14. I hated her...and she hated me

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Nessuno esce vivo dalla vita

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Nessuno esce vivo dalla vita.
Joker


Avevo 16 anni quando a mia madre venne diagnosticato il cancro al colin.
Ero in 2^liceo,e mi trovavo nel fiore della mia adolescenza,ero felice,spensierato,e con una gran voglia di vivere la vita.
Fino a quando,peró,la salute di mia madre non peggiorò.

Non sono mai stato uno che affrontava i problemi con ottimismo.
Anzi,quando mi si presentavano di fronte,
generalmente mi davo per sconfitto in partenza,e quell'anno ne fu la prova.

Venni bocciato per la prima volta.
Prima e ultima, oserei dire.

Passai la maggior parte dei miei giorni ad accudire mia madre,senza curarmi del fatto di star tralasciando la scuola o i miei impegni.
Per me lei era vita,e la sua vita valeva più della mia.
Avrei rinunciato a tutto pur di non farla sentire da sola,anche a costo di perdere un'anno di vita.

Molte volte non mi sono sentito all'altezza di niente,
come se non fossi abbastanza forte per sopportare le vicende che mi piombavano addosso come chiodi appuntiti.

Perciò,una volta che la salute di mia madre migliorò,decisi che era ora di cambiare,e di rivoluzionare me stesso.
Finì per trovarmi a capo di una squadra mobster.

Lasciai casa a 18 anni,non ne potevo più vivere in un posto dove il passato non faceva altro che tornarmi a galla,non volevo più ricordare i 2 anni passati a guarire mia madre.

Non l'avevo abbandonata,mi stavo solamente mettendo in salvo.

Ormai erano 2 anni che vivevo da solo con i miei amici,mia madre sembrava stare meglio,e se non altro...si trovava il dolce compagnia.

«Tesoro sei arrivato finalmente,credevo non saresti venuto» mi accolse mia madre dentro casa.

«Come potevo non fare la mia visita settimanale»
dissi quasi offeso lasciandole un bacio sulla guancia.

«Dovresti saperlo Amelia,lo sai che Jamie rispetta sempre la parola data» ci raggiunse mio padre Ulisse in salotto.

Ogni settimana,da due anni a questa parte, tornavo periodicalmente a casa per fare visita ai miei genitori.
Inizialmente non appoggiavano affatto la mia idea di vivere da solo con i miei amici,ma ormai ero grande,avevo 20 anni e sapevo prendere le decisioni per conto mio.

«Allora com'é andata a scuola?» mi chiese mia madre una volta seduti tutti a tavola.

«É ancora ottobre,per il momento tutto fila per il meglio» risposi.

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