mare pt2

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NOTTATA AL MARE

come il sole calò all'orizzonte, tramontano e scomparendo oltre il mare, la luce diminuì, ma nel cielo era ancora visibile l'alone colorato che scacciava le tenebre.

Le coppie ebbero il tempo di riprendersi  dai loro atti di lussuria e si rincontrarono nell'ampio salotto.
I quattro amici si buttarono sui sofà riflettendo sul come vestirsi per la serata, avrebbero cenato in qualche locale e poi avrebbero fatto serata in una discoteca vicino alla spiaggia.

I ragazzi avevano un potere che gli avrebbe permesso di fare tutto ciò che volevano ed avere ogni cosa desiderassero, quel potere era l'adolescenza.
I loro corpi si rigeneravano sempre, la stanchezza si stufava nel vano tentativo di rallentarli, il sonno era una parolo a loro poco conosciuta.

Andrea si alzò dal divanetto in pelle nera e si portò al piano forte a coda che vi si trovava nell'angolo.
Natasha si sedette accanto a lui sullo sgabello, mentre il rosso allietava l'atmosfera con una melodia che si propagava in tutta la sala.
Davide e Valeria, nonostante il dispendioso consumo di energie si misero semi seduti osservando gli amici che suonavano.

Erano buoni, magari non puri, ma brave persone.
I biondini ignoravano completamente il maxi schermo al plasma sulla parete bianca dinanzi a loro, erano molto più interessati agli amici.
Rimasero difronte a loro ad osservarli ed ascoltarli, mentre nat si univa al suo ragazzo, accompagnandolo con la voce.

La temperatura estiva di quella località marina non gli faceva provare freddo, quindi sarebbero potuti restare in intimo, ma era ora di prepararsi per andare a cena.
Ognuno si ritirò nelle proprie stanze.
Si ritrovarono nell'atrio.
Andrea indossava una camicia bianca con una giacca nera, Davide che si era messo d'accordo con lui indossava una camicia nera, con una giacca bianca, entrambi con pantaloni scuri e adidas bianche.

Le due ragazze raggiunsero i loro principi, arrivarono con un paio di minuti in ritardo perché dovevano farsi desiderare e godersi i loro sguardi scavati mentre scendevano le scale.
Natsha era infilata in un vestitino color madre perla, mentre Valeria indossava un provocante abito in pizzo nero.
I ragazzi non avevano il nodo della cravatta da allargare, ma l'effetto fu lo stesso.
《Allora siamo pronti?》incalzò la bionda invitando i ragazzi ad uscire.

Uscirono e si diressero verso il lungo mare, la stradina aveva una pavimentazione di pietra, non c'erano auto, se non qualche furgoncino con i rimorchi pieni di vasi con piante fiorite, di tanto il terreno presentava delle buche dalle quali emergevano pini marittimi.
A sinistra si vedeva la spiaggia, con gli ultimi bagnanti che si affrettavano a rivestirsi e raccogliere le proprie cose.
A destra invece si estendeva un viale  intervallato da casette locali e negozietti.
Si trovavano banchi di souvenir, fiori, costumi, locali, pizzerie e altre trappole per turisti.

I ragazzi cercavano il locale con il deor che più gli aspirava, ma Valeria si era messa in testa al gruppo.
Nessuno ci aveva fatto caso, perché la rossa era accanto a lei, intento a conversare amabilmente, mentre I due amici erano rimasti indietro ad osservare il panorama.

《Per di qua》chiamò all'attenzione la bionda, indicando un locale che si trovava letteralmente in spiaggia.
Tutti la seguirono, scambiandosi qualche battuta sul fatto che Valeria avesse preparato l'itinerario prima ancora di arrivare al mare.
Entrarono nella casetta color pastello.
Gli interni erano ben illuminati da bagliori giallognoli.
Come entrarono un ragazzo con la divisa da chef salutò Valeria.
《Ti abbiano riservato il solito tavolo》annunciò.
《Grazie》fece un rapido sorriso ed invitò gli amici a seguirla.

Sul retro, al piano superiore si trovava un terrazzino con pochi tavoli sparsi e ben apparecchiati.
Era abbastanza lussuoso per essere un normale ristorante in riva al mare.
Dall'interno proveniva il profumo delle varie leccornie che sfoderava la cucina, mentre dal loro tavolo potevano respirare la brezza marina dal mare a pochi metri da loro.
Ordinarono le pizze, ma anche cozze, ostriche ed ovviamente un fritto misto di pesce.
I piatti erano talmente grandi e pieni che tutti mangiarono tutto, non potevanoimitarsi esclusivamente al piatto che avevano ordinato.

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