legame

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Quando Davide se ne era andato i due erano rimasti distesi nel letto a fissare il soffitto.
《Perché... se ne andato?》chiese natasha, sapendo già la risposta.
《Gli piace Valeria》Andrea parlò in tono monotono, disse poco quindi la ragazza non potè cercare di comprendere cosa avesse detto, dall'umore che trapelava.

《Credo di dovermi lavate》mormorò Il rosso.
《Puoi usare la doccia nel mio bagno》Assicurò la ragazza.
《Ma prima... dimmi, noi...》
《Mi piaci Natasha》Affermò il ragazzo.
《Ma non solo il tuo corpo, da quel bacio ho capito di essermi innamorato di te, ma non voglio solo...questo》
Allargò le braccia in gesto plateale, indicando i loro corpi.
《Non me lo ha mai detto nessuno》
Gli occhi di Nat si fecero distanti, come se stessero osservando un lontano ricordo.
《Tutti hanno sempre fatto apprezzamenti sul mio corpo》mormorò in tono così basso, che Andrea dovette sporgere l'orecchio verso di lei.

《Non tutti》constatò mettendole un lenzuolo addosso.
《Quindi... ora che facciamo?》chiese incerta lei.
《Beh prima ci laviamo e che ne dici di guardare i nuovi episodi dell'attacco dei giganti, li non c'è nulla di osceno》
La ragazza sorrise quasi commossa.
Lo osservò con i suoi occhi marroni e liquidi.
《Grazie》
《Grazie a te》rispose lui.

Si alzarono e quando Andrea entrò in doccia Natasha si lavò le mani, lanciandogli solo una rapida occhiata ed andando a cambiarsi.

La ragazza rifece il letto con estrema cura e si mise una maglietta leggermente corta di colore bianco e dei pantaloncini della tuta neri.
Quando il ragazzo tornò dal bagno era nudo, ma asciutto e riprese i suoi vestiti.
La rossa quella volta non potè non guardarlo.
Lui se ne accorse e non riuscì a nascondere un sorrisetto sulle labbra che gli fece spuntare le fossette sulle guance.
《Maniaca》scherzò.
《Colpa mia se mi sventoli la matranga davanti agli occhi?》ribattè.
Andrea rise e con orgoglio indicò i panni che aveva addosso.

T-shirt bianca e pantaloncini da basket neri.
Natasha doveva avere una minuziosa cura dei dettagli perché erano vestiti con gli stessi colori.
《Quindi, scappi via o resti qui?》chiese lei.
《Resto con te》Assicurò lui.
Si sedette sul materasso accanto a lei, chi si appoggiò a lui, mentre le cingegva la vita con un braccio, in un primo tentativo di abbraccio.

I due stettero per un po' così davanti al PC.
《Lo facciamo e poi ti imbarazzi ad abbracciarmi?》chiese lei, senza capire.
《È che penso di aver trovato veramente la persona giusta e... ho paura di fare qualcosa di sbagluato》
Lei sorrise.
《Se hai paura di perdermi, significa che ci tieni e se tieni a me, vuol dire che non mi perderai mai》

Il ragazzo allora si sedette dietro di lei, posizionandola tra le due gambe, incrociando le braccia attorno al suo Busto e facendola appoggiare nellincavo tra la spalla ed il collo, così che potesse respirare il suo profumo.

Finito l'episodio, la rossa spense il computer.
《Che facciamo?》
Il rosso ci pensò su.
《Che ne dici di andare a prendere un gelato?, qua dentro fa caldissimo》si lamentò.
《Hai ragione, aspetta un attimo, devo cercare il portafogli》
《Te lo offro io》chiarì lui.
La ragazza si voltò verso di lui.
《Mah...》provò a
《Sei la mia ragazza no?》

Natasha balzò tra le braccia di Amdrea e lo baciò.
Con Davide aveva avuto soltanto sesso.
Tanto e bellissimo sesso, ma pur sempre sesso.
Andrea le avrebbe dato l'amore.
Era proprio quello di cui aveva bisogno, di quello e di nient'altro.

Uscirono di casa mano nella mano e si dirigendosi verso il parco, dove li vicino si trovava un modesto chiosco.
All'aperto e sopratutto non in una mansarda l'aria era meno calda ed opprimente, si sentirono più leggeri, ma sapevano che non era così perché il calore era diminuito, ma perché era in realtà aumentato, poiché l'uno avrebbe scaldato il cuore dell'altra.

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