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Clarissa. Clarissa. Clarissa. La mia testa continuava a ripetere il suo nome mentre andavo in bagno, lavavo i piatti, a scuola, a pranzo, mentre tornavo a casa, quando dormivo. Ovunque mi voltassi c'era il suo nome.

Ero stanca, ma allo stesso tempo sveglia
Stanca perché qualcosa mi diceva di non frequentarla e sveglia perché per la prima volta stavo provando emozioni fortissime.

Ero così elettrizzata di vederla e averci rapporti seri, di un certo tipo, che mi facevano stare bene e anche un po' sporca. Era come se per la prima volta vivessi.

Tornai a casa presto per avere il tempo di prepararmi e poi uscire per andare da lei.

Per la prima volta nella mia vita mentivo a mia mamma. Ma sono certa che lei mai mi crebbe e fu grazie a lei se fui salvata dalla ragnatela e dal ragno Clarissa.

I ragni non li avevo mai visti di cattivo occhio. Per me sono esseri viventi utili, ci salvano da insetti più pericolosi, che possono portare infezioni. Voi avete paura dei ragni?

Però, da quando sono entrata nella sua vita senza rendermene conto, vidi i ragni in maniera diversa. Lei era un ragno pericoloso. Non uccideva gli insetti per il bene comune, ma solo per il suo e faceva cadere nella sua ragnatela esseri innocenti solo per il gusto di divertirsi.

Dopo scuola andavo spesso a casa sua oppure facevamo un giro in auto e ogni volta mi ritrovavo nuda accanto al suo corpo perfetto.

Una volta capitò che iniziammo anche a parlare e fu bello, davvero molto bello.

"Clarissa?"

"Dimmi."

"Io... Io ti piaccio davvero?"

"Si, perché?"

"Beh, ecco, tu sei così bella, hai avuto sicuramente più storie sentimentali di me. Sei intelligente, hai una grande carriera sulle spalle. Insomma... Che cosa ci fai con una studentessa del liceo?"

"Quello che non posso fare con le persone adulte."

"Ovvero?"

"Raggirarle."

Così dicendo si avvicinò a me e prese a baciarmi, facendo entrare in contatto i nostri corpi. Lei era sopra di me, mentre io mi nascondevo in quel corpo sensuale, e sentire il suo seno contro il mio mi fece eccitare non poco.

"Voglio te e solo te Anita." mi sussurrò all'orecchio.

Ero felice.

Sorry for looooong absence. Mi farò perdonare. I promise it.

My Beautiful Sugar MommyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora