchiere era di plastica.
Intanto mi alzo.
Provo ad avvicinarmi.
<No, Can> , mette una mano per impedirmi di avvicinarmi
<Ok... Non mi avvicino. Prendo solo la carta tavolo per ripulire a terra> , dico
STAI LEGGENDO
𝑪𝒂𝒏 𝒀𝒂𝒎𝒂𝒏 - Terminata
Fiksi PenggemarCapire il completo significato della vita è compito dell'attore; interpretarla il suo problema; ed esprimerla la sua missione. Essere un attore è la cosa più solitaria del mondo. Sei completamente da solo con la tua concentrazione e con la tua immag...