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IL CARTELLO DELLA DROGA

Lancillotto guidava indisturbato, mentre la biondina continuava a consultare fascicoli sul computer.

"Ti ho creato un profilo. Uno dei più importanti esponenti nel cartello della droga"
"Cosa dovrei contrattare?"
"Chiederai che ti assicurino un smercio, per un trentacinque  percento del guadagno. Entrerai in confidenza con la biondina e poi esci"

"Cosa hai in mente di fare?"
"Reggi in gioco Lancillotto e tutto andrà liscio come l'olio"
Si ritrovarono davanti ad un locale gremito, Elena aveva parcheggiato poco più in là.

Eggsy si dirigeva con il suo completo blu all'interno. Merlino era in grado di ascoltare e vedere tutto tramite i curiosi occhiali.

"Chiedi al bestione di Camille, hai un appuntamento con lei"

Fece esattamente come le aveva suggerito e l'uomo, dopo averlo perquisito dalla testa ai piedi, scostò la tenda per permettergli il passaggio.

"La stavo giusto aspettando, signor Wilson" la ragazza era girata di spalle.

Si intravedevano i capelli mori ondeggiare insieme al vestito.

"Camille, è un piacere parlare con lei di persona"

"Mi aspettavo qualcuno di più anziano, ma non sono affatto delusa, anzi" sorrise lasciando spazio ai denti bianchi fra il rossetto prugna.

"Si accomodi, discutiamo con un po' da bere. Che ne dice di un bicchiere di Champagne"

"Opterei per qualcosa di più forte, che ne dice di un GinTonic"
"Lei mi piace" sorrise nuovamente.

"Parlando di affari. Sono venuto qui in città per qualche giorno, così per puro divertimento.

Un amico mi ha detto che avrei trovato qualcuno in grado di assicurarmi il monopolio anche a Parigi e buona parte della Francia se lo desidero"
"Il suo amico ha detto bene. Lei cosa mi offre?"
"Le offro il trenta percento dei guadagni"

"Sembra un ottima offerta"
"Certamente. Ma ho guadagni in tutta l'America"
"Perchè si fida di me?"
"Perchè so che lei è la migliore qui" sorrise in modo assolutamente provocatorio.

"Mi sento lusingata" rispose timidamente.

Nella testa di Camille c'era solamente il desiderio di divertirsi spensieratamente con quel ragazzo.

"Ho bisogno di un'informazione"
"Oh, lei può averne quante ne vuole. Disse avvicinandosi pericolosamente a lui"
"So che qui ha Parigi avete un altro giro, e non di droga. Sa benissimo di cosa intendo, c'è lei dietro a questo?"

"E tu per quale motivo lo vuoi sapere"
"Perchè ti doveva dei contributi, non è così?"
"Lei è davvero intelligente, dietro questo bel visino" disse prendendolo fra le braccia.

"La posso aiutare" disse porgendogli quello che aveva l'aspetto di una canna.

Elena nel vederla si mise le mani nei capelli, odiava quando il ragazzo si faceva trasportare da passioni fin troppo mondare tutto a puttane. Ma la collega lo stava sottovalutando.

"Che cazzo stai facendo" sibilò all'auricolare, mentre lui continuava nel suo perfetto teatrino tirando fuori l'accendino.

"Lo consideri un omaggio" sorrise porgendolo alla mora, che subito molto felice si mise ad aspirare.

Rimase qualche minuto ad osservare mentre con la mano giocava con l'interno coscia della mora.

"Sai ti vorrei tanto scopare" sorrise come un ebete la ragazza.

IMPOSSIBLE- eggsy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora