Clarissa osservava con attenzione e ribrezzo quei vermi disgustosi che cercavano di vendere alla sua azienda prodotti alquanto pessimi, spacciandoli come straordinari, stratosferici, miracolosi.
Non li sopportava più e per giunta erano tutti uomini.
"Capito." disse dopo un'ora di ascolto : "Ora vi dico cosa penso di questa insopportabile messinscena. Come potete dire con certezza che questi prodotti sono miracolosi? Non siete donne, non testate queste creme e in più non potete conoscere con certezza cosa c'è qui dentro," spiegò prendendo un barattolo di crema:" e come funzionano. Siete dei ciarlatani e infatti siete uomini. Vorrei chiedere alle vostre segretarie cosa ne pensano veramente di questa roba scadente, ma non lo farò perché le rispetto, rispetto la loro discrezione e il loro rispetto poco meritato nei vostri confronti. Devo andare avanti o la questione è chiara? Venite da me con coraggio pensando che io caschi nelle vostre belle parole, solo perché sono donna, ma vi ricordo che queste mura, questa creazione, la Enter è in piedi da un sacco di anni, perché conosco il mondo della bellezza, del desiderio femminile, io vivo nel desiderio femminile, sono il desiderio femminile. Voi siete dei burocrati, dei ladri, dei vermicelli che cercano di scavalcare me. Credete di essere i primi che cercano di fregarmi? È da quando è nata Enter che gente come voi tenta di mettermi i bastoni tra le ruota. Ma io sono Clarissa Nancetti e voi sapete bene chi è mio padre, uno degli uomini più potenti al mondo. Sono cresciuta nel potere, nella consapevolezza di sapere chi sono e quanto valgo. Quindi, spero che abbiate capito cosa ne penso. "
Così dicendo tutti presero le loro cose e se ne andarono.
Era orgogliosa della sua bastardaggine e schiettezza, la faceva così tanto godere, quasi le veniva un orgasmo, da quanto le piaceva essere così.
Chiamò il suo assistente e si fece portare un caffè molto lungo. Poteva direttamente ordinare un bicchiere d'acqua calda.
Ad un tratto le ritornò in mente la ragazza che aveva incontrato al bar e con cui si era scontrata al supermercato. Aspetta, come si chiamava?
Iniziava con la A. A... A... Anita!
Si alzò ed uscì.
________
Il vento era caldo, il cielo sereno e le strade deserte.
Camminava con calma, senza essere seguita dai suoi bodyguard.
In quel momento si sentiva una vera donna: coraggiosa, forte, intraprendente. Il semplice camminare la faceva sentire così.
Si fermò davanti al liceo e restò lì. In attesa.

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My Beautiful Sugar Mommy
Chick-Lit⚠️Lesbian Story⚠️ ⚠️Disturbant Story⚠️ ⚠️Provocant Story⚠️ ⚠️Explicit Story⚠️ Vietato ai minori di ⚠️18 anni⚠️