15 giorni (Lawlu)

Giorno 5

*Law pov*

Law: "Non che la mia storia sia un granché, però... Avevo una sorellina, un padre e una madre. Eravamo una famiglia felice. Però sulla nostra isola c'era una malattia causata dal piombo. Il Governo mondiale decise di sterminare tutti gli abitanti dell'isola per fermare il diffondersi della malattia. Su tutti gli abitanti dell'isola rimasi solo io. Peccato che anch'io avessi preso la malattia, mi rimanevano solo 3 anni di vita. Scappai, un signore mi accolse, Do Flamingo. Fu Corazon, uno della sua famiglia, a prendersi cura di me, l'ho sempre considerato una specie di padrino. Era una persona strana, capelli biondi e corti, un cappello rosa con le punte finali a forma di cuore, il trucco sulle labbra, del trucco blu sotto l'occhio destro a forma di tre punte al contrario, una camicia con dei cuori e un cappotto con le piume nere. Girammo un sacco di posti per trovare una cura alla mia malattia, ma invano. Stavamo per perdere le speranza quando sentimmo di questa medicina che poteva curare qualsiasi malattia. Il problema è che era tenuta nascosta in un enorme laboratorio. Corazon la rubò, la presi e guarì. Solo che anche Do Flamingo voleva quella medicina, Corazon non gli disse niente di me, Do Flamingo credette che c'è l'avesse Corazon, già che lui non parlava lo uccise, io riuscì a scappare. Incontrai degli altri ragazzi, andammo ad abitare insieme, ci chiamavamo "Heart" in onore di Corazon, passo del tempo, mi stufai e me ne andai."

Luffy: "E perché te ne sei andato?"

Law: "All'inizio non ero molto aperto con le persone. Credevo che non sarei riuscito più amare nessun altro dopo la morte della mia famiglia. Corazon non era messo meglio di me, aveva perso anche lui molte persone. Un giorno gli feci la stessa domanda che mi aveva fatto mia sorella tanto tempo prima: "Tu ti vuoi innamorare?" Sai cosa mi rispose? "Sì, voglio vedere  se riesco ancora a provare affetto per un'altra persona". Alla fine gli raccontai tutta la mia vita e di quanto volessi anch'io voler bene a qualcuno. Lui mi disse: "Proviamo insieme"."

Rimanemmo zitti per un po'. Cosa avrebbe detto Luffy? Avrebbe provato compassione? Erano questi i pensieri che mi vorticavano in testa mentre continuavo a giocare con i suoi capelli. Lui ci penso un po', poi mi guardò e alzò due dita.

Luffy: "Due cose. Prima cosa, sei uno idiota"

Questo non me lo aspettavo.

Law: "Perché?"

Luffy: "Te ne sei andato. Quando si trovano dei buoni amici, che ti accettano per quello che sei, mai lasciarli."

Law: "Lo so, però non me ne pento"

Luffy: "Cosa?!"

Si alzò dal mio petto e iniziò a darmi cuscinate tutto arrabbiato, io ridevo, lo fermai e lo guardai negli occhi.

Law: "Perché se non li avessi lasciati non ti avrei mai conosciuto"

Sembrava che Luffy si fosse preso un colpo di sole da quanto era rosso. Era bello quando ero io a farlo imbarazzare.

Luffy: "I-idiota..."

Io continuavo a ridere.

Law: "E la seconda?"

Luffy: "Mh?"

Law: "La seconda cosa che mi dovevi dire"

Luffy: "Aaaaaaah"

Luffy si mise seduto sul divano, mi misi anch'io seduto. Mi guardò, piegò la testa di lato e sorrise.

Luffy: "Mi piacerebbe assomigliare, anche solo un pochino, a quel Corazon"

Sbarrai gli occhi, avevo la bocca aperta, cercavo di parlare ma non ci riuscivo. Luffy non sembrò notare niente,

Law: "E p-p-perché?"

Luffy: "Per due motivi, uno, aveva il tuo affetto e rispetto, due... Mi sembra un grande eroe..."

Stavo piangendo, quanto avrei voluto dirgli che lui non solo era la copia esatta di Corazon, ma che aveva tutto il mio affetto e tutto il mio rispetto. Quando mi vide piangere Luffy si spaventò.

Luffy: "Ho detto qualcosa che non va? Non dovevo chiederti niente. Sono un idiota, lo so, ma farmelo pesare così tanto è un po' troppo..."

Law: "Idiota, idiota, idiota..."

Luffy: "Ti ho già detto che lo so già di esserlo, io volevo dire..."

Non lo feci finire, lo abbracciai fortissimo, mi tornò il sorriso, avevo le guance rosse. Luffy si attaccò a me ridendo.

Law: "Sei il mio idiota..."

Luffy: "Shishishi. Lo so."

Rimanemmo così. Lui ad un tratto si staccò, gli stavo per dire di tornare fra le mie braccia, quando incominciò a parlare con voce squillante.

Luffy: "Questo vuol dire che sei riuscito a provare sentimenti positivi per un'altra persona! Shishishishi, c'è l'ho fatta! Ti ho reso felice!"

Continuava a ridere con le braccia al cielo, all'inizio ero anch'io contento, però poi mi ricordai di una cosa.

Law: "E tu?"

Luffy: "Cosa?"

Si fermò e mi guardò con fare interrogativo. Non volevo rovinargli la festa, però...

Law: "Tu riesci a provare affetto verso un'altra persona?"

Luffy: "Certo. Se no me ne sarei già andato, non credi?"

E ricominciò a festeggiare. Quello che aveva detto era vero, però mi sembrava falso. Che sì, riuscisse a provare affetto, ma che per farlo dovesse sforzarsi, in continuazione. Io quando mi ero liberato ero molto più leggero, avevo capito di poter provare di nuovo dei bei sentimenti per qualcuno, per Luffy. Forse se lui mi avesse detto tutto...

Law: "Non mi vuoi dire niente di te?"

Luffy: "No. Non perché sei tu, è solo che poi non riuscirei più a stare con te come adesso. Non voglio perdere questa relazione."

Aveva un sorriso triste e si guardava le mani.

Law: "Va bene, ma solo perché non hai provato compassione come ti ho detto. Ma scoprirò il tuo passato, anche dovessi cucinarti per un mese la colazione, il pranzo e la cena. Senza prendere d'asporto, solo con le mie forze."

Luffy: "Shishishi, ok. L'hai detto tu, poi non voglio ripensamenti. Ti avverto, adoro la carne"

Sorrideva, io gli feci la linguaccia, lui rise. Gli sorrisi. Non avevo ancora sorriso davanti a lui. Non volevo più fingere, d'ora in poi tutti avrebbero saputo di noi e avrei speso i prossimi dieci giorni al meglio. 

ANGOLO AUTRICE

Scusate il ritardo ma non mi sono sentita molto bene. Anche perché stavo riguardando Naruto... Ehm-ehm, dicevo. Ormai le idee per i giorni le prendo dalle fan art, io, non essendo mai stata fidanzata, non so cosa si faccia. Quindi invento. Se qualcuno con esperienza vuole dare consigli... Ben venga!