Non so se sono estremamente sensibile
o la vita é insopportabile.
-Van GoghL'ansia era da sempre stata la mia ombra: mi ha accompagnato a scuola, nelle serate con gli amici e mi ha raggiunto perfino nella mia stanza,la dove io passavo la maggior parte del mio tempo.
Ci sono stati dei momenti in cui mi sono sentita inadeguata, sbagliata e a tratti anche un po' sfigata, lo ammetto.
L'ansia,per anni, mi ha sempre bisbigliato un sacco di catastrofi: "stai per morire", "potresti perdere il controllo", "stai svenendo" o addirittura "stai impazzendo".
Eppure, non è mai accaduto nulla di tutto ciò.Sebbene io abbia imparato,più o meno a gestirla, ci sono delle volte in cui mi viene ancora a trovare.
Tipo oggi.
Sentirmi messa così alle strette da Jamie mi fece sentire un senso di debolezza e tremore.«Non so di cosa parli» provai, invano,a fare la finta tonta.
«Lo sai benissimo»
Incrociai le braccia al petto mettendomi a stingo nei suoi confronti.
«É stato un caso che tu ci fossi oggi, fai come se non fosse successo niente» mi limitai a dire.Lo vidi guardarmi ancora più intensamente prima di poggiare una mano sul muro, all'altezza del mio viso,facendo diminuire ancora di più la distanza tra di noi.
Ci guardammo in silenzio, io con le sopracciglia incurvate e lui con quel suo dannato ghigno che non aveva mai fatto presagire nulla di buono.
«Ormai ci sono dentro,quindi o parli o sono costretto ad obbligarti a farlo,e fidati non ti conviene» dichiarò.
Alzai gli occhi al cielo cacciando via una risata.
«Che c'é mi darai le sculacciate finché non confesserò?» dissi divertita.La mia risata,però,cessò quando mi resi conto di ciò che era appena uscito dalla mia bocca.
Vidi,infatti,il volto di Jamie contornarsi di stupore e di...lussuria?«C'é volevo-» cercai di rimediare a ciò che avevo appena detto,ma la risatina di Jamie mi bloccò.
Lo guardai non capendo.«Cosa ridi?» alzai un sopracciglio.
Si passò la lingua tra le labbra per poi prendere parola.
«Mi fai così sadico?»«A giudicare dalle ragazze con cui esci...» alzai gli occhi al cielo.
Lo vidi irrigidirsi alle mie parole,tanto da levare la mano accanto alla mia testa e fare un passo indietro.
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Death Angel
RomanceAlaska Devlin ha 19 anni,e nonostante la sua giovane età,si ritrovó a crescere prima del previsto, diventando così un punto di riferimento per la madre Karol. Tutto ebbe inizio 6 anni fa,quando Alaska e la madre dovettero fuggire da New York, a caus...