Alaska Devlin ha 19 anni,e nonostante la sua giovane età,si ritrovó a crescere prima del previsto,
diventando così un punto di riferimento per la madre Karol.
Tutto ebbe inizio 6 anni fa,quando Alaska e la madre dovettero fuggire da New York, a caus...
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In cielo c'è una stella per ognuno di noi, sufficientemente lontana perché i nostri dolori non possano mai offuscarla. -Christian Bobin
«lo sai vero di esser stata pazzesca?» Mi disse Luke mangiandosi il suo hamburger.
«si Luke,me lo hai già detto 10 volte da quando siamo arrivati» Risi alzando gli occhi al cielo.
Erano ormai 30 minuti che eravamo in questo fast food a mangiare un panino. Dopo aver ricevuto la ricompensa dei soldi, siamo venuti a cenare. Come ai vecchi tempi.
«È solo che...più ti guardo e più non riesco a credere al fatto che tu stia qui con me a mangiare un cazzo di panino finalmente su una tavola calda»
Un sorrisetto nostalgico si fece spazio tra le mie labbra. Dicono che il passato sia un fantasma incapace di toccarti se non glielo permetti. Eppure ogni giorno che passava della mia vita ,sembrava farmelo apposta a tornare.
Tempo fa, quando Luke veniva a trovarmi, non potevamo uscire molto di casa, non si poteva mai sapere chi ci fosse in giro, e quindi ci ritrovavamo a vederci anche all'epoca di nascosto. Senza mai poter avere la vita di un'adolescente normale. Divertirmi come un adolescente normale. Andare a far festa come un adolescente normale. No,io queste cose non le potevo fare.
E quindi eccomi qui, dopo 5 anni. Questa è la mia prima uscita normale.
Era questo ciò che mi mancava, La normalità.
Allungai la mia mano verso la sua. «io sono qui Luke»
Alzò lo sguardo verso di me. «non te ne andare più ti prego» Mi sussurrò con un filo di voce.
«mano sul cuore» sorrisi.
Finimmo di mangiare in tranquillità,ridendo del più e del meno,fino a quando... «oh ho visto Jamie alla gara»
Mi strozzai con la coca cola. «che-che hai detto?»
«c'era Jamie alla gara,più Jason,Tayler e Caroline» ripetette tranquillo.
«Non è vero,non può essere.Cosa ci facevano li?» parlai a raffica.
«ehi ma qual'è il problema?» Corrucciò le sopracciglia.
«non voglio che mi vedono,non voglio che vedono che persona sono diventata» Dissi solamente.
«capisco,ma comunque non puoi evitarli per sempre» si portò la cannuccia tra le labbra. «e poi,anche loro sono cambiati» continuò.
