My Beautiful Sugar Mommy

16

Ero rimasta sotto il letto per tutto il giorno. Piangevo.

Mia mamma ogni tanto veniva a vedere che fine avessi fatto e se ero morta per asfissia.

No, sta bene, perlomeno fisicamente. Credo che pensasse a questo e poi se ne andava.

Dopo quasi mezza giornata presi il telefono e trovai....

100 CHIAMATE PERSE DA CLARISSA!!!!!!!

Aprii i messaggi e lessi.

C: rispondi!
C: voglio solo sapere come stai.
C:voglio scusarmi per come si è svolta ieri la giornata.
C: non tenermi il broncio.
C: ti prego. Ti amo.
C: sei tutto per me
C: credimi, ti prego.
C: rispondimi
C: forse stai ancora dormendo, in fondo è sabato.
C: giorno?
C: Anita? Mi stai evitando?
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C:Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: Anita
C: ANITAAAAA

Ero morta, letteralmente morta.

Tremolante presi a comporre il suo numero e aspettai. Il cuore balzava da una parte all'altra del mio sterno, il sangue scorreva gelido nelle mie vene e i miei polmoni cercavano disperatamente aria.

Sentii che aveva accettato la mia chiamata, ma non parlò. Vuol dire che toccava a me.

"Clarissa? Scusa, mi sono appena svegliata."

"Immaginavo."

Dai messaggi non risultava così.

"Mi... Mi dispiace di non averti risposto subito." dissi piano piano, nella speranza che non si accorgesse che ero nervosa. Non volevo che si arrabbiasse.

Avrei voluto chiudere lì il nostro rapporto, avevo paura che potesse ritornare violenta. Mi aveva lasciato un livido sul viso.

Mia madre lo aveva notato, ma non aveva detto nulla.

"Non importa." disse fredda.

Il tono era di ghiaccio, sentivo le sue ossa scricchiolare e profondi respiri morti provenire verso casa mia.

Quella donna era gelida e arrabbiata, pronta a saltare in casa mia e rapirmi per uccidermi. Me lo sentivo.

"Ci sentiamo." disse solo e chiuse la chiamata.

Ero morta. Proprio morta.