Sembri una tutta equilibrata ma in realtà
sei emotivamente disturbata.
E poi hai questi enormi occhi,
e la cosa certe volte mi stravolte.
-C. Bukowski«wow è rimasto tutto esattamente come l'abbiamo lasciato» disse mia madre una volta entrata nel grande salone della nostra casa.
«già,c'è l'abbiamo fatta» sospirai poco convita guardandomi un pò intorno fino a raggiungere le scale.
«Alaska» mi chiamò mia madre prima che potessi fare qualche altro passo.
Mi girai verso di lei riservandole uno sguardo privo di felicità.
«Si?»«so che provi ancora tanto rancore nei confronti di tuo pad-» tentò di parlare.
«non lo dire» la fermai bruscamente.
«lui non è mio padre,non è nessuno»«non è come credi» scosse la testa afflitta.
«neanche quando ti alzava le mani?»
Io e mia madre eravamo così.
Io le spiaccicavo la verità,brutta o bella che sia,in faccia.
Mentre lei ci girava intorno.
Cercava di vedere del buono ovunque... anche dove chiaramente non c'era.Non le faccio una colpa.
Era semplicemente una donna ferita che si rifugiava nella speranza.L'unico a cui faccio delle colpe è lui.
«mi dispiace» cercai di rimediare al modo brusco con la quale mi ero girata.
«tranquilla è tutto ok» mi accarezzò la guancia facendomi istintivamente chiudere gli occhi.
«vatti a riposare,sarai stanca»«in realtà sono solo le 5 del pomeriggio,ho intenzione di uscire un po'»
«sì certo» mi sorrise dolcemente.
Salí velocemente su per le scale,entrando finalmente nella mia stanza.
Per fortuna non avendo fratelli non l'ho dovuta mai condividere con nessuno.
Nonostante l'immensità della nostra casa,credo che la mia camera sia la più piccola.
Innumerevoli volte mia madre mi ha chiesto se volessi una stanza più grande...ma a me andava bene così.
La volevo piccola,come un rifugio in cui andare quando ero in tenera età.
La maggior parte dei miei pomeriggi li trascorrevo proprio qui guardando la televisione o facendo i compiti.Subito i miei occhi vengono catturati dalla vastità di foto presenti sul muro.
Ritraggono me da piccola.
Me con la mia famiglia.
Me con i miei amici.
E me con Jamie.E se c'è una cosa che ad oggi fa ancora male nella mia vita...è quella di non sapere più cosa significa essere una "bambina".
Non vivo di rimpianti,che sia chiaro.
Tutte le scelte che ho fatto nella mia vita le ho fatte perchè ero sicura di ciò.
Ma se penso al fatto che la mia infanzia non tornerà più indietro,automaticamente divento arrabbiata con il mondo e con chiunque abbia avuto un'infanzia migliore della mia.
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Death Angel
RomanceAlaska Devlin ha 19 anni,e nonostante la sua giovane età,si ritrovó a crescere prima del previsto, diventando così un punto di riferimento per la madre Karol. Tutto ebbe inizio 6 anni fa,quando Alaska e la madre dovettero fuggire da New York, a caus...